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Dopo il terremoto: crisi nucleare, adesso Tokyo ha paura

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 15 Marzo 2011 alle 23:43 | 0 commenti

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Maurizio Minnucci, Rassegna.it - I giapponesi terrorizzati dai fumi di Fukushima, a 230 chilometri dalla capitale. Il governo rassicura, ma molti non si fidano. Stranieri in fuga. E un blogger ricorda i lavoratori della centrale: "Stanno rischiando la loro vita per noi, sono eroi"

Andare via o rimanere? È il dilemma che turba milioni di giapponesi, terrorizzati dai fumi della vicina centrale nucleare di Fukushima, appena 230 chilometri in linea d'aria da Tokyo. Il governo nipponico tende a rassicurare, ma sembra che il livello di radiazioni nei pressi dell'impianto abbia raggiunto livelli preoccupanti e i primi segnali di aria radioattiva sono stati avvertiti anche nella capitale, dove vivono oltre 10 milioni di persone. Una situazione drammatica in cui molti giapponesi, riporta l'agenza Reuters, su internet stanno criticando il governo per come ha gestito la crisi, convinti che non abbia fornito sufficienti informazioni sull'incidente.

AltJapan, un blog molto seguito in Giappone, rimette insieme tutti i dati e smorza l'allarme, dando credito all'esecutivo: "Sono state fatte solo insinuazioni sulla potenziale pericolosità per l'area metropolitana di Tokyo, non vi è alcuna necessità di panico o evacuare, come alcuni media vorrebbero far credere". Il blogger riporta anche le ultime informazioni della tv Nhk, secondo cui il livello di pericolosità nella capitale è salito del triplo solamente per un'ora, per poi tornare subito nella norma. Insomma, gli abitanti di Tokyo non sarebbero in pericolo.

Non tutti però la pensano così. Una parte dei residenti è andata nel panico, alcuni hanno deciso di lasciare la capitale, in molti si sono messi in fila per fare scorte di cibo. Un reporter della Reuters riferisce che i centri commerciali di Roppongi, il quartiere più tecnologico della città, sono stati presi d'assalto: impossibile trovare radio, torce elettriche, candele, lattine di carburante e sacchi a pelo. Nel dubbio, l'ambasciatore italiano a Tokyo invita i connazionali che vivono a Osaka e in altre città del Giappone a mandare via i familiari.


Ma ci sono anche altre notizie che mettono in allarme chi vive a Tokyo. Come la decisione dell'ambasciata francese, che ha consigliato ai cittadini di allontanarsi dalla città avvisando che un vento radioattivo, sebbene di basso livello, potrebbe raggiungere l'area metropolitana nel giro di 10 ore. La compagnia aerea Air China ha cancellato i voli diretti a Narita e la tedesca Lufthansa sta misurando la radioattività sugli aerei di ritorno dal Giappone: "Una misura precauzionale" ha detto un portavoce a Nbc News. Intanto i livelli delle radiazioni aumentano anche a Vladivostok, in Russia, circa 500 chilometri a nordovest di Fukushima.

Su un punto sono tutti d'accordo: la zona intorno alla centrale atomica è ad altissimo rischio. A Fukushima, "contrariamente a quanto accaduto finora, non vi più dubbio che i livelli raggiunti possono danneggiare la salute", ha spiegato il portavoce del governo, Yukio Edano, per poi rendere noto un lieve abbassamento dei valori che farebbe ben sperare.

Per il momento comunque le 200mila persone che abitano nel raggio di 20 chilometri sono stato tutte evacuate, mentre quelle che abitano nel raggio di 30 chilometri sono state invitate a non uscire di casa. "I lavoratori all'interno dello stabilimento - scrive ancora il blog AltJapan - sono in pericolo, esposti a livelli di radiazioni ben superiori rispetto alla norma: stanno sacrificando la loro salute per la nostra sicurezza, sono loro gli eroi non celebrati di questa crisi". E il ricordo va ai pompieri dell'11 settembre.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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