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Ecco in dettaglio tutte le 16 risposte di Aim per ribattere alle critiche

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 13 Maggio 2013 alle 21:23 | 1 commenti

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Aim Vicenza - A più riprese e da più parti, ultimamente sono stati posti interrogativi ad Aim, molti dei quali trovavano risposta, ampiamente e da tempo, nei documenti contabili (bilanci consolidati e relative relazioni), altri nei comunicati pubblicati dall’Azienda sul proprio sito e diffusi agli organi di stampa.

Tuttavia, anche per chiarire una volta per tutte la posizione di AIM su alcune tematiche, e nella speranza di poter dare un ultimo ed esaustivo contributo alla trasparenza, sono state raccolte, ordinate e, laddove necessario, anche integrate, le questioni che sono state sollevate in questi giorni, con le relative risposte.

1 – “Le consulenze corrisposte nel periodo 2008-2011 per l’ammontare di euro 5.314.038 a chi sono state affidate e per quali motivi?”

Risposta del 30 aprile: “La voce di bilancio “consulenze professionali, legali, notarili, ecc. …” del periodo 2008-2011 si riferisce a:

-       spese per consulenze effettive (pareri, organizzazione societaria, analisi) circa 730 mila euro;

-       spese legali pari a circa 1,2 milioni di euro conseguenti alla ordinaria gestione dei contenziosi derivanti dalla molteplicità dei rapporti intrattenuti dall'azienda con clienti, fornitori; nonché con soggetti diversi;

-       spese notarili per circa 292 mila euro, necessarie per la riorganizzazione del Gruppo che ha portato alla semplificazione del modello societario complessivo con conseguenti efficientamenti operativi, poi rilevati anche nei risultati aziendali;

-       spese amministrative (diritti CCIAA, prestazioni di servizi, provvigioni a venditori, certificazioni e revisioni di bilancio) per circa 1,2 milioni di euro;

-       spese tecniche per circa 1,4 milioni di euro (collaudi, direzione lavori, assistenza archeologica, collaudi ecc.).

Non si tratta affatto di “consulenze milionarie”, termine con il quale si definiscono parcelle in capo a singole persone (fisiche o giuridiche), di importo esorbitante. Si tratta di assistenza in diritto civile, amministrativo, penale frazionata in numerosi incarichi e necessaria a tutelare l’integrità del Patrimonio aziendale nei confronti di terzi, Pubblica Amministrazione compresa, in controversie complesse, come è inevitabile nella vita di organizzazioni complesse, o in occasione di ristrutturazioni societarie. L’incidenza di tali spese sul Valore della Produzione è pari, nel 2011, allo 0,4 %. Potrebbe essere stata ancora inferiore se non si fossero dovute gestire cause legali di entità milionaria, ereditate dalle gestioni precedenti il 2008.”

2 – “Aim elenca i capitoli delle spese per i consulenti per un totale di 4.822.000 euro del periodo 2008-2011: I 5 Stelle avevano invece sostenuto che esse ammontano a 5.314.038 euro. La differenza di 492 mila euro esiste, e a cosa è ascrivibile per la precisione?”

Risposta: La differenza non esiste: l’importo corretto è 4.822.000

3 – “Aim non specifica a quali studi professionali, legali, notarili ecc. sono state affidate le consulenze. Esiste un impedimento di privacy? A noi non risulta”

Risposta: La vicenda “Assocogen”, relativa al periodo 1999 - 2005, ha determinato dal 2008 (prescindendo dal iniziative precedenti a tale data) tre ricorsi al T.A.R., quattro ricorsi al Consiglio di Stato, oltre alle numerose memorie e udienze tecniche con l’AEEG. La vicenda “AIM Bonifiche –Marghera”, iniziata nel 2003, ha generato dieci cause civili e penali, alcune delle quali ancora in corso, a tutela del patrimonio aziendale. Sono solo due esempi di controversie nate prima del 2008, ma che hanno richiesto consulenze specialistiche nel periodo in questione. Ancora: nel solo periodo giugno 2011 – dicembre 2012 la normativa relativa ai servizi pubblici locali è cambiata 10 volte, in modo contraddittorio e spesso fumoso. Grande parte delle spese per consulenze è stata necessitata da tali frangenti.

Gli studi professionali, legali e notarili a cui vengono affidati incarichi sono numerosi e diversificati e vengono individuati in relazione alle specifiche capacità professionali, nonché con apposite selezioni, sempre a termini di legge. Non riteniamo opportuno e corretto nei confronti dei consulenti che hanno collaborato fornire alla stampa nominativo ed importo delle parcelle, che sono comunque a disposizione degli organi di controllo.

4 – “I dirigenti dal 2008 al 2011 sono quasi raddoppiati: per quali mansioni sono stati assunti e quali i costi complessivi di questa assunzione?”

Risposta del 30 aprile: “I dirigenti, come già detto nel comunicato del 27 u.s., sono passati da 9 unità nel 2006 a 11 nel 2011; presiedono ciascuno le società operative, oltre ai 4 dirigenti aziendali che presiedono i principali servizi (amministrazione, personale, Edp, Gestione clienti utenti, Progettazione e direzione lavori). Si ribadisce che, nel confronto con le altre aziende di servizi pubblici, e considerando l'articolazione dei servizi erogati, il numero dei dirigenti AIM risulta in linea, e spesso inferiore, rispetto a quello delle società omologhe.

La riduzione numerica temporanea del 2008 si riferisce al pensionamento di due dirigenti, alle dimissioni di un terzo e allo scorporo del “ramo” acqua nel quale è confluito un quarto dirigente. Come già detto, inoltre, nel 2011 sono confluiti in AIM i tre dirigenti della società AMCPS”.

5 – “AIM ha in essere un contratto derivato, uno strumento finanziario complesso che sta generando flussi negativi a carico della collettività di cui chiediamo l’ammontare. Chiediamo chi ha autorizzato l’acquisto, se e in che termini questo strumento è stato rinegoziato”.

Risposta del 30 aprile: “AIM non ha in essere contratti derivati speculativi, ma esclusivamente un contratto a garanzia del rischio fluttuazione dei tassi, di onerosità estremamente contenuta, legato ad un finanziamento a medio-lungo termine quale assicurazione contro la fluttuazione dei tassi di interesse (come peraltro ampiamente e chiaramente spiegato nel bilancio)”.

Aggiungiamo, ad ulteriore chiarimento, quanto riportato nella Nota integrativa del bilancio 2008, pag.63: “AIM Vicenza Spa ha stipulato in data 17 novembre 2005 un contratto a garanzia del rischio di fluttuazione del tasso correlato a garanzia del rischio di fluttuazione del tasso correlato al finanziamento stipulato da AIM Vicenza Spa con Unicredit Banca Spa. Tale contratto permette ad AIM di coprirsi contro il rischio di una eccessiva fluttuazione del tasso variabile legato al finanziamento cui il contratto suddetto fa riferimento, che viene mantenuto nel collar 2% - 5%. Le caratteristiche del contratto sono le seguenti: il nozionale su cui viene calcolato l’IRS ammonta al 31/12/08 ad euro 30.083.335; il valore di mercato, determinato stimando i flussi di cassa attualizzati previsti sulla base del contratto, è di euro -276.488; la società nel corso del 2008 ha beneficiato dell’andamento dei tassi ottenendo una riduzione degli interessi sul mutuo pari ad euro 181.449; il contratto in essere scadrà il 15 giugno 2018”. A volte, invece di sfornare illazioni, basta leggere, per intero, i bilanci! Si capirebbe, così, che l’operazione copre dal rischio di oneri finanziari esorbitanti, e ha logica solo assicurativa, non speculativa.

6 – “317 milioni di debito attuale con 40 milioni di incremento nel periodo 2008-2011: il debito è un dato certo mentre la liquidazione delle immobilizzazioni spesso presenta criticità ed è ipotetica. Chiediamo pertanto: quali e quante immobilizzazioni possono essere liquidate efficacemente per ripianare i debiti e con quali tempi?”

Risposta del 27 aprile: “Dal punto di vista patrimoniale, le immobilizzazioni nel 2008 erano pari 240 milioni di euro, quelle del 2011 ammontano invece ad oltre 340 milioni (+ 100 milioni); i debiti 2008 ammontano a 277 milioni, i debiti 2011 sono pari a 317 milioni (+ 40 milioni). Pertanto, ad una lettura più attenta, si rileva come ad un incremento dei debiti di 40 milioni corrisponda un incremento ben più consistente, di circa 100 milioni delle attività immobilizzate. Inoltre, pur registrando un incremento dei crediti, di circa 47 milioni di euro nel periodo, è da rilevare che il patrimonio netto passa da 79 milioni nel 2008 a 150 milioni nel 2011, con un incremento di circa 71 milioni di euro, dato di cui non si trova cenno nella relazione del Movimento 5 Stelle. Nella relazione non risulta menzione che nel periodo interessato, la razionalizzazione delle partecipazioni comunali ha portato alla fusione all'interno del gruppo AIM della Società Reti e ,in particolare, della società AMCPS. Quest'ultima operazione ha, tra l'altro portato in carico al Gruppo circa 150 dipendenti e, conseguentemente, il loro costo; a ciò consegue un incremento dei costi complessivi del personale rilevabili nei bilanci, costi che, al netto di tale posta, presentano incrementi unitari contenuti. L'affermazione secondo la quale "l'amministrazione ha fatto dell'esternalizzazione e dell'appalto esterno il suo cavallo di battaglia" non è corretta in quanto la linea seguita dalla Società è l'esatto opposto, cioè l'internalizzazione di attività, anche con utilizzo trasversale del personale, mediante riqualificazione, tra le varie società del gruppo”.

Risposta del 30 aprile: “In merito alla situazione patrimoniale, si rimanda a quanto già dettagliatamente esposto nella precedente nota. Chiedere quali e quante immobilizzazioni possano essere efficacemente liquidate per compensare i debiti è una affermazione priva di senso, in quanto le immobilizzazioni vanno di norma poste a confronto con i debiti a medio e lungo termine, e con il patrimonio netto. La cessione delle immobilizzazioni per pagare i mezzi di terzi è ipotesi concepibile solo nell’ipotesi di chiusura dell’azienda. Nell’ipotesi di continuità aziendale, i debiti correnti si pagano con le attività correnti”.

Ulteriore risposta: AIM non ha nessuna intenzione di cedere immobilizzazioni per ripianare i debiti. Le immobilizzazioni costituiscono quella parte delle attività patrimoniali necessarie a svolgere la propria attività caratteristica (erogare servizi pubblici locali). Se l’attività corrente va bene, com’è il caso di AIM, i flussi di capitale circolante sono sufficienti a pagare i debiti quando scadono. E’ un po’ come per i cittadini che acquistano casa con un mutuo: pagheranno le rate del mutuo con il proprio reddito, non vendendo la casa!

7 – “AIM ha un piano industriale? Se sì, qual è? E’ stato discusso e presentato?”

Risposta: Dopo il piano industriale 2009- 2011 sono stati definiti gli indirizzi del piano 2013- 2015,  allegati alla delibera approvata dal Consiglio Comunale il 27 marzo scorso. La relativa bozza è stata rielaborata ad ogni modifica normativa intervenuta nel corso del 2011 (dieci volte). Stabilizzata, speriamo, la normativa, gli indirizzi sono stati sottoposti alla Commissione Bilancio del Comune e approvati dall’aula.    

8 – “La scelta di Variati di procedere con l’In-house è forse stata motivata dalla volontà di accorpare Amcps, ma ha avuto la conseguenza di trasferire i costi di gestione contribuendo ad aumentare l’indebitamento complessivo della Holding. Aim ha oggi le risorse finanziarie per vincere almeno la gara che riguarda la distribuzione del gas in città?”

Risposta: La scelta in favore dell’In house era motivata sia dalla grave situazione aziendale (perdita del 2007: 6,727 milioni di euro), che rendeva impossibile la sopravvivenza dell’azienda nella competizione con i concorrenti, sia per la necessità di formalizzare un assetto di fatto già in essere. Oggi la situazione aziendale e la normativa sono profondamente diverse: l’azienda è risanata e la normativa si è notevolmente evoluta.

Per le gare gas AIM Servizi a Rete sta attivando le fonti finanziarie adeguate, come d’altra parte stanno facendo tutte le imprese del settore.

9 – “A cosa serve l’ufficio legale di Aim e i dirigenti assunti se poi si spendono milioni di euro presso studi e professionisti privati? In base a quali criteri si è aumentato questo numero, come sono selezionati questi dirigenti?”

Risposta: L’ufficio legale di AIM si occupa principalmente dell’ordinaria gestione, segue egregiamente migliaia di controversie legali attinenti il patrimonio aziendale(crediti, patrimonio immobiliare, adempimenti e inadempimenti contrattuali, adeguamento alle evoluzioni normative, ecc). Per contenziosi di particolare rilievo o che necessitino di specializzazione spinta l’azienda si appoggia anche a legali esterni (vedi sopra, risposta alla domanda n. 1).

I dirigenti dirigono le funzioni e/o le aziende controllate loro assegnate. Per quanto riguarda il numero, vedi sopra, risposta alla domanda n. 5.
10 – Come mai si è mantenuto lo stesso direttore generale che diresse l’azienda con la precedente amministrazione comunale, nonostante la negativa gestione di cui parla il sindaco Variati?

Risposta: Non si è mantenuto lo stesso Direttore Generale: l’attuale Direttore Generale per breve periodo precedente aveva ricoperto tale carica, dalla quale si era dimesso nell’aprile 2008. La carica gli è stata proposta nel 2011 dall’attuale Organo Amministrativo proprio in considerazione della specchiata correttezza e della indiscutibile professionalità, come testimoniano i brillanti risultati del Gruppo AIM.
11 – Come mai, se l’azienda è risanata, l’indebitamento aziendale non scende adeguatamente e gli oneri passivi sono sempre a livelli elevatissimi?

Risposta del 27 aprile: “Come già detto AIM ha effettuato, nel periodo 2008-2011, investimenti per 110 milioni di euro. Detti investimenti non si riferiscono ad "attività finanziarie, di acquisizione di  partecipazioni per fare business in territori e servizi lontani da Vicenza", bensì esclusivamente ad investimenti tecnici realizzati per la collettività vicentina, quali autobus a basso impatto ambientale, manutenzioni stradali, rotatorie, piste ciclabili, reti del gas, reti elettriche, impianti per la produzione di energia pulita, cassonetti per la raccolta differenziata, manutenzioni di edifici scolastici, ecc. ...

A fronte di detti investimenti (pari a 110 milioni di euro), la situazione debitoria nei confronti delle banche è passata da 144 milioni netti del 2008, a 165 milioni netti del 2011, con un incremento di soli 20 milioni di euro. La situazione di indebitamento dell'Azienda nei confronti delle banche è in linea, e spesso inferiore, a quella di altre società erogatrici di pubblici servizi, sia per quanto attiene il raffronto con il fatturato, e ancora di più per quanto riguarda il confronto tra interessi passivi e valore della produzione.

Confrontare i debiti complessivi di una società con il valore del fatturato non è significativo. I debiti vanno, di norma, confrontati con le poste attive dello stato patrimoniale, ovvero con i crediti e con le immobilizzazioni. Dalle considerazioni espresse in merito ai debiti a breve, non sembra cogliersi una corretta percezione circa la condizione finanziaria ed economica che il nostro Paese sta vivendo. Negli ultimi anni, infatti, è completamente mutato il rapporto tra il sistema bancario e quello delle imprese industriali. A fronte di un contenimento dell'Euribor (ovvero del Tasso di riferimento per i finanziamenti), vi è stato un inasprimento dello spread richiesto dagli istituti di credito per la concessione di finanziamenti, e ciò è accaduto in maniera indifferenziata pressoché per tutte le imprese. AIM, grazie anche alla sua solidità economica e patrimoniale, ha potuto beneficiare di spread che risultano al di sotto di quelli indicati dalla Banca d'Italia come riferimento per la generalità delle imprese. L'incidenza degli oneri finanziari, che ammontano nel 2011 a 5,3 milioni di euro, andrebbe semmai confrontata con il margine operativo lordo, che ammonta a 42,7 milioni di euro, per definire la capacità di un'impresa di sostenere gli oneri finanziari e il dato esposto risulta assolutamente confortante”.

12 – “Che cosa pensate del fatto che dallo Stato e dalla Regione Veneto arrivino meno contributi per comuni e trasporto pubblico? Pensate che la enorme mole di danaro pubblico convogliata su opere come Tav o Pedemontana Veneta abbia cagionato una diminuzione dei trasferimenti al livello locale? Pensate che la cosa sia giusta?”

Risposta: Non tocca all’azienda esprimere valutazioni politiche sugli indirizzi di investimento pubblico del Governo, del Parlamento e delle Regioni. Abbiamo espresso nelle sedi opportune la nostra valutazione negativa sul taglio dei contributi al Trasporto Pubblico Locale effettuato dalla Regione Veneto, e sulle ripercussioni che tale scelta produce sull’efficacia di tale servizio strategico per la cittadinanza.
13 – “Come si difenderà l’azienda in futuro qualora venisse in contatto diretto con concorrenti che hanno la possibilità di accasarsi tributariamente in paradisi fiscali come le Isole Vergini Britanniche?”

Risposta: L’azienda opera nel proprio mercato con efficacia ed efficienza, nel rispetto delle leggi e senza evasioni ed elusioni fiscali. Se si è a conoscenza di comportamenti fiscali illeciti da parte dei concorrenti, lo si denunci alla magistratura, che è il potere al quale è delegato il controllo della legalità.

14 – “Alla voce “spese amministrative” la nota AIM cita testualmente “provvigioni a venditori”: di che si tratta esattamente, in cosa consistono, quali venditori, per vendere che?”

Risposta: Si tratta di provvigioni erogate a venditori monomandatari, che vendono i servizi di AIM Energy sul mercato libero e vengono pagati in base alla quantità di contratti stipulati (costo variabile).

Il mercato dell’energia è liberalizzato dal 2003 per il gas naturale e dal 2007 per l’energia elettrica, come sanno bene i cittadini che vengono frequentemente visitati da sedicenti “tecnici” di AIM, in realtà venditori di aziende concorrenti, che cercano di sottrarci i clienti. Nonostante tali pratiche scorrette il numero dei clienti di AIM Energy è aumentato, nel 2012, di 2000. Questo anche grazie all’ottimo lavoro dei venditori. 

15 –  “Nella prima replica (27 aprile – n.d.r.) la cifra (relativa agli investimenti) è di 110 milioni, nell’ultima (30 aprile – n.d.r.) è di 134 milioni: come si spiega questa differenza?”

Risposta: L’importo di 110 milioni si riferisce al periodo 2008/2011, l’importo di 134 milioni si riferisce al periodo 2008/2012, un anno di più, come chiaramente riportato nei precedenti comunicati.
16 – “Gli investimenti indicati da AIM non sono spese di gestione e manutenzione? Quali sono stati gli investimenti strategici, di sviluppo, del gruppo?  A parte il consorzio sul gas con la veronese Agsm (2V Energy) e la newco sul fotovoltaico Aim Ecoenergy (società mista pubblico - privata), cosa ha fatto Aim in questi cinque anni per svilupparsi e non essere tagliata fuori dal mercato?”

Risposta: Gli investimenti sono chiaramente rappresentati nei Piani Operativi Aziendali presentati al Comune e approvati dal Consiglio Comunale, nonché nelle Note Integrative e nelle  Relazioni sulla Gestione allegate ai bilanci. La differenza tra investimenti e spese di gestione e manutenzione è definita nettamente dai principi contabili. Le spese indicate da AIM quali investimenti hanno tutte carattere di pluriennalità e quindi di investimento vero e proprio.

Oltre alla costituzione della newco (non è un consorzio) 2V Energy s.r.l., che unisce le quantità di gas e di energia acquistato da AIM Vicenza e da AGSM Verona aumentando il potere contrattuale (con riduzione dei costi di acquisto) nel mercato dell’approvvigionamento, AIM ha acquisito una partecipazione in Soenergy ottenendo un contratto di fornitura per ulteriori 55 milioni di metri cubi di gas. Oltre alla costituzione di AIM Ecoenergy, per la fornitura di fotovoltaico ai privati, ha vinto le gare per la distribuzione nei comuni di Villaverla, Grumolo delle Abbadesse, Gazzo e Grantorto. Ha aumentato la partecipazione nel Consorzio Agrilux, e sottoscritto una lettera di intenti con A.V.A. Schio ed ETRA per la gestione in rete dei flussi di rifiuti prodotti nelle rispettive aree di competenza. Altri sviluppi sono in via di perfezionamento in questo periodo e verranno a suo tempo comunicate, ma per perseguirne il buon esito la riservatezza è d’obbligo.

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Commenti

Italo Francesco Baldo
Inviato Martedi 14 Maggio 2013 alle 06:22

Meglio delle risposte che le querele.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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