Je suis Charlie, Fantò e PSI scuola contro Donazzan
Domenica 11 Gennaio 2015 alle 23:22 | 0 commenti
Dopo Pietrangelo Pettenò è Luca Fantò, Coordinatore regionale PSI scuola del Veneto, a prendere posizione contro al circolare di Elena Donazzan con una nota in cui il Coordinamento scuola veneto del PSI esprime le proprie perplessità sulla circolare inviata l'11 gennaio dall'Assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Veneto ai Dirigenti Scolastici e relativa al terrorismo islamico. La circolare, dopo un'introduzione generica sulle radici illuministiche dell'Europa e dopo aver citato la matrice islamica degli attentati parigini, premegtte Fantò, chiede ai genitori degli alunni stranieri di condannare gli atti avvenuti a Parigi negli scorsi giorni.
Tutto ciò "... se vogliono veramente essere considerati diversi dai terroristi che agiscono gridando Allah è grande", come afferma Donazzan per, dice il socialsita vicentino, «una richiesta che sembra rendere palese una visione della realtà in cui esistono i "noi" e gli "altri" come ricorda nella circolare la signora Donazzan che aggiunge: "Se non si può dire che non tutti gli islamici sono terroristi, è evidente che tutti i terroristi sono islamici..."».
La circolare termina, aggiunge Fantò, evidenziando come sia fallito il sistema di integrazione adottato in Europa, con buona pace delle centinaia di migliaia di donne e uomini, docenti e personale scolastico che da anni, in "prima linea", proprio nelle scuole si stanno battendo per fare della scuola il principale luogo di integrazione.
«Ma - conclude Luca Fantò, che è anche segreatrio provinciale del Psi di Vicenza -, siamo già in campagna elettorale ed è facile comprendere come questi temi si prestino facilmente a raccogliere consensi elettorali... Il Coordinamento scuola del PSI veneto non vuole invece perdere di vista quello che realmente significano gli attacchi nella capitale francese, attacchi alla libertà di espressione, libertà minacciata quotidianamente in tutto il mondo. Attacchi neutralizzabili non con le armi o con le barriere ma proprio continuando col paziente lavoro che da anni le nostre scuole stanno portando avanti dimostrandosi luogo in cui, attraverso l'educazione alla "tolleranza", si genera la sostanza necessaria a costruire una società giusta e solidale. Il PSI si batterà affinchè in Veneto questa sia la barra da tenere nel prossimo Consiglio regionale.»
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