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Donati shock sul doping a La Bassanese, mercoledì prossimo alle 22.30 su VicenzaPiùTv mediapartner

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 27 Settembre 2013 alle 12:14 | 0 commenti

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Marco Bernardi Libreria La Bassanese - Venerdì 27 settembre il secondo appuntamento del ciclo culturale Incontri senza censura, organizzato dalla libreria La Bassanese e l’omonima associazione culturale con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, si addentra in un tema delicato, quello del doping. Delicato perché dietro allo scandalo del doping ci sono interessi di molteplici soggetti, in primis chi altera le gare, gli sponsor e altri ancora.

Durante la serata con Alessandro Donati affronteremo il doping dalla parte di chi lo rileva e da chi lo combatte. Alessandro Donati è un Maestro dello Sport del CONI, consulente della Wada (l`Agenzia Mondiale dell`Antidoping), consigliere del ministro della Solidarietà sociale e collabora con l`associazione Libera nell`attività antimafia. Durante la serata sarà presentato il suo ultimo libro di ricerca e denuncia Lo sport del doping edito dal Gruppo Abele, trecento pagine in cui racconta i suoi 35 anni di lotta al doping con particolari e nomi dei protagonisti delle vicende che hanno caratterizzato la sua battaglia: i medici Ferrari e Conconi, le denunce di Zeman nel calcio, Pantani e il caso Schwazer. Fu esonerato dopo le denunce del doping. Il ciclismo è visto da Donati come l` “ombrello protettivo per tanti sport”.

L’attualità continua a testimoniare che gli scandali del doping si susseguono coinvolgendo campioni di primissimo piano. Dal ciclismo all`atletica, dagli sport olimpionici al calcio. E` ormai risaputo che in diverse discipline sportive il ricorso al doping coinvolge gran parte degli atleti di vertice e altera i risultati delle maggiori competizioni sportive, favorito da dirigenti che guardano solo al numero delle vittorie e da una stampa sportiva che preferisce non vedere. Pochi sanno o non credono che molti praticanti di livello amatoriale affollano gli ambulatori dei medici dei campioni per farsi prescrivere la `cura miracolosa` che può consentire loro di battere in gara il collega di ufficio, l`amico o il vicino di casa. Così il doping è diventato fenomeno di grandi numeri, con molti punti di contatto con la droga e sta generando traffici internazionali manovrati da… chi c`è dietro al doping?
L’intervista sarà condotta dal giornalista Claudio Strati de Il Gazzettino e Grande Sport ma Alessandro Donati risponderà naturalmente anche alle domande del pubblico. Durante la serata verranno proiettati alcuni  video, tra i quali un quasi inedito molto interessante con la denuncia in diretta, dopo una finale mondiale, di un’atleta americana.
Affronteremo anche gli ultimi casi di doping di Amstrong e i velocisti giamaicani. Nelle ultime settimane, infatti, Tyson Gay e Asafa Powell, due tra i più veloci atleti del pianeta, avversari pregiatissimi e ingombranti di Usain “Lightning“ Bolt nelle corse più importanti degli ultimi anni, sono stati accusati in estate 2013 di aver fatto uso di sostanze dopanti.
Nei controlli antidoping – scrive Donati - un gran numero di sostanze non sono rilevabili nelle urine o sono utilizzate in microdosi. L`efficacia aumenterebbe con i controlli a sorpresa, ma il sistema sportivo li utilizza con molta parsimonia: c`è solo lo 0,6% di casi di doping, mentre nei controlli della commissione antidoping del Ministero della Salute le sostanze dopanti sono riscontrate nel 3-4% degli amatori. La colpevolezza è nelle istituzioni politiche: dovevano ragionare sul fatto che le istituzioni sportive non potevano controllare sé stesse”.
L`ultimo caso piuttosto eclatante di doping, quello di Lance Armstrong, ha sollevato l`annosa questione sulle pratiche, sull`uso e l`abuso di sostanze illegali da parte dei ciclisti. E` realmente il ciclismo “lo sport più dopato” del mondo, o sotto al tappeto c`è altra immondizia che coinvolge molti altri settori sportivi, toccati forse solo in parte dall`antidoping?

CHI E’ ALESSANDRO DONATI
Alessandro Donati dal 1977 al 1987 è stato responsabile delle squadre nazionali di atletica leggera. Fu esonerato dopo le denunce del doping e del salto truccato di Evangelisti ai Mondiali di Roma del 1987. E` autore di diversi libri sulle metodologie del doping, è stato responsabile della divisione Ricerca e Sperimentazione del Coni dal 1990 al 2006. 23 anni fa ha pubblicato “Campioni senza valore”, un libro che descriveva minuziosamente i retroscena aberranti di pratiche doping legate al mondo dell`atletica. Inoltre nel 1993 ha pubblicato un dossier sull`uso di Epo nel ciclismo che ha condotto all`apertura dell`inchiesta sul professor Conconi. Donati ha svolto un ruolo attivo anche nell`inchiesta sul doping nel calcio che ha determinato la scoperta delle irregolarità commesse dal laboratorio antidoping di Roma. Insomma, si tratta di un esperto del settore, di una persona coraggiosa che ha sicuramente qualcosa da dire sul tema.
Nel libro Donati accusa Walter Veltroni e Manuela Di Centa (per i suoi valori anomali nella sua carriera di sciatrice), gli ex presidenti del Coni, Mario Pescante e Gianni Petrucci e dice:  “Il caso Schwazer va interpretato in questa area di grigio. Il Coni non ha disposto controlli a sorpresa per questo importante atleta in vista dei Giochi di Londra, anche se erano stati anticipati dalla Procura di Padova i suoi rapporti con Ferrari e dai controlli ematici risultavano dati anomali. I dirigenti hanno messo in evidenza la tempestività con cui l`avevano escluso dalla squadra ma era inevitabile. Schwazer, come Armstrong, è la vittima finale ma la luce si è spenta su chi traeva vantaggio dai suoi risultati”.

Event trailer della serata con intervista: http://www.youtube.com/watch?v=AWLW9vDents&feature=c4-overview&list=UUla6dv46FXRrg9cM-RcU-OA

L’incontro inizia alle ore 20.45 nella consueta Galleria Incontri della libreria La Bassanese, in Largo Corona d’Italia 41, a Bassano del Grappa. E’ consigliata la prenotazione dei posti a sedere allo 0424 521230 o su www.labassanese.com


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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