Distribuzione gas: Pettenò, Giunta Regione intervenga su rinnovi concessioni
Giovedi 16 Giugno 2011 alle 13:31 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, Consigliere regionale Prc FdS - Un intervento di monitoraggio da parte della Giunta veneta sullo stato della rete di distribuzione di gas naturale al fine di evitare pericolose conseguenze per la salute dei cittadini e incidenti come quello verificatosi, alcuni anni fa, a Creazzo nel Vicentino è stato sollecitato, con un'interrogazione, dal consigliere regionale della Federazione della Sinistra Pietrangelo Pettenò. Il consigliere chiede e, inoltre, alla Giunta di intervenire presso i Comuni affinché nei bandi per la concessione dei servizi di distribuzione di gas naturale siano inserite specifiche clausole che obblighino le ditte subentranti a riassumere il personale dei precedenti gestori.
"Questo - conclude Pettenò - per casi come quello di Piovene Rocchette (VI) dove due lavoratori sono stati licenziati da Edison non essendoci nessuna clausola che preveda il mantenimento in organico del personale".
Si allega interrogazione.
ÂCONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
NONA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
GARE PER IL RINNOVO DELLE CONCESSIONI PER LA DISTRIBUZIONE DEL GAS: LA GIUNTA INTERVENGA PER ASSICURARE LA SICUREZZA DEL SERVIZIO E IL MANTENIMENTO DEI POSTI DI LAVORO
Presentata il 15 giugno 2011 dal cons. Pettenò.
Premesso che:
-          molti Comuni del Veneto stanno esperendo gare d’appalto per la cessione dei servizi di distribuzione di gas naturale ai sensi del D.Lgs. 23 maggio 2000 n. 164 e s.m.i.;
-          i sindaci, in molti casi, hanno come unico obiettivo il ricavare il massimo profitto che può arrivare anche al 75% degli introiti sulla distribuzione del gas;
-          il gestore si trova il più delle volte ad avere solo le briciole e così non riesce a garantire la sicurezza degli impianti: con questi pochi soldi deve infatti assicurare la costante manutenzione delle strutture, retribuire la manodopera specializzata, garantire un adeguato sistema di pronto intervento e governare le emergenze;
-          la rete di distribuzione, oltretutto, necessita in alcune zone della Regione di grandi manutenzioni e i gestori non riescono a farvi fronte proprio per l’inadeguatezza del loro corrispettivo;
visto che:
-          recente è il caso del comune di Piovene Rocchette (VI), in cui Edison, ovvero il precedente gestore della rete di distribuzione, ha operato due licenziamenti di manodopera specializzata a seguito della gara vinta da un’altra ditta;
-          le due persone concorrevano alla gestione tecnica del servizio e tra queste rientra il caposquadra che conosce le interconnessioni con la rete di media pressione, l’architettura degli impianti, il loro stato e le modalità della gestione delle emergenze;
-          la ditta subentrante non vuole riassumere i due lavoratori in quanto non c’è alcuna clausola nel bando di gara che la obblighi a farlo;
considerato inoltre che:
-          pochi anni fa, sempre nel Vicentino a Creazzo, la rottura di un tubo ha rischiato di lasciare senza gas molte famiglie, salvate dal pronto intervento dell’Aim S.p.A. di Vicenza, ditta che tuttavia non aveva alcun obbligo di intervenire: l’azienda che aveva in carico la distribuzione del gas, la Pomilia di Sant’Anastasia (NA), infatti, sarebbe arrivata solo il giorno successivo a quello della fuoriuscita;
-          l’incidente di Creazzo è stato il primo segnale di una situazione drammatica dove la sicurezza viene messa all’ultimo posto: se la fuoriuscita si fosse verificata in centro abitato invece che in aperta campagna si sarebbe verificata una catastrofe;
visto che:
-          l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha dato avvio lo scorso 12 maggio a un procedimento nei confronti della Pomilia per accertare violazioni in materia di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale;
-          a seguito di una verifica ispettiva, infatti, risulterebbe che Pomilia non ha ottemperato all’obbligo di dotarsi di un centralino di pronto intervento in grado di assicurare la registrazione vocale di tutte le chiamate telefoniche ricevute oltre a non aver predisposto un centralino di pronto intervento per i giorni festivi e fuori dagli orari di lavoro;
-          tra l’altro, sempre in sede di verifica, sembra che la ditta suddetta ha immesso proprio nell’impianto di Creazzo una quantità di odorizzante inferiore a quanto dichiarato: questo tracciante olfattivo è indispensabile per individuare con celerità eventuali fughe e dispersioni, evitando rischi e garantendo una rete sicura;
ritenuto che:
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â i sindaci, primi responsabili della salute dei propri cittadini, prima di decidere a chi affidare la gestione della rete del gas, dovrebbero tenere in considerazione il fattore sicurezza e non preoccuparsi solamente del maggior profitto;
-          in Veneto come in tutta Italia stiamo assistendo ad una privatizzazione e liberalizzazione sfrenata con un proporzionale aumento degli incidenti: tutto ciò è conseguenza di una eccessiva frantumazione della gestione della rete del gas naturale che impedisce una manutenzione capillare e causa “incertezze†connesse alla mancata conoscenza degli impianti da gestire;
-          i gestori con presenza territoriale “a macchia di leopardo†non assicurano un adeguato sistema di pronto intervento e non riescano a governare le emergenze con rapidità ed efficacia;
considerati infine:
-          i risultati del referendum del 12 e 13 giugno che rimettono seriamente in discussione la privatizzazione forzata e incoraggiano l’affidamento in house dei servizi pubblici locali;
ciò premesso il sottoscritto consigliere regionale chiede alla Giunta:
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â di predisporre adeguati monitoraggi tramite le competenti strutture regionali sulla rete di distribuzione di gas naturale al fine di evitare pericolose conseguenze per la salute dei cittadini;
-          di intervenire presso i Comuni affinché nei bandi siano inserite specifiche clausole che obblighino le ditte subentranti a riassumere il personale dei precedenti gestori e di adoperarsi per la riassunzione dei due lavoratori licenziati da Edison nel comune di Piovene Rocchette;
-          di intervenire presso il Governo affinché sia completata la legislazione sulle gare d’ambito e il regolamento per le stesse, in modo da superare le “incertezze†a cui sono esposti i Comuni per la presenza territoriale di gestori “a macchia di leopardo†con i conseguenti rischi per la popolazione.
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