Donazzan e tempo pieno: no a Causin e Puppato
Martedi 11 Maggio 2010 alle 19:31 | 0 commenti
Regione Veneto - "Come Regione, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, stiamo lavorando da anni per far sì che i tagli siano minimi, e dati alla mano, quella di Causin e Puppato non può che essere definita una polemica strumentale".
Lo dichiara Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro, in merito alle dichiarazioni polemiche del consigliere regionale del Pd Andrea Causin e del capogruppo Laura Puppato, secondo cui, nel prossimo anno scolastico, quasi 8000 bambini degli istituti primari saranno esclusi dal tempo pieno.
Donazzan precisa infatti: "Gli alunni in più, rispetto allo scorso anno, sono 2609 e le relative classi in più a tempo pieno sono ben 113 (nel 2010/2011 ci saranno 2064 classi a fronte delle 1951 attuali), e questo significa, in termini percentuali, un incremento dell'1,16% (nel 2010/2011 ci sarà il 18,09% di classi a tempo pieno, a fronte dell'attuale 16,93%)".
L'assessore regionale sottolinea come: "Quest'anno come nei precedenti anni, si accusa una pesante riduzione delle cattedre disponibili per la scuola primaria, ma così non è per il Veneto dove, rispetto al contingente assegnato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) siamo riusciti ad ottenere 76 cattedre in più, siamo riusciti infatti a passare da un taglio di 728 cattedre a 652 ".
Donazzan precisa che: "ancora una volta, il Veneto è stato giustamente premiato perché abbiamo dimostrato al Governo ed in particolare al Ministro Gelmini, quanto la nostra scuola abbia saputo essere virtuosa nella spesa e capace di dare ottimi risultati".
"La struttura familiare- conclude l'assessore regionale- tipica della nostra regione, prevede entrambi i genitori impegnati al lavoro, e quindi la scuola necessariamente è non solo un luogo per la didattica, ma anche per l'accoglienza, e a questo tipo di esigenza abbiamo voluto dare, come negli anni passati, una risposta".
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