Dovigo su inquinamento da Pfas: l'amministrazione deve chiedere aiuto a Stato e Regione Veneto
Domenica 28 Febbraio 2016 alle 16:14 | 0 commenti
Riceviamo da Valentina Dovigo, consigliere comunale lista Valentina Dovigo sindaco, e pubblichiamo
Dalla primavera del 2013, si sono riscontrate, sia nelle acque di falda che nella rete acquedottistica pubblica di alcuni comuni delle province di Vicenza, Verona e Padova, concentrazioni di PFAS molto elevate, in alcuni casi superiori a 1000 mg/l. Tali fatti hanno destato una enorme preoccupazione dal punto di vista sanitario ed ambientale. Altrettanti valori anomali e preoccupanti di PFAS sono stati rilevati in numerosi pozzi privati dei medesimi comuni.
Le sostanze perfluoroalchiliche sono ritenute dannose per la salute e determinanti nell'insorgenza di patologie gravi, anche in ragione del loro accumulo nella filiera alimentare. Gli studi sperimentali condotti sugli animali e sui sistemi cellulari in vitro hanno dimostrato non solo la cancerogenicità , ma anche numerosi altri effetti tossici a carico di vari organi e tessuti, del sistema immunitario, del metabolismo lipidico e della tiroide. Ne emerge che l'esposizione ai PFAS attraverso le acque potabili può comportare un aumentato rischio per un ampio spettro di esiti sanitari. Anche il Ministero della Salute ha confermato che “i numerosi studio tossicologici, epidemiologici e clinici sui PFAS effettuati in vari Paesi hanno evidenziato la loro tossicità †e che “una volta immessi nell'ambiente vi rimangono per molto tempoâ€. Â
Pur non essendo oggetto di specifici limiti di legge, sono considerati sostanze tossiche per la direttiva europea 39 del 12.08.2013 e, dal 2013 ad oggi, nonostante i vari campionamenti della popolazione, le analisi sui terreni e sui principali prodotti agricoli, nulla è cambiato dal punto di vista legislativo.
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