Quotidiano | Categorie: Fisco

Eni (dello Stato) evade 1,7 miliardi allo Stato. Non coinvolti i vicentini Mincato e Scaroni

Di Angela Mignano Mercoledi 22 Dicembre 2010 alle 02:04 | 0 commenti

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La notizia di ieri su La Repubblica è di quelle cha fanno male: la Guardia di Finanza ha notificato gli avvisi di chiusura delle indagini a 9 manager dell'azienda di Stato dopo che i pm di Milano hanno ipotizzato una maxi violazione della legge sulle accise del gas dal 2003 al 2008.
Eni super evasore, quindi, se le accuse saranno confermate in giudizio: "non un'azienda qualsiasi - inizia il quotidiano- , ma il colosso nazionale dell'energia" guidato fino al 2005 dal vicentino Vittorio Mincato (ora, tra l'altro, presidente della locale Camera di commercio) e poi dall'altro super manager berico Paolo Scaroni.

Se per l'Italia è una pessima notizia l'avviso di chiusura delle indagini su un suo gioiello, per Vicenza e per la reputazione dei suoi due grandi nomi è confortante sapere che tra gli "avvisati di chiusura delle indagini" non ci sono né Mincato né Scaroni.
Infatti, da La Repubblica.it, "gli indagati sono due direttori di divisione Gas & Power di Eni SpA (Luciano Sgubini e Domenico Dispenza) e sette sottoscrittori della dichiarazione annuale di consumo per il gas naturale: Gianluigi Ghidoli, Roberto Zucca, Paolo Milanesio, Vincenzo Gallo, Mario Antinori, Michele Carbone e Giuseppe Biamino".
Per i nove manager dell'Eni l'inchiesta, nata 4 anni fa, condotta dal pm Letizia Mannella e coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo, avrebbe accertato una presunta violazione della legge sulle accise del gas, con tasse non pagate per un valore di circa 1,7 miliardi di euro, grazie alla differenza tra il gas erogato dall'Eni e quello dichiarato tra il 2003 e il 2008.

I nove sono accusati di aver sottratto "ingenti quantità di gas naturale all'accertamento e/o al pagamento dell'accisa", si legge nel provvedimento di chiusura delle indagini. La legge violata secondo l'accusa è quella relativa al decreto 26 ottobre 1995.

Leggi tutti gli articoli su: Gas, Paolo Scaroni, Vittorio Mincato, Eni, Evasione, Accise

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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