Don Albino Bizzotto, l'agire pacato che fa paura ai poteri forti?
Sabato 4 Aprile 2015 alle 23:03 | 0 commenti
Riceviamo da Irma Lovato e pubblichiamo (nel video l' Epifania della Terra svoltasi il 6 gennaio 2015 nel vicentino)
Le notizie degli ultimi giorni, a riguardo delle pressioni fatte da Stefano Perotti (direttore dei lavori della Strada Pedemontana Veneta ora in carcere) per zittire e soffocare l' agire pacato ma determinato di don Albino Bizzotto, riportate anche da VicenzaPiù hanno fatto emergere in me due sentimenti contrastanti.
Se un lato vedo la mano insinua e malvagia del potente di turno, che pur di arrivare al proprio obiettivo non esita a rivolgersi al delegato pontificio della Basilica del Santo perchè convinca don Albino che quella manifestazione "non sa da fare"; dall' altro vedo emergere la manifesta fragilità di questi improvvidi Ercolini che, nell' incapacità di tenere testa ad un uomo, contrapponendogli parole e progetti, non trovano niente di meglio che colpirlo dalle spalle senza farsi notare. Più volte mi sono trovata al suo fianco e spesso ho respirato lo smarrimento di chi, di fronte al suo parlare chiaro, semplice e incisivo si trovava spiazzato. Politici o faccendieri abituati ad un linguaggio contorto e lontano dalla realtà , li vedevo annaspare e sprofondare di fronte a tanto buon senso; anche il buon senso ha bisogno di spalle grosse per essere portato e soprattutto necessita di un cuore capace di interessarsi dell' uomo a tutto tondo!
Desidero far conoscere il messaggio (che pubblichiamo di seguito ndr) che don Albino ha inviato ai Comitati che lo affiancano in occasione della Pasqua.
Nel video realizzato in occasione dell' Epifania della Terra svoltasi il 6 gennaio '15, nel guardarlo riflettiamo sul fatto che i soliti e noti poteri forti avevano paura di questo agire: paura della forza delle parole e della cittadinanza attiva!
Con l'acuirsi della crisi, nonostante le rassicurazioni a parole, siamo
tentati anche noi di tornare al sepolcro
per rianimare in qualche modo il cadavere della sicurezza economica
precedente.
Rischiamo di incattivirci finendo in una situazione di sopravvivenza,
con la guerra permanente tra poveri.
La vita va riconosciuta, vissuta e servita altrove, partendo dalla madre
Terra, non più mezzo a nostra disposizione,
ma fine primario del nostro agire e del nostro produrre, in una
relazione nuova e inedita per salvare pianeta e futuro.
Buona Pasqua.
don Albino Bizzotto
Beati i costruttori di pace
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