Direttiva nitrati e decreto sviluppo, quando lo stato addossa all'agricoltura infrazioni europee
Lunedi 4 Febbraio 2013 alle 15:09 | 0 commenti
Regione Veneto - Le Regioni del Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna stanno lavorando per porre rimedio ad una "improvvisazione" con la quale lo Stato, con il Decreto sviluppo, ha cercato di intervenire sulla questione nitrati con un "tacon pexo del buso". Quel decreto - ha ricordato l'assessore veneto all'agricoltura - ha inopinatamente previsto la possibilità di spandere fino a 340 kg per ettaro di nitrati di origine zootecnica anche nelle zone cosiddette vulnerabili; si tratta della quantità doppia rispetto a quanto indicato dalla disposizioni europee e questa esagerazione ci ha meritato un paio di possibili procedure d'infrazione, che poi in definitiva ricadrebbero sugli imprenditori agricoli sotto forma di perdita di contributi europei.
Come sia stato possibile un simile svarione, chiamiamolo tecnico - ha fatto presente l'assessore - è difficile da immaginare, ma ora rischiamo di trovarci dalla parte del torto dopo tutto il lavoro svolto per mettere ordine in questa complessa vicenda. Purtroppo allo stato attuale - ha concluso - rischiamo di dover attendere il nuovo Governo e il nuovo parlamento, sperando che prestino tutti attenzione ai problemi dei contadini che, quando hanno le risposte giuste, creano ricchezza per tutti ed esportano più delle automobili, ma quando hanno le risposte sbagliate pagano di fatto in proprio per disattenzioni altrui.
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