Due mesi per difendersi dal fisco anzichè 15 giorni
Giovedi 10 Giugno 2010 alle 22:49 | 0 commenti
Adico - Il Fisco ha deciso di concedere più tempo per permettere al debitore iscritto a ruolo di potersi difendere adeguatamente contro le esecuzioni forzate che si ritengono errate - fanno sapere dall'ADICO. Fino ad oggi i cittadini avevano appena 15 giorni per farlo -spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - ora grazie alla direttiva n. 12/2010 avranno ben due mesi di tempo per valutare ed eventualmente contestare il pignoramento presso terzi effettuato dall'agente di riscossione.
In particolare, la disposizione è incentrata sull'omogeneizzazione della modulistica utilizzata dalle società partecipate di Equitalia durante gli atti di pignoramento presso terzi.
La norma a cui si fa riferimento è, infatti, l'articolo 72 bis del dpr 602/1973 che prevede la possibilità di ordinare a un soggetto (ad esempio il datore di lavoro) di versare direttamente all'agente della riscossione le somme che avrebbe dovuto pagare al debitore iscritto a ruolo (ad esempio il dipendente).
Il provvedimento - dice Carlo Garofolini - va ad aggiungersi all'altra recente direttiva (n. 10/2010), cosiddetta "antiburocrazia", varata per consentire a chi ritiene di aver ricevuto una cartella di pagamento per tributi già pagati o interessati da un provvedimento di sgravio o sospensione, di non fare più la spola tra gli uffici pubblici per vedere riconosciute le proprie ragioni.
Sempre in tema di fisco -ricordano gli esperti dell'ADICO - e' opportuno ricordare anche un'altra recente disposizione emessa dalla sezione III civile della Cassazione che con la sentenza n. 10072/10 i supremi giudici hanno sostenuto che l'acquirente di un immobile che, al momento della cessione non sia informato dell'ipoteca gravante sul bene, ha diritto al risarcimento, dal momento che questa mancata comunicazione si configura come un danno futuro immediatamente risarcibile nei confronti del venditore e del notaio.
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