Dovigo: mercoledì mi unisco al digiuno del coordinamento vicentino di Libera
Lunedi 23 Settembre 2013 alle 17:50 | 0 commenti
Valentina Dovigo Consigliere comunale lista civica e Sel - “Una moratoria su tutte le opere pubbliche e private che comportano un’ulteriore sottrazione di suolo coltivabile ed una devastante colata di cemento ed asfalto…†così si esprimeva don Albino Bizzotto nell’incontro con i consiglieri regionali del Veneto il 3 settembre scorso.
E io, ora, dopo anni di impegno civico in Legambiente, mi unisco con una giornata di digiuno il prossimo 25 settembre al coordinamento vicentino di Libera ed a quanti altri nella nostra provincia stanno condividendo il medesimo gesto, i medesimi obiettivi e valori.
Il consumo di suolo è un’emergenza ambientale che riguarda ogni cittadino, ed ogni consigliere comunale, prodotto di una vecchia idea di sviluppo e di scelte politiche che , nell’illusione di far ripartire l’economia, non fanno altro che portare ingenti guadagni ad una cerchia ristretta di soggetti. Non solo, così facendo, si toglie fiato e si tengono lontane le innovazioni necessarie per uscire dalla crisi con più ambiente e più lavoro per tutti.
Si è sempre pronti a giustificare la necessità di nuove strade, mentre basterebbe confrontare i dati della mobilità del Nord Italia con quelli del resto d’Europa per renderci conto che il nostro sbilanciamento è nell’eccessivo tasso di motorizzazione individuale, e la nostra inadeguatezza non è di strade ma di trasporto pubblico ed integrazione logistica per le merci. Solo pensando alla nostra provincia sono in fase di realizzazione o si vanno concependo: Valdastico Sud, Valdastico Nord, Strada Pedemontana Veneta, Nuova Valsugana, traforo del Grappa, Treno ad Alta Velocità /Capacità , sistema delle tangenziali venete, Tangenziale Nord di Vicenza e qualche bretellina di raccordo qua e là distribuita.
Il prezzo sta, oltre che nel calo drastico di terreno coltivabile, nella perdita di paesaggio e di bellezza dei luoghi, anche di ingenti risorse pubbliche che potrebbero essere destinate ad altro in momenti di crisi economica e di forti tagli, il prezzo sta anche nell’aumento dell’instabilità territoriale di fronte ad eventi naturali sempre più estremi e nell’esposizione di intere comunità a rischi crescenti.Â
Ovviamente, i miei voti in consiglio comunale saranno coerenti.Accedi per inserire un commento
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