Dopo sentenza Eternit giustizia a Vicenza: amianto alle Ferrovie, in Marzotto e non solo
Giovedi 16 Febbraio 2012 alle 22:28 | 0 commenti
Giuliano Ezzelini Storti, Segretario provinciale Prc FdS - Oggi, in questi giorni, leggiamo spesso di casi con lavoratori coinvolti nelle faccende riguardanti l'amianto dopo la sentenza di condanna del tribunale di Torino nei confronti di Eternit per le morti causate e accertate in quell'area. Ti paiono fatti lontani, ma ti accorgi che ti riguardano da vicino nel momento in cui sai che all'arsenale delle Ferrovie di Vicenza c'è da anni il tentativo di avere giustizia (nella foto d'archivio attuali Officine Grandi Riparazioni di Vicenza).
Leggi, poi, che ci sono, oltre ai ferrovieri, lavoratori delle caldaie del tessile Marzotto di Valdagno, della Lanerossi di Schio e di orafi che utilizzavano o permanevano in ambienti esposti all'amianto. Arriva una sentenza storica e arriva "aria fresca" anche sui casi della nostra bella area berica. Va posto un punto, adesso: i fatti di cui sopra non tornino nel dimenticatoio! Indignarsi non basta più, bisogna agire! Ci sia una risposta della società civile, del Sindacato, delle associazioni dei malati, della politica, delle istituzioni affinché non solo, come sembra, si riconoscano i danni economici tramite INAIL o INPS, ma che si individuino da ora anche i responsabili pubblici o privati, se ci sono, che consentano anche da noi finalmente di avere una sentenza storica che faccia giustizia su morti per colpa di un lavoro.
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