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Oggi i Giovani Democratici hanno ufficializzato dopo la loro riunione quanto c'era nell'aria e cioè l'indicazione della giovane parlamentare uscente Daniela Sbrollini come quella da loro sostenuta alle primarie del Pd per indoviduare i candidati alle politiche oltre a quelli a cui sono riservate le poltronissime del listino (qui il video con i Gd e qui l'intervento della parlamentare)).

Nel più o meno equilibrato mix tra competenze e chi accordi pre-primarie per il candidato leader, che porteranno alla scelta dei 120 candidati indicati da Bersani, e la libera scelta degli elettori del Pd si capirà se l'impegno preso dal partito di demandare ai cittadini la composizione delle liste per il parlamento sarà stato assolto al meglio, fermo restando che, come ha fatto notare Maurizio Scalabrin, segretario provinciale pro tempore per assicurare la correttezza della competizione interna vista che Federico Ginato è tra i candidati, «il Pd le primarie le ha promesse e le fa a differenza di chi nel centrodestra le ha solo usate come slogan».

Contenta e, a momenti, emozionata per le motivazioni addotte dai Giovani Democratici alla sua indicazione come candidata ideale vista la sua esperienza e la sua continua presenza sul territorio, per giunta da sola dopo il "tradimento" di Massimo Calearo.

Insomma se dopo Federico Ginato, già indicato e confermato dai GD,Daniela Sbrollini è la prescelta tra le donne di Possamai, Trivelli, Carpenedo,  Bez e Tonello per la deputata ci sarà da conquistare i voti sul campo non solo di chi seguirà queste indicazioni ma anche di tutti quelli che, autonomamente o sponsorizzati da altri gruppo del partito, dovranno scrivere un nome da scegliere tra tante donne (oltre a lei la renziana Ballico, la scledense Laugelli, data in area Fracasso-Scalabrin-Berlato, Ponzo e la figlia dell'ex sindaco Sala) e tre uomini. Dopo il favorito Ginato c'i sono, infatti, Il membro del direttivo regionale, Creazzo, vicino a Sbrollini, e il renziano Crimì.