Equizi risponde alla nota del Movimento 5 Stelle
Martedi 15 Maggio 2012 alle 17:02 | 2 commenti
Riceviamo da Franca Equizi e pubblichiamo
Sono un pochino allibita nel leggere una nota, vergata senza nome e cognome e pubblicata su Vicenzapiu.com in data odierna, con il titolo «Movimento 5 Stelle: Equizi infrange nostre regole in partenza». Siccome la nota è zeppa di inesattezze e di cose non vere mi corre l'obbligo di precisare alcuni aspetti; non per vanità ma perché tirata in ballo. Spero mi si scusi la pedanteria ma voglio essere rigorosa.Si legge nel testo: «Ci teniamo però a precisare che le dichiarazioni della signora Equizi alla stampa, secondo cui il gruppo del Movimento 5 Stelle di Vicenza era a conoscenza della sua iniziativa, sono false, smentite dalla stessa a conferenza conclusa. Il nostro portavoce è stato contattato solo a giochi fatti, tra giovedì e venerdì, per essere informato che sarebbe stata convocata la conferenza... Conferenza a cui abbiamo assistito e durante la quale la Equizi ha affermato di agire per i cittadini e di volerli ascoltare. Eppure dobbiamo eccepire che alle attività dei cittadini a cui si riferisce non ha mai partecipato, non si è mai presentata a una riunione per proporre un'idea o per chiedere se questi cittadini apprezzassero l'idea di un secondo gruppo».
L'apertura di un meetup legato al Movimento a Cinque stelle è una pratica consentita a tutti anche qualora una città finisse per ospitare più meetup. Il movimento Cinque Stelle non è un partito e di conseguenza, grazie al cielo dico io, non ha le gerarchie e le strutture burocratiche che, sempre grazie al cielo, si vuole tenere alla larga dal M5S. La sottoscritta non aveva alcun obbligo formale di informare chicchessia. Se poi la si vuole mettere sul piano delle regole invito chi mi critica a leggere, magari non l'ha capito bene, "il non statuto" del M5S che all'articolo 5 recita testualmente: «...L'adesione al MoVimento non prevede formalità maggiori rispetto alla registrazione ad un normale sito internet. Il Movimento è aperto ai cittadini italiani maggiorenni che non facciano parte, all'atto della richiesta di adesione, di partiti politici o di associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto con quelli sopra descritti...». Queste sono le regole. Di che cosa mi si accusa? Di averle rispettate? Non è proprio una bella performance. Di che cosa si parla quindi?
Nonostante ciò, per garbo e buona educazione ho comunque informato personalmente della apertura del meetup Giordano Lain in qualità di referente storico del M5S nel Vicentino: attendendo peraltro, ancora per buona educazione, la chiusura delle urne. Un gesto cortese per il quale non mi correva alcun obbligo. Purtroppo Vicenza è la città che scambia cortesia per coglioneria. Ma con la sottoscritta si casca male. Accusarmi di dire cose false quindi è sciocco prima che ridicolo, dal momento che nella stessa nota pubblicata su VicenzaPiù sta appunto scritto «... il nostro portavoce è stato contattato solo a giochi fatti, tra giovedì e venerdì, per essere informato che sarebbe stata convocata la conferenza...». Un modo alquanto goffo di salvarsi in corner visto che proprio chi scrive ammette di essere stato informato. Informare appunto non comporta alcun vincolo di coordinamento o alcun vincolo di accordi preventivi. Che io non ho cercato anche se qualcuno mi ha messo in bocca dell'altro. Il gioco sugli equivoci è facile da costruire ma anche facile da smontare. Come ho fatto in pochi secondi.
Ma veniamo poi alle accuse di riciclaggio politico. Punto primo, la sottoscritta ha ben poco per cui riciclarsi perché ha rifiutato in passato, e sempre lo farà , ogni situazione di comodo, ogni tornaconto personale. Lo ribadisco sino alla nausea, ma c'è chi si ostina a non capire. Punto secondo, le posizioni da me assunte sono state pagate a caro prezzo con l'espulsione dalla Lega nel lontano 2005. La veemenza verbale di cui sono stata oggetto lunedì seppur, inaspettata, è stata colta da me come un segnale alla fine positivo. Penso io. Poiché se si riserva questo trattamento ad una persona che semplicemente apre un meetup, immagino una durezza mille volte superiore nei confronti dei politici da quattro soldi che reggono le sorti delle amministrazioni vicentine ammorbate da anni di partitocrazia. Sempre sulla stampa locale ho letto di elezioni, di mandati e quant'altro. Sia chiaro io mai ho parlato di candidature. Sfido chiunque a dimostrare il contrario.
C'è poi la corbelleria della ex leghista che cerca di salire sul carro del vincitore. La quale si sbriciola da sola: la stampa nazionale ha parlato di Ivano Tregnaghi, ex leghista uscito dal Carroccio dopo di me, il quale è stato eletto in consiglio comunale a Sarego nella maggioranza del sindaco del M5S (che immagino farà bene visto che è uno stimato e apprezzato professionista, come Tregnaghi). Evidentemente a Vicenza città qualcuno nel M5S ha letto solo le testate locali. E solamente a Vicenza città non si è colto, strumentalmente, questo aspetto. Come mai nessuno è andato telecamera in mano a rinfacciare a Tregnaghi il suo passato? Semplice perché è una persona per bene che ha deciso di impegnarsi. Il bailamme scatenato attorno alla mia iniziativa sembra creato ad arte da qualcuno che non sta nel M5S, ma che invece alberga nella partitocrazia a cinque stalle. Ad ogni modo io rimango a disposizione di tutti. Sono disposta ad un confronto pubblico con chiunque sull'argomento. Vorrei poi sapere quale regola formale e sanzionabile io abbia violato. Se così non ho fatto, chiedo solo che le critiche che mi vengono rivolte lo siano sul piano dei fatti non della fuffa. Le sciocchezze le lascio a chi ha già esaurito le munizioni. Detto questo io resto sempre a disposizione di tutti. Anche di chi mi critica. Con la speranza che la saggezza prevalga sul resto.
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