Domenica 3 aprile due pullman dal Veneto a Milano per l'assemblea nazionale delegati USB
Sabato 2 Aprile 2016 alle 18:31 | 0 commenti
Riceviamo da Germano Raniero, segretario USB, e pubblichiamo
Dal Veneto 2 pullman di lavoratori parteciperanno insieme a delegati e attivisti USB provenienti da tutto il paese, si ritroveranno per un'Assemblea nazionale che avrà come tema centrale la difesa e lo sviluppo del lavoro, dell'occupazione, dei diritti, dello stato sociale e dei beni comuni. Uno stato sociale attaccato in modo sempre più pesante dal governo e dalle politiche dell'Unione Europea che impongono austerità e privatizzazioni e che gravano su settori sempre più ampi di popolazione. Sanità , previdenza e istruzione per tutti, trasporti e servizi efficienti e sicuri, una politica dell'abitare adeguata alle necessità , stanno ormai diventando sogni irraggiungibili per chi dovrebbe usufruirne, ma anche opportunità di guadagno per pochi attraverso le privatizzazioni e conseguente sfruttamento intensivo per chi ci lavora.
Il 3 aprile di Milano si intreccerà con la giornata mondiale indetta dal Sindacato Internazionale dei Lavoratori Pubblici (TUI PS&A) della FSM/WFTU contro le privatizzazioni e a difesa del pubblico.
(a FSM aderiscono sindacati oggi protagonisti dei scioperi di massa in Francia, in Grecia)
Un'assemblea, quella del 3 aprile a Milano, che si confronterà anche sulla Piattaforma Programmatica che USB ha predisposto e che tratterà tutti i temi più importanti del momento. Su tali materie si costruirà una campagna fatta di informazione e di comunicazione, ma soprattutto di lotte e mobilitazioni che dovranno articolarsi nei prossimi mesi sui posti di lavoro e nei territori.
Una campagna che rappresenta lo strumento attraverso il quale consolidare e sviluppare il lavoro di USB nel lavoro pubblico e in quello privato, nel sociale e nei territori e che proseguirà e costruirà quel consenso e quella forza necessaria per arrivare ad una grande mobilitazione nel prossimo autunno, quando la crisi economica, sociale ed istituzionale registrerà il suo culmine.
USB cresce.
In questi anni USB sta crescendo e ormai i settori, le realtà di lavoro e i territori che si rivolgono al nostro sindacato sono sempre di più. Accanto alla presenza storica nel pubblico impiego, nei servizi e nei trasporti, crescono in modo esponenziale l'intervento e la rappresentatività nell'industria, nel commercio e nella logistica.
USB sta diventando sempre più con la sua presenza omogenea su tutto il territorio nazionale punto di aggregazione di delegati e lavoratori che escono dai sindacati complici. E sta rapidamente diventando una vera alternativa sindacale a Cgil, Cisl e Uil e contemporaneamente aumentano le responsabilità che deve e vuole assumersi nei confronti dei lavoratori.
Ai sindacati complici non bisogna contrapporre aggregazioni sindacali minoritarie, autoreferenziali, "franchising" tipo CUB dove si sta insieme ma ognuno ha progetti diversi.
Oggi i lavoratori i disoccupati hanno bisogno di un progetto complessivo di trasformazione della società che può partire soltanto dal basso, dal sociale, dalla pratica sindacale sui posti di lavoro e nelle città , che può partire soltanto dal conflitto tra capitale e lavoro.
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