Quotidiano | Categorie: Politica

Enrico Berlinguer vive

Di Citizen Writers Mercoledi 11 Giugno 2014 alle 14:19 | 0 commenti

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Riceviamo da Giovanni Rolando e pubblichiamo - A trent’anni dalla sua scomparsa, avvenuta l’11 giugno del 1984, dopo pochi giorni da quel suo ultimo comizio in piazza dei Signori a Padova, a cui alcuni di noi erano presenti, Enrico Berlinguer vive. Vive nella passione e nell’etica politica. Vive nella preminenza dell’interesse generale.

Vive nella questione morale. Vive nell’innovazione sulla globalizzazione. Vive nel comportamento onesto, sobrio ed austero. Vive nell’evoluzione del pensiero politico nel pluralismo e nella democrazia.

Vive nei suoi pensieri lunghi perché c’era uno scavo nel tentativo di comprendere la società. Basti pensare a quel giorno in cui il PCI raggiunse il 34,4%.  Era il 21 giugno 1976. Berlinguer non si abbandonò al trionfalismo ma fece con onestà e mitezza , con rigore e serietà, un’analisi del voto che lo portava a delineare le prospettive per la società italiana.

E’ di quel periodo la bella foto della stretta di mano, al termine di un incontro, con Aldo Moro (foto).

 

Stasera il film

Il ricordo e il lascito politico di Berlinguer, la cui valutazione storica è appena cominciata, si potranno  rivedere e ripercorrere stasera nel film “Quando c’era Berlinguer”, in onda su Sky Cinema alle 21,10.

Il film ricostruisce la vicenda umana e politica di Berlinguer , i successi, le sfide difficili. Evoca senza retorica il fascino della sua personalità, la forza del suo legame con tanta parte del popolo italiano. Il film suscita una grande emozione. Non solo per la persona ma per una politica bella e pulita. Corretta e fatta di sobrietà. Sorretta sempre da grande idealità. E parla a tutti. Io spero soprattutto ai giovani.

In ogni caso ci aiuta a guardare avanti, a navigare in mare aperto.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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