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Donne e scarpe, quando un modo di apparire diventa un modo di essere

Di Marta Cardini Lunedi 10 Dicembre 2018 alle 14:39 | 0 commenti

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Dimmi che scarpa indossi e ti dirò chi sei. Da sempre le scarpe per la donna rappresentano un accessorio per esprimere se stessa, per trasmettere o comunicare qualcosa. Abbiamo chiesto alla psicologa Nicoletta Alessi (dello studio-associazione Proposte Educative di Cornedo Vicentino) cosa ne pensa. "Le scarpe, come accessorio, esteriorizzano una parte di noi- afferma l'esperta-. Chi le indossa, può essere visto in funzione di quella scarpa: stiletti, scarpe di marca, anfibi, ballerine possono dare informazioni su chi siamo e possono stimolano la fantasia altrui, anche erotica".

"Dal momento che la scarpa ci proietta nel mondo, diviene uno dei simboli per comunicare e apparentemente ci aiuta ad essere più forti quando la nostra sicurezza interiore in alcune situazioni vacilla. Ecco quindi che possiamo affidare inconsciamente alle scarpe, quelle parti di noi che a volte preferiamo non esprimere in modo esplicito, ma che esse in qualche modo ci aiutano a compensare".

Che tipo di identità vuole esprimere la donna, a seconda del tipo di scarpe indossate?

"La donna che indossa i tacchi a spillo vuole esaltare la sua femminilità ed il suo fascino, per la gioia degli uomini. Ma se una donna le indossa sempre allora potrebbero indicare una forma di fragilità e la scarpa rappresenterebbe simbolicamente quella sicurezza, mezzo per superare (apparentemente) un disagio legato al senso di sé. I tacchi possono colmare il divario tra il sé reale (come sono), il sé ideale (come vorrei essere) e il sé imperativo (come devo essere!) contribuendo a soddisfare in parte il bisogno di sicurezza e competenza.
Chi indossa le ballerine, può essere considerata una donna sicura di sé che pensa che la classe possa dimostrarsi anche con un paio di scarpe comode e pratiche. Le ballerine possono essere sinonimo di creatività. Indicano una persona tranquilla, disponibile, elegante e sobria. Chi preferisce le ballerine fa prevale il sé reale (come sono), mentre la differenza con il sé ideale è poco percepita.
Chi ama le sneaker si sente veloce e prestante! Fanno sentire giovani ed hanno il potere di esaltare il mito dell'eterna giovinezza in chi invece non lo è più ma vuole dare un'immagine di sé dinamica! Simboleggiano il dinamismo erotico, il movimento e la fuga da ciò che limita".

E nelle varie culture, nella storia, che simbologia hanno le scarpe? 

"Nelle favole una scarpetta può rendere la vita una magia. Nella cultura orientale di un tempo la bellezza era racchiusa in un piede piccolo, una pratica, quella del Loto d'Oro, ricca di tradizione ma anche di torture.
Oggi, dietro alla scarpa che si indossa c'è una donna che esprime sé stessa ed il periodo di vita che sta attraversando. C'è chi le compra per indossarle e chi invece le acquista solo per il desiderio di possederle. Ma nella psicologia anche le scarpe ci possono dare indizi di personalità. Nelle scarpe che indossiamo e nella loro scelta, trovano spazio il principio del piacere (voglio!) ed il principio di realtà (posso?), così come si trova il costante dialogo tra il sé reale (come sono), quello ideale (come vorrei essere) e quello imperativo (come devo essere!).
Anche senza cambiare abito possiamo cambiare noi stesse: lo stesso vestito racconta cose diverse di noi se lo indossiamo con un anfibio oppure con un tacco".

Leggi tutti gli articoli su: Nicoletta Alessi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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