Dovigo per la moratoria: mobilitazione il 21 e 22 febbraio contro consumo di suolo e grandi opere
Sabato 22 Febbraio 2014 alle 17:27 | 0 commenti
Valentina Dovigo, Consigliere comunale lista civica e Sel - Aderisco alla mobilitazione del 21 e 22 febbraio contro il consumo di suolo e le grandi opere dispendiose ed inutili. La riduzione delle previsioni edificatorie del PAT è il gesto politico che ne consegue
"Una moratoria sulle nuove edificazioni e sui nuovi centri commerciali che stanno per partire a Vicenza perché non c'è più spazio per aggravare la situazione: ogni nuova costruzione aumenta l'impermeabilizzazione del suolo ed il rischio di una nuova alluvione" così si esprimono i cittadini ed i comitati impegnati nella difesa del territorio nella conferenza stampa di oggi a Vicenza.
Il consumo di suolo è un'emergenza ambientale che riguarda ogni cittadino, prodotto di una vecchia idea di sviluppo e di scelte politiche che, nell'illusione di far ripartire l'economia, non fa altro che sommergere la città di cemento e portare ingenti guadagni ad una cerchia ristretta di soggetti, tenendo così lontane le innovazioni necessarie per uscire dalla crisi con più ambiente e più lavoro per tutti. Oltre che della perdita di paesaggio e di bellezza dei luoghi, il prezzo che come cittadini siamo costretti a pagare è quello dell'aumento dell'instabilità territoriale di fronte ad eventi naturali sempre più estremi.
Stessa logica per quanto riguarda la viabilità : si è sempre pronti a giustificare la necessità di nuove strade, mentre basterebbe confrontare i nostri dati con quelli del resto d'Europa per renderci conto che il nostro sbilanciamento è nell'eccessivo tasso di motorizzazione individuale, e la nostra inadeguatezza non è di strade, ma di trasporto pubblico ed integrazione logistica per le merci. Solo a Vicenza e dintorni si stanno realizzando: Valdastico Sud, Valdastico Nord, Strada Pedemontana Veneta, Nuova Valsugana, traforo del Grappa, Treno ad Alta Velocità /Capacità , sistema delle tangenziali venete, Tangenziale Nord di Vicenza e qualche bretella o qualche raccordo qua e là .
Purtroppo il PAT ed il PI della nostra città , oltre a non ridimensionare previsioni edificatorie concepite in un contesto di crescita demografica ed economica, si configurano come mera sommatoria di interventi e proposte private, anziché rappresentare la scelta pubblica di un disegno generale che sappia rispondere ai nuovi interessi collettivi ed ambientali. La revisione di PAT e PI, prevista nelle mozioni di urbanistica da me presentate agli inizi di febbraio, è un'esigenza ineludibile, e rappresenta una prima risposta politica ad una trasformazione della città nell'ottica della rigenerazione urbana e dello stop al consumo di suolo.
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