Quotidiano | Categorie: Immigrazione, Storia, Diritti umani

Eccidio 10 martiri 66 anni fa: 4 erano sinti. Presenti Comune, Anpi, associazioni partigiane

Di Giorgio Langella Sabato 13 Novembre 2010 alle 13:21 | 0 commenti

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La manifestazione di oggi per commemorare i 10 martiri (nella foto Renato Mastini, nome di battaglia Zulin Giacomo, uno dei 4 sinti, n.d.r.) ha visto la partecipazione di circa un centinaio di persone oltre alle delegazioni delle associazioni partigiane e combattentistiche della provincia. Una parte degli interventi è stata rivolta doverosamente a evidenziare come la popolazione vicentina abbia risposto alla devastazione dell'alluvione. Con uno spirito e una volontà che ha molti punti di contatto con quelli dei partigiani che si sono posti il compito di costruire uno stato democratico e libero, cancellando le devastazioni del nazifascismo.

Cancellandole dalla vita di tutti i giorni ma non dalla memoria e dal ricordo. Perché senza memoria un popolo non ha futuro.
Gli interventi (di comune e ANPI) hanno ricordato cosa successe 66 anni fa. Molto opportunamente è stato ricordato lo spirito che guidò chi combattè per la liberazione dal nazifascismo. Ben 4 dei 10 martiri erano sinti e furono tra i patrioti che con il loro sacrificio permisero la democrazia in Italia e la stesura della nostra Costituzione. Una costituzione che è tra le più belle del mondo. L'oratore dell'ANPI si è soffermato molto su questo aspetto: la costituzione come frutto di una lotta per la libertà e l'unità. Nella nostra costituzione, infatti, troviamo le fondamenta di una società giusta e solidale dove la dignità di ognuno risiede nel lavoro che deve essere garantito a tutti. Una società senza privilegi ma con diritti e doveri uguali per tutti senza distinzione di sesso, razza, opinione politica, credo religioso ...
Ma è questa la società di oggi? Non sembra, e proprio per questo è necessario ancora lottare perché i valori e i principi per i quali sono morti tanti giovani (tra i quali i 10 martiri che oggi venivano commemorati) possano trionfare. E' compito di ognuno di noi.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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