Elezioni, Galvanin: vi spiego punto per punto i fallimenti di Variati
Lunedi 13 Maggio 2013 alle 21:38 | 1 commenti
Nereo Galvanin, coordinatore del Popolo della Libertà Vicenza città - Non passa giorno che il sindaco uscente di Vicenza, sfruttando la sua posizione, appaia sui media locali vantandosi di essere il protagonista di tutto ciò che accade ed è accaduto in questi cinque anni della legislatura comunale. Naturalmente assegna all’Amministrazione passata tutti i demeriti e soprattutto scarica le responsabilità su altri soggetti istituzionali: la stessa amministrazione comunale passata, per l’appunto, la Provincia, la Regione e anche lo Stato".
Andando a confrontare il suo programma elettorale del 2008 a quanto è stato fatto, o meglio non fatto o fatto assolutamente male, si ha una visione totalmente negativa di questa legislatura.
URBANISTICA: RIUSO E VALORIZZAZIONE AREE DISMESSE? MACCHE' SOLO CHIACCHIERE
Sul piano dell'urbanistica il riuso di quanto esisteva, e quindi il recupero di aree dismesse e anche degradate non è stato attuato, eppure era stato presentato come un fiore all'occhiello del programma. Edifici e aree importanti, quali il vecchio Tribunale, l’ex Macello, il complesso di San Biagio, l’area dell’ex Centrale del latte, l’ex Eretenio, l’ex Lanerossi, la ex Zambon, lo stesso Parco della Pace, l’ex Domenichelli (che doveva ospitare il nuovo municipio e un centro culturale, addirittura all’inizio della legislatura vi era chi, nella giunta, decretava lo spostamento della Bertoliana in quell’area, una autentica stupidaggine), e altro ancora, sono costantemente oggetto di dichiarazioni e di promesse ma di fatti concreti, di realizzazioni vere non se ne vede l’ombra.Â
Invece di recuperare aree e strutture dismesse si è proceduto con nuove lottizzazioni in netto contrasto con la dichiarazione politica programmatica di Achille in difesa del territorio.Â
UNA MAGGIORANZA "MANGIA CAMPI", ALTRO CHE RISPETTO PER IL TERRITORIO
Migliaia di metri cubi di illusoria nuova progettazione, che pregiudica la destinazione all'edificabilità di nuovo territorio, in un momento di crisi che ha fermato la realizzazione delle concessioni della precedente amministrazione.Â
Si è dato fiato alle trombe per inneggiare al nuovo stadio e affermare che sull’area del vecchio "Romeo Menti" sarebbero state realizzate strutture al servizio dell'Università ! (una panzana fenomenale!) Si è solo pensato di trasformare un'area agricola in edificabile ma tutto è rimasto sulla carta e con un silenzio eloquente di coloro che sarebbero dovuti intervenire.
Sogni, ancora sogni nel cassetto di Achille.Â
In questi cinque anni non si è visto ancora nulla, una parte di quanto era stato fatto in precedenza è stato annullato, per poi finire col proporre un PAT "mangia campi": attorno a tutto ciò tanto teatro per far passare un Piano Attuativo incerto come il migliore dei PAT approvati nel Paese.
IL PARCO DELLA PACE SUO TALLONE D'ACHILLE!
Le solenni ed eloquenti espressioni impregnate di opportunismo e demagogia nella fase pre-elettorale del 2008 e post-elettorale, hanno fatto si che Achille, dopo aver cavalcato la tigre dell’antiamericanismo per strappare i voti dei No Dal Molin, si sia rifugiato, molto tardivamente, nella ricerca delle compensazioni già pattuite. Questo avveniva però oramai quando la crisi economica nazionale aveva raggiunto dei limiti insopportabili nella spesa straordinaria; quando la nuova base era già finita e il potere di contrattazione era oramai perduto. In effetti Achille non ha portato a casa praticamente nulla e nemmeno gli è riuscito di concludere la vicenda del parco della Pace che, a tutt’oggi, non è né praticabile, né strutturato e sarà solo fonte di spesa e di complicazioni per l'amministrazione comunale.
Cinque milioni di euro sono stati stanziati per effettuare l’opera di bonifica bellica necessaria e obbligatoria. E poi?
Naturalmente l’unica cosa che Achille ha "venduto" ai suoi cittadini è stato quello di aggiungere al verde vicentino un verde, già esistente dell’ex Aeroporto, già  in parte utilizzato dai vicentini. Proprietà ieri del Demanio Militare e proprietà oggi e domani dello stesso Demanio, che ne può richiedere la restituzione al Comune in un qualsiasi momento.Â
Achille ha fallito in pieno proprio su quello che per cinque anni ha sbandierato come una grande conquista. Di tutto questo rimane solo la grande ferita inferta alla città dalla sua forte presunzione e ambizione smisurata.
Il famoso tesoretto derivante dalla alienazione, improvvida, ma utile per il periodo pre-elettorale, delle azioni dell’Autostrada BS-PD, è servito, in gran parte per procedere a normali manutenzioni di strade e marciapiedi, eseguite in un periodo climatico sbagliato. Le strade su cui hanno lavorato le ditte incaricate già si presentano come una gruviera: basta rileggersi le cronache dei quotidiani locali per averne un quadro assolutamente negativo.Â
Soldi buttati al vento, con chiari ed evidenti scopi di propaganda che era seguita al pellegrinaggio nella città e nei quartieri da parte del Sindaco Achille.Â
NIENTE OPERE STRADALI: SOLO ASCOLTO AI COMITATI
Le arterie stradali importanti che avrebbero dovuto noti problemi di traffico e di malessere dei cittadini, ovvero la bretella dell’Albera (variante SP46), il completamento di Via Aldo Moro e la cosiddetta tangenziale Nord, la bretellina per collegare la base Del Din alla tangenziale Nord, sono praticamente sogni rimasti nel cassetto. Di questo solo minimi accenni di attività politica amministrativa risultata inconcludente nei fatti. Naturalmente alla fine la responsabilità , per un sindaco assolutamente incapace, è dell’universo intero e non certo sua e della sua giunta.
LA MOSTRA IN BASILICA: UN FUOCO DI PAGLIA!
Il fiore all’occhiello di cinque anni di amministrazione sarebbe la mostra evento ospitata in Basilica Palladiana. Certamente il successo di pubblico è innegabile, ma casomai il merito è da una parte di Linea d'Ombra (Marco Goldin), e dall'altra della Basilica Palladiana finalmente fruibile al pubblico, il cui restauro - ricordiamolo - è stato voluto, organizzato e appaltato dalla precedente amministrazione Hüllweck.
Attribuibili al sindaco Enrico Hüllweck praticamente ogni altro nastro tagliato da Achille: dalla nuova Centrale del Latte, all Palazzo Cordellina, da Santa Corona, al museo Chiericati, dal Teatro Olimpico, al nuovo Tribunale solo per citare le opere che, con il nuovo Teatro e la nuova Università , hanno dato la svolta ad una città che come capoluogo non era più in grado di confrontarsi con i grandi comuni della provincia come Bassano o Schio. Â
E’ necessario ricordare che se c’è grande merito per il successo della mostra in Basilica Palladiana, questo lo si deve alla generosità finanziaria della Fondazione Cariverona che, da quel che si sente dire, non sarà molto disponibile in futuro finanziare lo sviluppo culturale vicentino considerati i termini contrattuali trattati dal Comune con Goldin, al quale tutto è stato concesso senza una logica partecipazione sull’incasso effettuato. Il gioco è valso la candela? Certamente sì per Achille, no per i cittadini contribuenti.Â
Per gli eventi sono necessarie le strutture e intanto la Biblioteca Bertoliana è ancora in attesa di avere una struttura tecnologicamente moderna, nonostante le promesse fatte dal sindaco e dall’assessora vicesindaco. Ma questa Amministrazione non ha avuto la fantasia né il pensiero per volare alto, si accontenta di galleggiare e di rivendere alla città quel che c’era con un corredo di belle parole.
Insomma tante parole e pochi fatti: spero bene che i cittadini l'abbiano capito e che non si facciano abbindolare un'altra volta dall'Achille prestigiatore. A Vicenza c'è bisogno di voltare pagina affidando l'amministrazione a persone di provata esperienza e capacità come Manuela Dal Lago".
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