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Divieto di sedersi a palazzo Chiericati, 4 multe da 50 euro in una settimana a ventenni della città e dal Veneto. Rucco: "ma nostro obiettivo non è fare multe"

Di Note ufficiali Mercoledi 28 Novembre 2018 alle 14:37 | 0 commenti

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Sono quattro i verbali staccati - informa il Comune - a una settimana esatta dall’entrata in vigore dell’ordinanza del sindaco che fino al 10 marzo vieta di sedersi, sdraiarsi a terra e utilizzare lo skateboard sotto il portico o sulla scalinata di accesso a Palazzo Chiericati. Dopo infatti i primi giorni in cui la polizia locale ha stazionato in maniera permanente in piazza Matteotti, senza comunque che l’ordinanza venisse di fatto violata, le prime due sanzioni da 50 euro sono state fatte lunedì, le altre due ieri, in occasione dei passaggi compiuti in zona dagli agenti.

Sulla scalinata di Palazzo Chiericati, sono state infatti sorprese sedute lunedì pomeriggio verso le 18.30 due ragazze residenti in città, una di 17 anni e una di 21. Verso le 18 di ieri è toccato invece ad un venticinquenne residente a Venezia e a una ventunenne ragazza di Mogliano Veneto, anche loro seduti assieme sui gradini.

“C’è un’ordinanza e va rispettata – precisa il sindaco Francesco Rucco -, anche se il nostro obiettivo non è fare multe ma porre un freno a quei comportamenti, a volte anche maleducati, da parte di gruppi di ragazzi soliti a stazionare per ore, seduti, in piedi o sdraiati sul pavimento, mangiando e bevendo, ascoltando musica o utilizzando lo skateboard sotto il porticato di Palazzo Chiericati e abbandonando sul posto carte, sacchetti, lattine e bottigliette. Tant’è che da quando è stata emanata l’ordinanza, di fatto i bivacchi, come si registravano prima, non si sono più verificati. Del resto è impossibile non vedere i numerosi cartelli che abbiamo affisso per avvertire dei divieti. Senza contare che già prima dell’ordinanza avevamo aumentato le panchine nel parco davanti al palazzo, per quanti desiderano sedersi”.

L’ordinanza in effetti intende restituire decoro e un’immagine più appropriata al celebre edificio palladiano che sta ospitando la mostra internazionale “Il trionfo del colore. Da Tiepolo a Canaletto e Guardi. Vicenza e i capolavori del Museo Pushkin di Mosca”.

Il provvedimento, peraltro, oltre all’ordine di allontanamento (mini-daspo), prevede anche un inasprimento della sanzione, da 100 a 300 euro, per chi, sedendosi o comunque occupando spazi, impedisce agli altri di accedere al palazzo. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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