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Discarica di Grumolo, Magnani contro Dalla Pozza

Di Marco Milioni Lunedi 6 Maggio 2013 alle 19:56 | 0 commenti

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In una pagina al vetriolo dattiloscritta Giorgio Magnani, portavoce del comitato contro la discarica di Grumolo, prende di mira l'assessore all'ambiente di Vicenza, il democratico Antonio Marco Dalla Pozza, e gli rinfaccia tutta una serie di rogne nell'ambito della gestione dell'impianto, riferibile seppur indirettamente al capoluogo: a partire da un drammatico aumento dei costi vivi. È questo il contenuto di una nota diramata dallo stesso Magnani questo pomeriggio in risposta ad una presa di posizione sull'argomento assunta proprio da Dalla Pozza ai primi di maggio.

In quell'occasione il responsabile dell'ambiente si era scagliato contro alcuni rilievi mossigli dal M5S. Ne aveva contestato la congruità tessendo per di più le lodi del comune di Vicenza in termini di raccolta differenziata.

E così oggi pomeriggio è stata la volta di Magnani che da anni, sia come attivista del comitato, sia come consigliere comunale a Grumolo in quota alla civica "Comitato popolare", si batte contro «le numerose opacità di quell'impianto». Tant'è che l'attivista non va per il sottile e attacca: «Difficile comprendere  dove voglia approdare l'assessore Dalla Pozza quando racconta che per "gli astuti" referenti del gruppo ambiente e territorio del M5S nel momento di esaurimento del primo lotto di Grumolo sarebbe stato  preferibile mandare i rifiuti nella discarica tattica regionale a Sant'Urbano... alla modica cifra di 200 euro a tonnellata... ». E ancora: «Difficile in primis perché confonde un impianto di discarica con un lotto. La discarica in oggetto è composta da undici lotti, all'interno dei quali sono state immerse le vasche dove stanno marcendo 585.000 metri cubi di rifiuti».

Il consigliere comunale non si ferma e contesta all'amministrazione del capoluogo l'intera strategia assunta in materia di trattamento dei rifiuti: «Oggi per di più ci troviamo davanti al fatto che  sedici comuni riconducibili all'ambito di Agno Chiampo ambiente, non soci del consorzio che fa riferimento a Grumolo, con una popolazione di 120.000 abitanti, conferiscono alla "nostra" discarica. Nel frattempo il comune di Vicenza  invia i rifiuti solidi urbani prodotti (o Rsu) dai suoi  110.000 abitanti a Schio. Nella discarica di Grumolo poi accade pure un'altra cosa: ancora prima di iniziare a conferire nelle nuove vasche, la tariffa industriale di conferimento è passata dagli iniziali 79,62 euro per tonnellata ad 86,95 euro per tonnellata per il 2012; per il 2013 è ulteriormente salita a 92,38 euro per tonnellata. Dalla Pozza - prosegue Magnani - per rendere un servizio ai suoi cittadini, dovrebbe tenere a mente una cosa. Il suo sindaco Achille Variati è proprietario pro tempore della azioni a capitale pubblico della ditta Valore Ambiente, gruppo Aim, che all'interno dell'azienda Sia, gestore della discarica di Grumolo detiene il 49% delle quote, e nel ruolo di socio Ciat rappresenta il 30% del consorzio».

Tutto ciò considerato a giudizio del portavoce a Variati Dalla Pozza dovrebbe chiedere quale sia la strategia che ha  portato a tali scelte. «Sembra  quasi che tra assessore e sindaco non ci sia dialogo. Però adesso scopriamo - si legge ancora nella nota di Magnani - che l'assessore è un esperto dei terreni di Grumolo. Peccato  non si sia qualificato come tale nel passato.  Gli avremmo chiesto: In quella zona che Lei conosce come un terreno saturo di biogas di origine naturale ritiene opportuno che ci sia un panettone di rifiuti solidi urbani alto 26 metri di cui nove immersi nella falda, lungo duecento metri, largo 110 e pesante 480mila tonnellate? E ritiene opportuno che a fianco ne venga costruito un altro delle stesse caratteristiche? Impianti che per i prossimi cent'anni produrranno a loro volta biogas». (in foto da sinistra a destra Dalla Pozza e Variati)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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