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Donne Capo nelle SPA. Per Legge.

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 28 Ottobre 2010 alle 23:22 | 0 commenti

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Riceviamo da M. Rossi e pubblichiamo. 

Egregi redazione, apprendo oggi dai giornali dell'ennesima norma discriminatoria a privilegio di un sesso sull'altro, dopo quote rosa, leggi e finanziamenti di genere, l'ultima trovata è questa: 3 donne su 10 nei CDA (consigli direttivi aziendali delle SPA) per OBBLIGO di legge. Esultano le femministe dal PD al PDL. Esulta la ministra pari opportunità che, dice, spingerà in tutti i modi il provvedimento.

Protesta invece la società civile ed il mondo aziendale delle quasi 3000 SPA presenti sul territorio italiano. Tale imposizione dicono gli addetti ai lavori (ed il buon senso) uccide la meritocrazia, ed è sulla meritocrazia che si basa l'efficienza e la bontà di una azienda.

Con questa norma 1000 superdirigenti saranno donne, non per requisiti ma per obbligo. Che dirigenti saranno? Una norma tra l'altro incostituzionale perché viola l'Articolo 3 che vieta la discriminazione in base a sesso; pare oramai che la Costituzione Italiana venga considerata più che un riferimento.. un ostacolo ai propri comodi personali e politici.

Il provvedimento porterà soltanto ad avere persone meno capaci nei punti cardine della gestione aziendale. E' un dato di fatto, in altri stati tali misure hanno portato scompenso, sofferenza e grande antipatia, come spiega l'ultima indagine EUROFOUND 2010 effettuata su 20.000 aziende europee: secondo l'indagine 2 lavoratori su 3 preferiscono un capo uomo, di fatto le donne (elette appunto tramite "scorciatoie") risultano essere più lunatiche, ipercritiche e poco obiettive; a subire maggiormente sono proprio le dipendenti donne, anche a livello fisico col manifestarsi di una serie di patologie psicosomatiche. Infine sempre secondo l'indagine le maggiori mobbers/bulle sono proprio le donne manager, che vedono spesso il ruolo di capo non come una posizione di responsabilità e decisione ma come uno strumento di potere e controllo.

Chissà perché in TUTTE le Costituzioni occidentali moderne esiste un "articolo 3", fondamento di pace e coesione sociale, che vieta di discriminare la gente in base al sesso. Chissà perché..

Leggi tutti gli articoli su: donne, CdA

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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