Dopo i sindaci scioperano anche i testimoni: ma non lo hanno deciso i sindacati rossi
Lunedi 19 Settembre 2011 alle 14:16 | 0 commenti
Italia terra di scioperi e sindacati, secondo Sergio Marchionne. Dopo quello Cgil e dei sindacati di base del 6 settembre la nostra redazione ha registrato quello dei sindaci (tutti d'accordo ma molti leghisti non hanno partecipato per scelta ... democratica). E oggi è ufficiale: è definitiva e irrevocabile la proclamazione di un altro sciopero. Quello dei testimoni. Se Cgil, Cobas e Comuni (quelli comunisti, certo) hanno promosso gli ultimi due, quello dei testimoni per lo meno non sarà "rosso". Anzi.
Ha avuto, infatti, l'altissimo imprimatur del nostro amato leader (o leader amato da quelle giovanette che chiamiamo escort e che si avviano con successo a tante altre professioni, poi?). Silvio B. infatti, ha fatto decorrere l'ultimo termine utile per presentarsi volotariamente, come vuole la legge per tutti gli altri italiani, ai Pm di Napoli che vogliono sapere se era o no ricattato dal suo amico Tarantini, proprio l'imprenditore delle escort. E Cicchitto già si è premurato di dire che se i pm vorranno applicare il passo successivo della legge, anch'esso sempre valido per tutti, e cioè l'accompagnamento coatto, la Camera dei Deputati, a cui dovrà essere chiesto (e questa invece è una legge valida per gli "onorevoli ... in cosa non si sa"), rispedirà al mittente l'offensiva richiesta. E allora, se non testimonia il capo, nostra luce e guida, perchè non dovrebbero fare come lui tutti gli altri testimoni di qualunque altro possibile misfatto, dal furtarello all'evasione, fino all'omicidio e allo stupro? E allora che sciopero sia! Di tutti. Per Lui, ovviamente! E per quelli come lui.
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