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E’ nata Vitevis, il vino vicentino punta forte sul mercato internazionale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 1 Luglio 2015 alle 17:12 | 0 commenti

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L'annuncio ufficale di Vitevis

Costituita mercoledì 1 luglio, con l’elezione del Cda, la nuova realtà vitivinicola che unisce Cantina Colli Vicentini, Cantina di Gambellara e Cantina Val Leogra. Crescita dell’export e valorizzazione delle tipicità locali gli obiettivi primari per i 1.500 soci viticoltori.

E’ nata ufficialmente questa mattina, mercoledì 1 luglio, Vitevis, la nuova realtà vitivinicola della provincia di Vicenza che unisce tre storiche cantine del territorio – la Cantina Colli Vicentini di Montecchio Maggiore, la Cantina di Gambellara e la Cantina Val Leogra di Malo – capaci di raggiungere nel 2014 un fatturato complessivo di 34 milioni di euro e decise a migliorare le proprie performance economiche già a partire da quest’anno. Nella sede della Cantina Colli Vicentini, a Montecchio Maggiore, è stato firmato l’atto costitutivo della nuova cantina e sono stati nominati gli organi di rappresentanza. Presidente di Vitevis è stato eletto Gianni Mazzocco, affiancato dai due vicepresidenti Luciano Arimini e Silvano Nicolato, mentre l’incarico di direttore  generale è stato affidato ad Alberto Marchisio, già vice presidente del Consorzio dei Vini dei Colli Berici.
“La nascita di Vitevis – sottolinea il presidente Gianni Mazzocco – consente al vino di Vicenza non solo di affacciarsi con maggior forza sul mercato internazionale in un momento in cui i consumi dei vini italiani all’estero fanno registrare una nuova crescita, ma di farlo a compimento di un processo di fusione che ha permesso di valorizzare al meglio i punti di eccellenza delle tre cantine fondatrici e di tutelare il lavoro dei 1.500 soci viticoltori conferitori coinvolti”.
Proprio dall’approvazione delle rispettive assemblee dei soci era partito lo scorso aprile il cammino della nuova realtà vitivinicola vicentina, la cui produzione media annua è di circa 370mila quintali di uva, grazie a un vigneto complessivo che si estende per oltre 2.200 ettari. Un moderno impianto produttivo e i nuovi investimenti possibili grazie al processo di accorpamento consentiranno a Vitevis di arrivare a produrre in breve tempo diverse milioni di bottiglie tra vini fermi e spumanti. Al di là dei numeri, fondamentale è la visione strategica con cui è nata Vitevis: a fronte di un’unica gestione delle tre cantine fondatrici, queste ultime manterranno la propria identità di origine, come è ben visibile anche dal sito web della nuova realtà vitivinicola (www.vitevis.com) andato on line in contemporanea con la firma dell’atto costitutivo. Sul sito web è visibile anche il logo scelto per Vitevis: una grande “V” circondata da una spirale che riprende il capitello ionico del Palladio, richiamando il forte radicamento territoriale.
Accanto a una produzione differenziata in base ai diversi mercati di riferimento e che comprende tutte le Doc del territorio (Colli Berici, Gambellara, Lessini Durello, Prosecco, Soave e Vicenza) oltre ad alcuni vini Igt veneti, Vitevis proporrà una linea esclusiva di vini biologici, il cui consumo è in crescita sia in Italia sia al di fuori dei confini nazionali: sede naturale di questa produzione sarà la Cantina Val Leogra, chiamata a valorizzare i territori collinari e la linea verde del territorio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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