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Documento del Sindaco sulla variante al Pi: stop al cemento e via alla rigenerazione edilizia

Di Martina Lucchin Martedi 8 Luglio 2014 alle 17:41 | 1 commenti

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La linea del Documento del Sindaco, atto preliminare alla variante al Piano degli Interventi, è chiara: da oggi a fare da padrone sarà la rigenerazione edilizia, con tanti saluti al cemento e al consumo di suolo. Il complesso quadro economico, la volontà di tutelare il paesaggio e la gestione dei corsi d’acqua, dettano infatti i principi del Documento con cui si fissano i quattro punti fondamentali della Variante: l’adeguamento alla Legge regionale sul commercio (Lr 50/2012), l’accordo pubblico privato per l’area ex Zambon e alcuni accorgimenti cartografici e normativi.

Le principali novità sono dettate dall’adeguamento alla legge regionale per il commercio che prevede l’individuazione di aree in cui poter realizzare medie o grandi strutture di vendita, privilegiando zone del centro storico, degradate o poli commerciali già esistenti. Come spiega l’assessore Antonio Dalla Pozza, la scelta è stata quella di evitare ulteriori espansioni e di riqualificare l’esistente. Per questo motivo con la variante al PI si tutelerà il tessuto commerciale del centro storico, si individueranno le aree di degrado e verrà effettuata una perimetrazione dei parchi commerciali già esistenti in viale della Scienza, nella zona Pomari, a Vicenza est ed in via Trento.

Sedici le richieste giunte per la riqualificazione di aree dismesse e degradate nel processo partecipativo avviato dall’amministrazione che ha visto anche il contributo della Confcommercio. Richieste, che si aggiungono ad altre aree individuate dal Comune, in attesa di un via libera che però l’assessore non dà per scontato. “La fase espansiva, almeno dal punto di vista urbanistico edilizio, può ritenersi conclusa”, considera infatti Dalla Pozza che con una certa soddisfazione precisa: “non verrò ricordato come l’assessore del cemento”.

 

Comune di Vicenza - Stop al consumo del territorio. Vicenza deve puntare al riuso delle aree pubbliche e private oggi dismesse.
E' questo uno dei concetti che caratterizzano il nuovo “Documento del sindaco”, ovvero l'atto che detta le linee guida della variante al Piano degli interventi a quattro anni dall'approvazione del Piano di assetto del territorio e alla luce del radicale cambiamento socio economico che ha interessato Vicenza, come del resto l'intero Paese.
“Considerata la fase economica e urbanistica attuale – ha commentato l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza al termine della giunta che ha esaminato il Documento all'ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì - riteniamo conclusa la fase espansiva della città. Nei prossimi anni, piuttosto, andranno prese in considerazione le cosiddette “varianti verdi” che permettono di trasformare aree edificabili in agricole, si dovranno colmare i vuoti urbani e rimettere in moto aree pubbliche e private oggi dismesse e degradate”.
L'individuazione delle aree di degrado nelle quali è possibile l'insediamento, secondo quanto previsto dalla nuova legge regionale del commercio, di medie e grandi strutture di vendita è del resto il principale tema che sarà sviluppato nella variante al PI, nell'ambito della perimetrazione del centro urbano e in armonia con la valorizzazione dei luoghi storici del commercio.
La variante al PI anticipata dal Documento del sindaco conterrà infine l'importante accordo  per il recupero dell'area ex Zambon.
I contenuti generali della variante sono già stati oggetto, nella scorsa settimana, di incontri per favorire la partecipazione di ordini professionali, categorie economiche, sindacati, Comuni contermini, aziende partecipare e associazioni ambientalistiche e culturali, interlocutori chiamati presto a collaborare alla definizione della nuova idea di città da cui scaturirà il PAT del 2020.
Il documento contenente le linee guida della proposta di variante al Piano degli interventi può essere consultato sul sito www.vicenzaforumcenter.it alla pagina qui


Commenti

Inviato Martedi 8 Luglio 2014 alle 18:30

anche qui renzianamente belle chiacchiere, che fatte da chi ha devastato con il cemento la città suonano strane nella migliore delle ipotesi e non faranno certo da lavatrice per i "crimini grigi" commessi da questo sindaco. Non dimentichiamo le peculiarietà dei democristiani... in quanto a proclami e a cemento.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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