Documento di Berlusconi in Europa Bergamin: giudizio negativo!
Giovedi 27 Ottobre 2011 alle 19:10 | 0 commenti
Marina Bergamin, Cgil Vicenza - Il documento presentato ieri dal Governo Berlusconi all'Europa è in drammatica continuità con le politiche perseguite da mesi da questo Governo ed evidentemente fallite, se siamo arrivati a farci "commissariare" dall'Europa! L'impianto di questo documento è sempre lo stesso, basato su pochi pilastri.
Salta all'occhio quello che manca: nessun accenno all'evasione, al sommerso, all'illegalità ; niente recupero sulle ricchezze soggette a scudo fiscale; nessuna riforma fiscale a vantaggio di pensioni e lavoro; niente patrimoniale. Nessuna idea di politica industriale, nessun accenno al salto tecnologico che il Paese intero deve fare, alla ricerca e all'innovazione, essenziali per ridare slancio alla crescita.
Il documento è un inno alle liberalizzazioni e alle privatizzazioni su tutte le materie, forse anche l'acqua, confidando nella forza taumaturgica del libero mercato, quello stesso che non pochi guai ha prodotto in questi anni.E' riconfermato l'attacco al lavoro: pensioni più lontane e licenziamenti più facili (ancora l'art.18). Il combinato disposto dei due provvedimenti fa prevedere in prospettiva stuoli di anziani disoccupati, senza alcun vantaggio per i giovani. Non si accenna all'esigenza di una riforma in senso universale degli ammortizzatori sociali e di politiche attive del lavoro.
E continua la discriminazione verso le donne: lavoro fino a 67 anni, ma per loro meglio il part-time o il contratto di inserimento e comunque non si accenna a politiche a sostegno delle famiglie, vera chiave per l'accesso al lavoro. Ci si accorge improvvisamente dei problemi del Sud, dei giovani, delle donne, della precarietà ma gli interventi sono del tutto banali. Il giudizio della Cgil è negativo, poiché il documento è in drammatica continuità con i provvedimenti estivi e con i precedenti, che hanno infilato l'Italia in quel buco nero dal quale sarà difficilissimo uscire. A pagare tutto ciò continueranno ad essere lavoratori, pensionati, giovani.
Inaccettabile.
Ribadendo che ci sono proposte alternative, confermiamo sul territorio informazione e mobilitazione, se possibile anche con le altre OO.SS.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.