Quotidiano | Categorie: Diritti umani

Dir.Vi.: perchè non siamo andati dal Vescovo. E se monsignor Pizziol andasse lui da loro?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 6 Marzo 2012 alle 12:55 | 0 commenti

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Caro Direttore, abbiamo letto con molta attenzione quanto da Lei pubblicato lunedì 05 marzo e cogliendo il Suo invito riteniamo utile precisare quanto segue. Il Comitato "Dir.Vi." si pone statutariamente come fine l'ampliamento del dibattito ed il riconoscimento dei diritti civili; esso é costituito da singole/i cittadini, associazioni e partiti.

Crediamo nella politica a servizio del bene comune, nella laicità delle istituzioni e siamo certi che il dialogo e la collaborazione tra cittadini, forze sociali e politiche siano indispensabili al miglioramento della società in cui viviamo.

Le porte del nostro comitato sono aperte a chiunque si riconosca nei valori fondanti del nostro statuto ed intenda impegnarsi nella comune lotta alle discriminazioni che talvolta si celano nei solchi dei processi in atto.
Essendo composto da plurime sensibilità, il Comitato elabora al suo interno strategie ed analisi in modo democratico, senza interferire nella vita delle singole forze che lo compongono e lasciando quindi loro la possibilità di interagire singolarmente anche nelle battaglie che "Dir.Vi." intraprende in quanto insieme di soggetti.
Partendo da questo presupposto riteniamo che il dialogo diretto che gli amici di Rifondazione Comunista (soggetto fondante del Comitato) hanno saputo instaurare con il Vescovo Pizziol ed il clero locale sia positivo ed importante, poiché entrambe le parti hanno colto l'evoluzione sociale in atto, pur ribadendo ciascuno le proprie posizioni, ma aprendosi ad un confronto sincero, così come emerso da una nota congiunta.
Il comitato sostiene il dialogo e la condivisione: non a caso la nostra iniziativa di riconoscimento della famiglia anagrafica si fonda su una petizione popolare, in quanto strumento capace di coinvolgere direttamente la cittadinanza su temi sensibili e poco dibattuti.
E' fuorviante quindi interpretare la nostra assenza all'incontro tra il Vescovo e PRC come chiusura , o peggio ancora come piegamento agli interessi di bottega di una parte piuttosto di un'altra. Semplicemente il comitato ritiene indispensabile focalizzarsi in questo frangente delicato ed intenso nel dialogo con le autorità civili, nella gestione dei gazebo e nella costruzione di un laboratorio inedito per la nostra città. Siamo certi che nei prossimi mesi sarà possibile rafforzare il dialogo con tutte le istituzioni presenti nel territorio, e chiunque lo desideri potrà comunque trovarci per strada tra la gente, o in luoghi pubblici intenti a rapportarci con l'insieme di soggetti e forze che quotidianamente contribuiscono alla crescita democratica del nostro Paese.
La invitiamo quindi, caro direttore, a condividere con noi questa esperienza che, vista la quantità di firme raccolte fino ad ora, ci lascia intravedere la possibilità di un riconoscimento civile sentito e costruito nel rispetto delle istituzioni che ci governano.

Comitato "Dir.Vi."

 

Cari amici di Dir.Vi. vi ringrazio per averci spiegato che non siete andati dal Vescovo sostanzialmente perchè il Comitato Dir.Vi. «ritiene indispensabile focalizzarsi in questo frangente delicato ed intenso nel dialogo con le autorità civili, nella gestione dei gazebo e nella costruzione di un laboratorio inedito per la nostra città...».

Ci avete spiegato, quindi, che il gazebo (dov'era sabato mattina il gazebo?) e il laboratorio inedito ... li avete valutati, lecitamente, più importanti del partecipare a un incontro confronto (laboratorio normale?) con la massima autorità ecclesiastica locale, per giunta membro della Cei, Conferenza Episcopale Italiana, incontro a cui due dei vostri rappresentanti erano dati per presenti da Rifondazione stessa fino al momento delle foto ...

Se lo avete deciso liberamente, possiamo essere o non essere d'accordo con le vostre scelte su chi e quando avere come interlocutore per l'affermazione dei vostri, per noi, sacrosanti (scusateci l'aggettivo) diritti, ma sono vostre scelte.

Peccato, solo, che non ci abbiate detto nella vostra risposta quando avete cambiato idea sulla presenza annunciata, perchè delle due l'una: o avete cambiato idea per motivi logi(sti)ci o Rifondazione ha annunciato una presenza non vera. Rispondedteci, grazi, a quest'altra domanda.

Siccome lo dimostrate nelle vostre scelte di vita, per le quali non ci dovete chiedere l'appoggio che vi abbiamo sempre dato senza alcuno sforzo, pur rispettando le altrui opinioni (a cui pure diamo evidenza), suvvia un po' di coraggio anche nella parte di chiarezza che manca.

E, visto che, ci dite, «nei prossimi mesi sarà possibile rafforzare il dialogo con tutte le istituzioni» recuperate, comunque, l'occasione persa e, ripetiamo la domanda, anche se solo sabato mattina aveste «scoperto di non voler andare da Pizziol col Prc di Ezzelini Storti e Bruzzo», perchè non chiedere voi stessi «un'udienza da un vescovo così disposto ad essere vicino?»

Senza attendere che venga magari lui da voi, gran bel gesto ulteriore sarebbe da parte di Monsignor Beniamino Pizziol, senza preaccordo mediatico ... amico, visto che «chiunque lo desideri potrà comunque trovarci per strada tra la gente, o in luoghi pubblici intenti a rapportarci con l'insieme di soggetti e forze che quotidianamente contribuiscono alla crescita democratica del nostro Paese».

Sperando, ve lo dice un liberale mangiapreti, che anche il vescovo quel giorno sia almeno nell'elenco dei chiunque.

Il direttore


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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