Dovigo "sposa" Variati: bene sua proposta di consultazione sulla TAC, ora concretizziamola
Sabato 9 Maggio 2015 alle 10:35 | 0 commenti
Valentina Dovigo, Consigliere comunale Lista civica e Sel (partito da cui si è, però, autosospesa appena è stato ufficializzato l'appoggio ad Alessandra Morettti in regione) non prende cappello per l'ostilità di Achille Variati a una qualche forma di consultazione referendaria sull'Alta Capacità (c'è chi si ostina a chiamarla Tav invece che, correttamente, Tac...) e sul suo impatto a Vicenza, soprattutto per la questione della vecchia stazione da abbattere e della discussa "candidatura" dell'area già compromessa di Borgo Berga a sostituirla.
L'espoente della sinistra ambientalista e "colloquiale" prende, infatti, al balzo la disponibilità alternativa del sindaco a sottoporre ai cittadini un questionario su alcuni problemi per far sua la proposta e rilanciarla in una nota in cui sostanzialmente dice: «bene la proposta di consultazione del sindaco Variati. Ora bisogna mettersi subito al lavoro per concretizzare questa proposta e per avviare anche una seria analisi costi-benefici».
«Già lo scorso dicembre, quasi all'inizio delle discussioni in commissione territorio dello studio di fattibilità sulla Tac poi votato a gennaio 2015 - scrive Dovigo - avevo parlato, del diritto dei cittadini di Vicenza di essere informati ed esprimere il loro pare su questa nuova opera pubblic con le seguenti parole: "Viene ora proposto qualcosa di innovativo per la città che sembra unire opere senza dubbio utili, come il raddoppio della linea storica ed il filobus, ad altre che ne modificano strutturalmente l'assetto viabilistico ed aprono enormi spiragli ad ulteriori trasformazioni urbanistiche. Proprio per questo meriterebbe più approfondimenti e discussioni. Senza nulla togliere al valore dei confronti tecnici con i progettisti che stanno interessando la commissione territorio, ed apprezzando, senza se e senza ma, l'apertura all'ascolto di comitati, associazioni ed ordini professionali da parte della commissione stessa, ritengo che al progetto TAC non ci si debba approcciare esclusivamente dal punto di vista tecnico. La TAC è soprattutto una questione di democrazia, di democrazia elementare oserei dire."»
«Questo ragionamento, poco considerato solo qualche mese fa - prosegue e conclude l'esponente di opposizione di sinista del Consiglio comunale -, è ora diventato maturo, grazie all'impegno ed alle convinzioni di quanti si sono mobilitati. La possibilità di una consultazione sul tema della Tac è stata chiaramente indicata dal sindaco Variati durante lo scorso Consiglio Comunale. E' necessario che ora diventi realtà , per cui da subito bisogna mettersi a studiare come concretamente realizzarla nel nostro contesto cittadino, e come responsabilmente valorizzarla in sede decisionale (CIPE). Ma un'altra necessità ha la cittadinanza, ed il suo consiglio comunale, per poter decidere correttamente: la necessità di un'analisi costi-benefici che valuti realisticamente i benefici, economici e sociali, al netto dei costi che quest'opera comporta».
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