Donne senegalesi e italiane: incontro domani
Sabato 30 Ottobre 2010 alle 18:25 | 0 commenti
Uilcem - "Il ruolo della donna nello sviluppo socio-economico", Domenica 31 ottobre a Vicenza, Teatro Comunale via Mazzini 37
Un convegno per parlare di lavoratrici e lavoratori senegalesi in Veneto e a Vicenza, con dati sui problemi e opportunità della legge che finanzia i rimpatri assistiti. Presenti due ministri del governo senegalese, l'assessore veneto al Lavoro Elena Donazzan e la sottosegretaria agli Esteri Stefania Craxi.
La prima associazione delle donne del Senegal, nel Triveneto, è nata a giugno a Vicenza. Provincia che ne conta più di tremila, assieme a settemila uomini. Per festeggiare, la neonata Federazione vicentina delle donne senegalesi ha organizzato un convegno invitando i rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali fra cui la sottosegretaria agli Esteri Stefania Craxi, due ministri del governo del Senegal, più i rappresentanti dei lavoratori impersonati dalla Uil, Unione Italiana Lavoratori. Un sindacato tanto attento agli stranieri da averne assorbiti sei, proprio recentemente, come collaboratori fra le proprie fila a Vicenza. Con l'incontro "Il ruolo della donna nello sviluppo socio-economico" «vogliamo confrontarci con le donne italiane, e far emergere le esigenze nostre e delle nostre famiglie» spiega Aminata Colle Diallo, segretaria generale dell'associazione femminile.
Ma il convegno, che si terrà domenica 31 ottobre alle 9.30 al Teatro Comunale di viale Mazzini 37 a Vicenza, sarà anche l'occasione per discutere e fornire dati sull'effettivo impiego di un recente progetto da 24 milioni di euro che finanzia progetti di rimpatrio assistito di ex lavoratori, che avvieranno nel Paese d'origine proprie attività con le competenze acquisite in Italia. «Il programma si chiama "Plasepri", vogliamo parlarne perché è un'ottima legge, pensata per i senegalesi che sono qua - commenta Diakite Souleymane, delegato Uil nel comparto conciario di Arzignano e presidente dell'associazione senegalese dell'Ovest vicentino - ma per come è costruita di fatto finora ne hanno beneficiato più i senegalesi che sono in patria piuttosto che quelli presenti in Italia. Ha sia positività che criticità . Ci sono delle migliorie da fare, in particolare sugli aspetti burocratici legati al mantenimento del permesso di soggiorno quando si è fuori dall'Italia». Una questione non di poco conto per un popolo intraprendente come quello senegalese: in tutto il Veneto sono circa 50.000 e molti di loro sono già imprenditori, con una media di un'impresa ogni cento persone. Popolo disponibile e flessibile, i senegalesi sono lavoratori che spesso si distinguono all'interno delle aziende, e che crescono con esse. Per Riccardo Dal Lago, segretario generale Uil Vicenza, «l'incontro è importante perché testimonierà con una ricerca quanto forte è l'impegno delle donne senegalesi nel Veneto. Un impegno quotidiano e silenzioso ma che crea integrazione, ed è frutto di una cultura in cui la donna più che altrove è la colonna portante della società , è attenta alla famiglia ma è anche intraprendente nel fare impresa. Il confronto fra culture non può che dare buoni frutti». Recentemente la Uil vicentina ha fatto un corso di formazione interno a 12 lavoratori stranieri, da inserire progressivamente come sindacalisti. Finora già sei sono diventati collaboratori della Uil berica. L'incontro con i rappresentanti dell'etnia senegalese rafforza questo impegno: «Anche grazie alla Regione Veneto verrà avviato un ulteriore corso di formazione a cui parteciperanno tre nostri delegati senegalesi - spiega infatti Antonio Bertacco, segretario veneto della Uilcem Uil (chimici, concia) - verranno preparati a svolgere ruoli di leadership entro le loro associazioni oltre che di "ponte" fra gli immigrati, le agenzie per il lavoro e il sindacato stesso. Dovranno censire le persone, verificarne le condizioni e predisporre eventuali progetti di rientro con accordi precisi tramite la legge Plasepri, applicata anche in Veneto». L'incontro - cui è prevista la partecipazione di almeno 400 personalità delle associazioni e del governo senegalese, delle istituzioni locali e nazionali italiane, oltre ai delegati dei sindacati - comprenderà anche interventi di studiosi: in particolare il sociologo Ruben Bassan, profondo conoscitore della cultura senegalese, e il docente dell'università di Padova Giampiero Turchi, ispiratore nel biennio 2008-2009 di un riuscitissimo progetto per l'integrazione ad Arzignano, piano che ha portato alla formazione di numerosi operatori culturali ancora pienamente attivi.
Per informazioni:
Antonio Bertacco, segretario regionale Uilcem
Diakite Souleymane, presidente dell'ass. senegalese Ovest vicentino
Aminata Colle Diallo, Federazione donne senegalesi Vicenza
Il programma del convegno:
Ore 9.30 Apertura lavori
Introduzione di Sokhna Oumou Diene (Presidente delle donne senegalesi di Vicenza)
Saluti di Giovanni Giuliari (Assessore alla Famiglia e alla Pace Comune di Vicenza)
Relatore Cristina Balbi (avv. consigliere delegato, commissione Pari Opportunità Comune di Vicenza)
Interventi di:
Wassour Sadji (Presidente FAST, federazione associazioni senegalesi del Triveneto)
Riccardo Dal Lago (segretario generale Uil Vicenza)
Gilbert Abasimi (Dipartimento Immigrazione segreteria nazionale Uilcem Uil)
Sada Ndiaye (Ministro dei Senegalesi all'estero)
Awa N'diaye (Ministro senegalese della Famiglia e dell'infanzia)
Morena Martini (Assessore al Lavoro della Provincia di Vicenza)
Elena Donazzan (Assessore al Lavoro e alla formazione della Regione Veneto)
Stefania Craxi (Sottosegretario ministero degli Esteri)
Paolo Pirani (Segretario confederale Uil Nazionale)
Ore 13.00 Pausa pranzo
Ore 14.30 Presentazione progetto PLASEPRI a cura di Tafsir Mbayeb (direttore del progetto)
Workshop
coordina i lavori Gian Piero Turchi (professore Università di Padova facoltà di Psicologia ed esperto sul tema della cittadinanza ed immigrazione)
Ore 16.30 Animazione culturale senegalese
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