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Esplosioni illegali e clandestine nel vicentino, "Vaffanbotti" non si arrende e denuncia

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 24 Febbraio 2014 alle 15:44 | 0 commenti

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Comitato Vaffanbotti - Segnaliamo anche quest'anno con un esposto preventivo alle autorità un grave rischio per l'incolumità delle persone causato dall'uso di cannoni e materiale esplosivo illegale nella serata del 28 febbraio 2014 nei comuni di Valdagno e Recoaro Terme. Da alcuni anni nel comune di Valdagno, infatti, gruppi numerosi di persone (foto) si organizzano clandestinamente occupando punti strategici nelle colline intorno alla valle per sfidarsi a chi riesce a fare più rumore con dei veri e propri cannoni esplosivi illegali.

Si tratta di mezzi del diametro di più di mezzo metro e lunghi anche più di due metri di costruzione artigianale che vengono fatti esplodere per tutto il pomeriggio e la notte, di solito con sequenze di una decina di esplosioni distanziate pochi secondi l'una dall'altra. Sono organizzati da gruppi di decine di persone attrezzati con cannoni artigianali, gruppi elettrogeni, impianto di illuminazione, tavolini, sedie, gazebo, che attirano molto pubblico. Il comitato ha segnalato l'enorme disturbo delle quiete pubblica e della fauna selvatica (in periodo di nidificazione e riproduttivo) che si protrae dalle ore 16.00 del pomeriggio fino anche alle 4.00 della notte circa. In particolare, è stata segnalata l'enorme pericolosità dei mezzi da scoppio, la loro dimensione, la superficialità con cui vengono usati, la pericolosità sia per gli utilizzatori sia per gli spettatori, oltre al rischio di provocare incendi, il tutto fatto clandestinamente e senza alcuna autorizzazione.

Tutta l'attività viene infatti svolta senza alcuna cura per la sicurezza, l'area non è delimitata, non ci sono distanze di sicurezza, anzi il numeroso pubblico viene addirittura invitato a provare i cannoni e alcuni addirittura cavalcano i cannoni mentre esplodono, il tutto può avvenire anche alla presenza di bambini. Sono stati segnalati anche il degrado e la distruzione dei luoghi utilizzati dove il giorno dopo rimangono zone di campo bruciate dai falò accesi e dai cannoni, bottiglie di vetro rotte, spazzatura abbandonata, ecc..

"Siamo stati molto fortunati - dichiara Paolo Danieli, rappresentante del comitato - che negli anni scorsi non ci siano stati feriti, o peggio, non è certo il caso di tentare la fortuna anche quest'anno. Ci sono leggi precise che regolamentano queste attività e sarebbe finalmente l'ora che venissero fatte rispettare. Noi non siamo contro i festeggiamenti rituali di "fora febraro" ma siamo fortemente contrari ai pericolosissimi eccessi illegali che si sono verificati negli ultimi anni. Invito pertanto le autorità a non sottovalutare la situazione ma a prendere le dovute precauzioni affinchè la festa non si trasformi in tragedia. Ormai tutti i comuni in cui si festeggia l'arrivo di marzo hanno creato eventi appositi con grande affluenza di pubblico e di famiglie, le attività sono autorizzate e controllate, tutto si svolge in sicurezza ed allegria, creando anche un discreto indotto commerciale. Nessuno di noi capisce perchè a Valdagno tutto deve essere svolto clandestinamente in mezzo ai monti, al di fuori di ogni norma di sicurezza e rispetto per la comunità. Speriamo che anche qualcun altro si accorga di questa peculiarità tutta valdagnese e riesca a porvi rimedio".

Il comitato ha pertanto chiesto una mirata attività di vigilanza di natura preventiva e repressiva al fine di evitare danni a persone e cose, il disturbo della quiete pubblica e il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, anche in riferimento a: Art. 703 C.p. - Accensioni ed esplosioni pericolose Art. 659 C.p. - Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone Art. 423 C.p. - Incendio Art. 57 T.u.l.p.s. - Esplosioni o accensioni pericolose senza licenza Art. 2050 C.c. - Responsabilità per l'esercizio di attività pericolose CIRCOLARE 11 gennaio 2001, n. 559 del MINISTERO DELL'INTERNO - Disposizioni in ordine alla sicurezza ed alla tutela dell' incolumità pubblica in occasione dell'accensione di fuochi artificiali


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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