Due modi diversi di vedere le cose: Bizzotto al 35° posto per presenze su 73 eurodeputati
Lunedi 23 Gennaio 2012 alle 20:12 | 0 commenti
Riceviamo da Nicola Giangregorio e pubblichiamo
L'altro giorno è apparso un suo comunicato stampa ripreso, però, dal Giornale di Vicenza che evidenziava l'operato fin qui svolto dall'Europarlamentare Mara Bizzotto, sottolinenandone l'impegno e la costanza , mettendo in evidenza che nella classifica per Stati, invece, l'Italia non facesse una grande figura, tanto da assestarsi al sedicesimo posto, e dando così maggiore lustro all'impegno della deputata leghista, che con il suo comportamento riesce ad elevarsi rispetto al comportamento medio tenuto dagli altri colleghi europarlamentari eletti nel Belpaese.
Ma questo è solo un punto di vista, che guardato con l'occhio del cittadino tartassato, precario e senza futuro, a cui si chiede giornalmente uno sforzo maggiore al 100%, in termini di sopportazione e sacrifici, restando in attesa di politiche che gli risolvano i problemi quotidiani, risulta essere piuttosto stucchevole e diventa alquanto irritante quando, spulciando le interrogazioni e le presenze si scopre che Mara Bizzotto tra gli Eurodeputati Italiani, per presenza, si trova al 35° posto su settantatre, peggio della Zanicchi e della Sartori e poi sulle interrogazioni, scusate, ma quelle di Oreste Rossi sono minori ma diverse tra di loro, con argomenti diversi e con maggiore riferimento a problematiche e luoghi dello stato che rappresenta, mentre le interrogazioni della Sig.ra Bizzotto in diverse occasioni sono ripetute con lo stesso oggetto cambiando solo il paese straniero a cui si riferiscono.
Per non parlare delle interrogazioni sulla lingua Frisona, o sugli episodi di violenza interreligiosa nella regione di Mindanao musulmana o meglio ancora sulla carne halal servita all'insaputa degli studenti nelle mense di Oxford e tante altre faccende che poco riguardano la crisi economica che devasta l'Europa ed il Veneto, con conseguente pericolo di fallimento. Inoltre il numero delle interrogazioni con argomentazioni di ambito europeo e internazionale sono circa 600 mentre le restanti sono di ambito nazionale e territoriale.
Il tutto per chiarezza di cronaca, dato che personalmente e forse erroneamente, visti i tempi che corrono, intendo il termine "attività " in maniera totalmente diversa, ricca di contenuti e che rispetti appieno il compito affidato dal voto dei cittadini Veneti portando effettivamente la loro voce, ogni giorno del proprio mandato, e da quello che leggo non mi sembra che questa mission, lautamente pagata, sia in linea con gli intenti. E non a caso dico Veneti perchè ricordo che in un articolo si citava una frase dell'europarlamentare che sottolineava di non rappresentare l'Italia in Europa, ma il proprio territorio, e dopo due anni e mezzo aver fatto forse una trentina di interrogazioni con oggetto il Veneto o problemi Veneti, a me sembra un po' pochino, per qualsiasi celebrazione.
Voi che ne dite?
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