Distribuita al Villaggio Americano la lettera a Michelle Obama, ecco il testo
Mercoledi 17 Giugno 2015 alle 10:31 | 0 commenti
Giovanni Marangoni, Cristiani per la pace
Come anticipato nella lettera aperta inviata il 16 giugno al Presidente della Repubblica sulla "questione Dal Molin", rendiamo pubblica la lettera aperta sulla questione Dal Molin inviata alla first lady Michelle Obama che sarà in visita a Vicenza il prossimo 19 giugno."... La base militare USA Dal Molin aperta il 2 luglio 2013 è tuttora illegale perchè non rispetta la condizione autorizzativa prevista dalla Determina del Ministero della Difesa del 17.07.2007 che prescriveva l'accesso alla base da nord". Questa sera alle ore 20,45 presso il capitello della madonna in viale Ferrarin, come ogni terzo mercoledì del mese, si terrà il rosario per la pace di fronte al capitello della madonna presso il quale sono in corso dei lavori per i quali l'amministrazione comunale di Vicenza - ancora una volta - non risponde alle richieste di acceso agli atti presentate dai cittadini a norma di legge.
Nella lettera aperta a Michelle Obama "Ci appelliamo alla sua sensibilità sia nella scelta della base militare USA che visiterà , sia affinché si faccia interprete delle richieste di 'rispetto, trasparenza e legalità ' di molti vicentini in occasione dell'incontro che avrà con il Sindaco di Vicenza Variati e con le autorità militari di stanza a Vicenza".
Apparteniamo a quella parte della comunità vicentina per la quale l'ospitalità è sacra.
Rinnoviamo pertanto l'auspicio - già espresso al Consigliere Politico di US Army Italy - che la sig.ra Obama che abita in una Casa ispirata alla Villa Rotonda del Palladio, dopo aver incontrato i propri concittadini, possa godere - per il tempo che avrà a disposizione - anche delle bellezze artistiche presenti a Vicenza, città patrimonio mondiale dell'Unesco.
(nella foto la distribuzione della lettera aperta a M. Obama effettuata il 16.6.2015 all'ingresso del Villaggio Americano)
Ecco il testo della lettera:
Gentile si.gra Obama,
Vicenza che visiterà il 19 giugno oltre che essere città patrimonio dell'Unesco è anche sede – solo a poche centinaia di metri dalla Basilica Palladiana - della base USA Dal Molin (Del Din) alla cui costruzione la maggioranza dei vicentini si sono strenuamente opposti. Ricordiamo che la legislazione statunitense impedisce di costruire basi militari all'interno di città . Aperta il 2 luglio 2013 la base USA Dal Molin è tuttora illegale perché non rispetta la condizione autorizzativa prevista dalla Determina del Ministero della Difesa del 17.07.2007 che  prescriveva l'accesso alla base da nord.
Costruire ponti
Ciononostante, il suo concittadino rev. Frank Gibson, già ufficiale di stanza a Vicenza e poi pastore Presbitariano, ci ha esortato a gettare ponti con la comunità statunitense presente a Vicenza che più volte ci ha aperto le porte della Caserma Ederle e il 30 dicembre – vigilia della marcia nazionale per la pace che si è tenuta a Vicenza – anche della sua cappella.
Lungo viale Ferrarin, in pieno centro cittadino, unica stretta strada di accesso alla base USA Dal Molin (Del Din), c'è un capitello dedicato alla Madonna davanti al quale dal 21.01.2009, ogni terzo mercoledì del mese recitiamo il rosario per la pace. Appreso dalla stampa locale che il Comando USA avrebbe modificato la viabilità e l'accesso, il 04.03.2014 abbiamo presentato richiesta al Comune di Vicenza di ricevere copia della relativa documentazione ai sensi della legislazione vigente in Italia.
Iniziati i lavori senza aver ricevuto risposta il 21.05.2015 abbiamo inviato una seconda posta certificata (vedi allegato) al Sindaco di Vicenza, all'Ambasciatore USA in Italia, al comandante statunitense delle basi USA Ederle e Dal Molin (Del Din) e al Prefetto di Vicenza chiedendo la consegna della documentazione richiesta auspicando anche un incontro con l'amministrazione e/o con il committente USA.
Su questo il 16.06.2015, abbiamo inviato una lettera aperta al Presidente della Repubblica Italiana, in occasione della sua visita a Vicenza.
Ci appelliamo alla sua sensibilità sia nella scelta della base militare USA che visiterà , sia affinché si faccia interprete delle richieste di “rispetto, trasparenza e legalità †di molti vicentini in occasione dell'incontro che avrà con il Sindaco di Vicenza Variati e con le autorità militari di stanza a Vicenza.
In attesa di un suo gradito riscontro che potrà farci pervenire attraverso l'Host Nation Advisor/Consigliere politico di US Army Italy, la salutiamo cordialmente.
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