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E-bike sharing, nuovo progetto di mobilià sostenibile

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 25 Novembre 2010 alle 17:11 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Approvato il progetto di mobilità sostenibile per ottenere fondi dal Ministero
Non avere la bicicletta, ma prelevarne comunque una ad esempio alla stazione dei treni, utilizzarla per il tempo che serve e poi riporla in un punto diverso da quello da cui si è prelevata, in modo che sia disponibile per un altro utilizzatore. È il bike sharing, già introdotto con successo in diverse capitali europee come Parigi e Barcellona, ma anche in città italiane grandi e piccole come Milano, Cuneo, Brescia e Parma. Anche il Comune di Vicenza da qualche anno offre il servizio

(tre biciclette elettriche al park Verdi utilizzabili 24 ore su 24 e otto biciclette normali al park Stadio prelevabili e riconsegnabili nelle fasce orarie 7.30-9.30, 12.30-16, 18-20.30), ma l'obiettivo è di potenziarlo per dare un evidente segnale che la mobilità sostenibile è possibile.
L'occasione è offerta da un bando del Ministero dell'ambiente che ha stanziato soldi per il finanziamento di progetti volti alla realizzazione di sistemi di bike sharing associati a sistemi di alimentazione da energie rinnovabili e in particolare a pensiline fotovoltaiche. I tecnici del settore Mobilità e trasporti del Comune hanno quindi elaborato un progetto sotto il titolo "E-bike sharing a Vicenza - Biciclette elettriche per una mobilità sostenibile" del valore di 600 mila euro, di cui 400 mila finanziabili dal Ministero nel caso in cui la richiesta di contributo venisse accettata.
"Spero che il Ministero accolga la nostra richiesta - dichiara il consigliere delegato alla mobilità, Claudio Cicero -, perché ritengo sia opportuno che anche Vicenza si doti di un sistema di noleggio biciclette elettriche che vada ad affiancare ed integrare tutto il sistema di mobilità, il quale non deve essere composto solo da auto e trasporto pubblico".
Nel dettaglio il progetto prevede l'installazione di 10 "ciclostazioni" costituite da totem, colonnine e biciclette elettriche nei punti di maggiore attrazione del centro storico e nelle sue immediate vicinanze, all'esterno della cerchia muraria, tra cui la stazione dei treni, l'ospedale, il park Cricoli e le piazze Matteotti, Duomo e Castello. Il loro funzionamento verrebbe garantito da un sistema informatico e verrebbe alimentato da un impianto fotovoltaico da installare in uno dei parcheggi scambiatori della città (park Cricoli), i cui pannelli verrebbero sostenuti dalle pensiline.
Le 40 biciclette avrebbero una fisionomia specifica e riconoscibile e verrebbero ritirate mediante una scheda elettronica che fungerebbe anche da tessera prepagata per l'utilizzo del servizio, che potrà essere giornaliero, settimanale o annuale. I cittadini o i turisti, dal canto loro, avrebbero a disposizione un servizio comodo ed ecologico, che consente di parcheggiare la bicicletta pubblica dove serve e di trovarla sempre in un buono stato di manutenzione. L'amministrazione invece otterrebbe l'obiettivo di aumentare l'accessibilità al centro in modo sostenibile e quindi diminuendo la pressione veicolare, di migliorare la qualità dell'aria e di diffondere la cultura della bicicletta oltre che sensibilizzare la cittadinanza ai temi delle energie rinnovabili.
In caso di concessione del contributo da parte del Ministero, il bando prevede che i lavori vengano iniziati entro 120 giorni e completati entro un anno dal ricevimento della notifica di ammissione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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