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Donne, conflitti e difesa: l'importanza delle donne nelle Forze Armate e nelle missioni di pace

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 11 Maggio 2017 alle 15:40 | 0 commenti

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Donne di pace, non di guerra. Questo sono le donne delle Forze Armate italiane, che si sono presentate e raccontate questa mattina agli studenti degli istituti superiori vicentini che hanno riempito l'aula magna dell'Istituto Montagna. Un incontro voluto e organizzato dal Colonnello Vincenzo Grasso e dal Maggiore Sabina Parisi dell'Esercito, Comando Forze Operative Nord di stanza a Padova, in collaborazione con la Provincia di Vicenza e la sua vicepresidente Maria Cristina Franco. "Un'occasione -come è stato detto dallo stesso Colonnello in apertura dei lavori- per conoscere il ruolo delle donne nell'Esercito e nei Carabinieri direttamente dalla voce delle protagoniste. Perchè è vero che le donne hanno avuto accesso alla divisa solamente nel 2000, ma oggi sono una presenza fondamentale, impegnate sia nella componente logistica che operativa, godendo di pari opportunità e pari dignità."

Un ruolo ampiamente confermato dal Capitano dell'Esercito Manuela Dalla Giustina e dal Capitano dei Carabinieri Vincenza Chiacchierini, che hanno raccontato la propria esperienza. Il Capitano Chiacchierini, in particolare, è gender advisor al Coespu, ossia consigliere di genere per favorire l'integrazione della componente femminile "che non è solo pari all'uomo in tutti i ruoli -ha sottolineato- ma proprio perché donna viene spesso impegnata in missioni di pace per favorire il dialogo con le popolazioni locali." Il dialogo e il rispetto sono le armi più potenti che le Forze Armate italiane utilizzano nelle proprie missioni all'estero. Dialogo con le istituzioni, per ricostruire, e rispetto della cultura e delle tradizioni locali. Lo hanno raccontato bene due giornaliste, Alessandra Mulas e Milena Nebbia, a fianco dei soldati italiani impegnati in missioni all'estero in luoghi ancora interessati dai conflitti o che stanno superando la sofferenza e la distruzione della guerra. Afghanistan, Libano, Israele, Palestina, Siria, tra campi profughi e confini da sminare, tra voglia di vita ed esplosioni dei mortai.

Alessandra Mulas, prima giornalista occidentale ad entrare nella città di Aleppo in Siria dopo i combattimenti, ha scelto l'incontro di stamattina per proiettare video inediti su Aleppo. "Ho visto un ragazzo morire a causa di una bomba -ha affermato la Mulas- ma ho visto anche una città che vuole risorgere. Non credete a tutto quello che la televisione racconta. La verità la può raccontare solo chi ha visto, chi è sceso in strada e ha camminato a fianco dei siriani, che con tutte le loro forze e la loro determinazione tengono viva la città." Tante le domande e le curiosità dei ragazzi, tanto che il Colonnello Grasso ha assicurato che metterà in programma per il prossimo anno scolastico altre occasioni di incontro con le scuole vicentine.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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