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Dopo circa due anni pronta bozza di statuto, Meridio: martedì confronto con cittadini

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 1 Ottobre 2012 alle 19:49 | 0 commenti

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Gerardo Meridio, Presidente Commisione Statuto - Come è noto, la revisione del Titolo V della Costituzione, contenuta nella legge costituzionale n. 3/01, ha innovato ab imiis l'assetto complessivo dei rapporti intercorrenti fra le articolazioni del potere pubblico, Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni e accresciuto il ruolo e i poteri delle Autonomie territoriali. L' art.114 della Costituzione ha introdotto il principio di pari ordinazione fra tutti i soggetti costitutivi dell'ordinamento repubblicano e, al secondo comma, ha sancito l'autonomia dei Comuni, delle Città metropolitane e delle province, costituzionalizzandone la potestà statutaria.

Per percepire pienamente la portata dirompente della novella costituzionale, basta operare un confronto con il quadro costituzionale ante riforma, ove vi era una netta e palese differenziazione di status costituzionale fra le Regioni da un lato e i Comuni e le Province dall'altro. Si distingueva fra enti costituzionali ed enti a rilevanza costituzionale; l'autonomia statutaria era espressamente riconosciuta in Costituzione solo all'ente regionale, mentre era attribuito allo Stato il potere di determinare e modificare le funzioni degli enti locali, secondo la previsione contenuta nell'art. 128 della Costituzione, oggi abrogato.
Pertanto, oggi la diretta garanzia costituzionale della potestà statutaria degli enti locali comporta ed implica una riflessione approfondita e accurata per fare emergere i nuovi spazi, istituti e materie che possono formare oggetto di autonoma regolamentazione da parte dell'Ente locale.
Va, infatti, attentamente considerato che lo statuto dell'ente locale, dopo la riforma, non trova più la sua fonte di legittimazione in una legge generale della Repubblica, che ne fissa i principi e i contenuti fondamentali, bensì direttamente nella Carta costituzionale.
In questa ottica ha lavorato la commissione per la riforma dello statuto, del regolamento del Consiglio Comunale e quello di partecipazione.
Dopo circa 45 incontri ed un lavoro di due anni la commissione ha licenziato una bozza di statuto, e dei regolamenti e si appresta, martedì 2 ottobre ai chiostri di Santa Corona alle ore 20.30, a confrontarsi con le associazioni ed i cittadini per raccogliere suggerimenti e proposte.
L'impostazione del nuovo statuto, mette l'accento a spazi nuovi ed innovativi di partecipazione alla vita amministrativa, da parte dei cittadini, attraverso l'ampliamento dell'istituto referendario (referendum consultivi, abrogativi, propositivi e abrogativi propositivi); attraverso modalità di democrazia diretta come la possibilità di avanzare interrogazioni al sindaco e assessori in consiglio comunale o assemblee appositamente convocate; il bilancio partecipato (possibilità di scegliere come spendere una quota del bilancio comunale).
L'integrazione degli stranieri viene attuata attraverso l'istituzione del consiglio degli stranieri e la partecipazione alle attività del consiglio comunale.
Il nuovo statuto consente, da un lato una maggiore governabilità alla maggioranza, dall'altro un maggiore controllo dell'opposizione con la presidenza della commissione di controllo e garanzia.
Viene istituita una nuova commissione dedicata ai diritti e alle pari opportunità e strumenti per uno snellimento delle attività in Consiglio Comunale, come le interrogazioni consiliari trasferite alle commissioni.
Lo statuto viene poi rivisitato ed aggiornato dal punto di vista dei principi e dei riferimenti storici.
Un lavoro notevole che la commissione ha effettuato con grande partecipazione e collaborazione cosa rara in questi periodi di tensioni fra partiti.
Ora il confronto con la città e poi lo statuto sarà pronto per approdare al vaglio del Consiglio Comunale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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