Domenico Caterino: dalla scuola educazione al recupero e al rispetto dell'ambiente
Domenica 22 Aprile 2012 alle 17:02 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 232
I futuri geometri vicentini del Canova si preparano per le nuove esigenze di un territorio massacrato dagli interventi edilizi
Il dilagante fenomeno dei disastri ambientali, che ha interessato anche le nostre zone, ci impone all'ordine del giorno la necessità di ripensare al territorio, non come una risorsa da aggredire, ma come un'opportunità da salvaguardare.
«E' proprio in questa direzione che il nostro Istituto si sta muovendo - spiega Domenico Caterino, architetto e dirigente scolastico dell'Istituto tecnico per geometri Antonio Canova di Vicenza -. Sono, infatti, stati attivati due nuovi indirizzi a partire dal prossimo anno. L'articolazione Geotecnica dell'indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio prepara i futuri geometri ad avere competenze specifiche nell'utilizzo ottimale delle risorse ambientali. In particolare - prosegue il Dirigente - il diplomato sarà in grado di prevedere, nell'ambito dell'edilizia ecocompatibile, le soluzioni più opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell'ambiente, e di redigere la valutazione di impatto ambientale. Inoltre, grazie all'introduzione nel percorso di studio di una specifica disciplina sulla sicurezza in ambito lavorativo, il cui insegnamento veniva precedentemente affidato ad esperti esterni, i nostri ragazzi saranno in grado di pianificare e organizzare le misure più opportune in materia di salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro».
Un maggior rispetto del territorio che si coniuga anche con una particolare attenzione all'utilizzo e al reimpiego di materiali poveri, ma più naturali e puliti. «L'altro indirizzo che l'Istituto attiverà riguarda la lavorazione, la tecnologia e l'architettura del legno, che promuove competenze e abilità nell'ambito della green economy, di approfondimento degli aspetti legati alla riconversione delle fonti energetiche e all'edilizia sostenibile». Tematiche molto trattate e discusse negli ultimi anni come possibili e potenziali risposte alla cieca devastazione dell'ambiente e alle tragiche conseguenze sul territorio e sull'uomo, che anche il vicentino alluvionato tuttora paga. Interventi, in direzione di un più attivo rispetto del patrimonio, ancora scarsamente attuati, a conferma di un'inadeguata sensibilità , a partire dalla politica e dalle istituzioni. «Anche in questo la scuola ha un ruolo fondamentale di formazione e promozione di una mentalità e di un atteggiamento che tengano conto delle richieste e dei bisogni dell'uomo, nel pieno rispetto delle risorse ambientali. Stimolare la creatività , dare spazio alla fantasia, maturare sensibilità , mettendole al servizio di nuovi o rinnovati progetti, che valorizzino e salvaguardino i luoghi dell'abitare e dell'ambiente. Ripensare anche alle strutture architettoniche del passato, di cui ci sono numerose testimonianze nel vicentino, vecchie fabbriche, mulini, ma anche fattorie, e riutilizzarle o riconvertile in altre attività . Far rivivere gioielli del passato in una veste moderna, declinati alle nuove esigenze dei cittadini, è un'opportunità di riqualificazione urbanistica di qualità , che interviene sul benessere e sul miglioramento della vita del singolo e della popolazione».
L'Istituto nei giorni scorsi ha ricevuto dal Ministero dell'Istruzione un attestato di merito per la partecipazione ad una gara nazionale (progetto Cinque) per istituti tecnici, nella quale un'allieva di quarta si è classificata seconda in una prova interdisciplinare.
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