Esseci ... sei batti un colpo
Mercoledi 3 Ottobre 2012 alle 22:07 | 0 commenti
Hüllweck ci ha messo l'idea e le decisioni di base sulla Basilica Palladiana da riportare al suo antico splendore. Variati ha preso in mano il progetto e l'ha firmato come il contenitore gioiello da regalare alla città per grandi eventi, volano di turismo ed economia. La Fondazione Cariverona, socio territoriale del colosso Unicredit, ha messo sulla torta la ciliegiona di una manciata di milioni per inaugurarla e presentarla al mondo con unmiliardoecentomilioni di euro di capolavori da esporre nella mostra Raffaello verso Picasso.
E, per realizzare il suo progetto di promozione, li ha affidati con sua autonoma decisione (lo ha ricordato spesso Achille Variati, come a scansare meriti e ... responsabilità ) a Linea d'ombra di Marco Goldin «ex uomo della Galassia Carraresi-Cassamarca e ora finito nelle orbite della fondazione Cariverona Vicenza...», come il 18 settembre lo "dipingeva" il nostro Marco Milioni che il 24 settembre aggiungeva che «in quanto a verve Goldin, da consumatissimo funambolo, che si muove tra arte e business e gotha bancario, ha oscurato tutti prendendosi scena e retroscena nonostante un mostruoso ritardo rispetto alla riunione fissata dal primo cittadino...».
Tutto, tra la complessità del progetto, era filato finora, esternamente, liscio anche se la predominanza di Goldin sul resto dei protagonisti, Variati in primis, e il suo "caratterino" (un doppio esempio lo trovate qui) qualche problema sotto traccia sembrava lo stesse creando.
Oggi sono arrivati i primi eventi fuori dalla gestione dello staff del sindaco e in mano al 100% al professore di Storia dell'arte (il vernissage per 200 giornalisti, l'inaugurazione della mostra a Palazzo Chiericati, l'evento di stasera all'Olimpico con Goldin a fare da maestro cerimoniere).
E col "salto di qualità " è arrivato un "vuoto d'aria": da una sequenza di tre errori, per carità , minori (una dimenticanza nella lista degli invitati fatta (purtroppo per chi ha stilato l'elenco?) proprio con noi che mai nasconderemmo qualcosa, di possibilmente importante, ai lettori), abbiamo vissuto una sequenza di «io non c'entro».Â
Da quelli, formalmente corretti, di vari componenti dello staff del sindaco, per il vero prontissimi stasera a spiegare e a scusarsi, fino alla dichiarazione dell'interlocutore di Unicredit, che, dopo aver precisato «noi curiamo la sponsorizzazione», ha puntualizzato così come avrebbe fatto l'Ufficio stampa comunale: «l'ufficio stampa è dello Studio Esseci».
Direte che si può sbagliare. Ma no che non si può sbagliare, non solo perchè cose come la costruzione e il controllo delle liste degli invitati a vario titolo sono elementari anche per un piccolo ufficio stampa ma anche perchè le risorse che allo Studio Esseci saranno state giustamente assegnate servono per "fare immagine", la migliore possibile, per Unicredit e, pensiamo, per Vicenza.
E non si può rispondere, come ci è stato detto in sequenza più o meno disordinata da Studio Esseci, che «sì possiamo aver sbagliato, anzi no, non lo abbiamo fatto perchè c'erano tutti nell'indirizzario, anzi, vai, abbiamo visto un vostro collaboratore fra i 200 giornalisti ...».
Marco Goldin, a cui fa capo il lavoro affidato a Studio Esseci, dia una controllatina per evitare altri errori non con noi, ma, magari, in più importanti situazioni. Perchè, se errare è umano, dire bugie è antipatico e perseverare sarebbe diabolico: Goldin, Esseci... sei batti un colpo.
P.S. E dire che, in giornata, dopo una caccia al tesoro la nostra redazione aveva anche contattato un altro studio, Adc, il cui nome compariva tra chi cura per Cisa l'ufficio stampa del PalladioMuseum e che ancora oggi diceva di non saperne nulla dell'evento di domani, giovedì 4 ottobre, e rimandava allo staff del Comune, che ovviamente rinviava al mittente... Sindaco, un tavolo di concertazione e coordinamento proprio no?
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