Quotidiano | Categorie: Arte

Dire poesia: note bibiografiche

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 6 Marzo 2010 alle 14:48 | non commentabile

Comune di Vicenza    


Dire Poesia 2010
incontri con poeti contemporanei
in luoghi d'arte a Vicenza

Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, Palazzo Chiericati,
l'Officina arte contemporanea,
AB23 - ex Chiesa dei Santi Ambrogio e Bellino
21 marzo - 7 maggio 2010


dire poesia 2010. I poeti e gli artisti


Titos Patrikios

Titos Patrikios è nato ad Atene nel 1228. Durante l'occupazione nazifascista della Grecia ha partecipato alla Resistenza, e nel 1944 ha rischiato l'esecuzione. Dal 1951 al 1954 è stato confinato nelle isole di Makrònissos e di Aghios Efstratios. Laureato in Giurisprudenza all'Università di Atene, dal 1959 al 1964 ha studiato Sociologia e Filosofia alla Sorbonne e all'École des Hautes Études di Parigi. Nel 1967, dopo il colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, è vissuto in esilio a Parigi e a Roma, lavorando come avvocato, giornalista, sociologo e ricercatore. Dal 1976 vive ad Atene.
Ha pubblicato volumi di racconti e numerosi e importanti saggi letterari, sociologici e giuridici. Nel 1954 fu tra i fondatori dell'importante rivista letteraria «Epitheòrisi Technis». Ha tradotto, tra gli altri, testi di Spinoza, Lukács, Majakovskij, Neruda, Saint-John Perse, Valéry, Stendhal, Balzac.
I suoi versi, tradotti in molte lingue, sono raccolti nei seguenti volumi: Strada sterrata, (1954), Tirocinio (1963), Fermata a richiesta (1975), Poesie (1976), Mare promesso (1977), Controversie (1981), Specchi opposti (1988), Deformazioni (1989), Tirocinio, ancora (1991), Il piacere della dilazione (1992), Poesie I, II, III (1998), La resistenza dei fatti (2000), La Porta dei Leoni (2002), Il nuovo tracciato (2007), Poesie IV (2007), Amore che scioglie le membra (2008).
In Italia le sue poesie sono tradotte da N. Crocetti. Un'ampia antologia di suoi testi, La resistenza dei fatti, è uscita nel 2007 da Crocetti Editore di Milano (introd. di F. Pontani). Del 2009 è La casa e altre poesie, edita da Interlinea di Novara (Premio Festival di poesia civile "Città di Vercelli").
Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti da Patrikios va ricordato il Gran premio di Letteratura nazionale in Grecia nel 1994. Nel 2004, il presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica per il suo contributo allo sviluppo dei rapporti tra l'Italia e la Grecia.


Armando Romero

Armando Romero è nato a Cali (Colombia) nel 1944 e insegna presso l'Università di Cincinnati, in Ohio. Negli anni '60 ha fatto parte del gruppo fondatore del nadaismo, movimento colombiano di avanguardia letteraria. Ha viaggiato e vissuto in vari Paesi d'America, d'Europa e d'Asia, tra i quali il Messico e il Venezuela. In Grecia ha scritto il suo primo romanzo, Un día entre las cruces (1993), e la raccolta poetica Cuatro Líneas (2002). Tra gli altri suoi libri ricordiamo: per la poesia, Los móviles del sueño (Premio Mérida de Poesía, 1975); El poeta de vidrio (1979); A rienda suelta (1991), Agion Oros - El Monte santo (2001), A vista del tiempo (2005); per il racconto, El demonio y su mano (1975); La casa de los vespertilios (1982); La esquina del movimiento (1992); La raíz de las bestias (2005); per il romanzo, La piel por la piel (1997) e La rueda de Chicago (2004; vincitore del Premio per il romanzo d'avventura al Latino Book Festival, New York, 2005). Inoltre, è autore dei saggi Las palabras están en situación (1985), El nadaísmo o la búsqueda de una vanguardia perdida (1988), Gente de pluma (1989) e Una gravedad alegre. Antología de poesía latinoamericana al siglo XXI (2007). Nel 2008, l'Università di Atene lo ha proclamato Dottore Honoris Causa.
La sua opera è stata tradotta in inglese, francese, portoghese, greco, arabo, rumeno e tedesco. In italiano, la casa editrice Sinopia di Venezia ha pubblicato: La radice delle bestie (2004; trad. di C. Cinti); Hagion Oros (2006; trad. di A. Mistrorigo); Ritratti di un civilizzato in Cina (2007; trad. di C. Cinti); Incontro fortuito col Filosofo Fantasma (2007; trad. di N. Licciardello); Quartine (2008; trad. di A. Mistrorigo).


Ariadne Radi Cor

Arianna Corradi, in arte Ariadne Radi Cor, è nata nel 1985 a Pergine Valsugana (Trento). Vive e lavora tra Pergine, suo paese d'origine, Venezia e Londra. Giovane artista versatile, si occupa di poesia e di arti visive. Ha realizzato fotografie per i manifesti 2006/07 e 20007/08 della Federazione Cori del Trentino e del Cineforum Effetto Notte di Pergine; ha esposto i suoi lavori in numerose mostre fotografiche in Italia e all'estero, ha collaborato con varie riviste e ha partecipato a numerosi reading. Dal 2006, sue poesie e fotografie sono in esposizione permanente nel Vicolo dei Tintori "e dei Poeti" nel centro storico di Pergine e sulla facciata della Cederna, ex-fabbrica perginese.


Alessandra Conte

Alessandra Conte è nata a Vicenza nel 1978. Si è diplomata in Pianoforte e in Didattica della musica al Conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza. È finalista e vincitrice di concorsi poetici nazionali e ha partecipato a numerosi reading. Sue poesie, presenti in vari blog e riviste, sono state pubblicate in antologie edite da LietoColle (Il segreto delle fragole e Ti bacio in bocca, 2005) e da PoesiaFestival di Modena. Con la raccolta Polittico partecipa all'antologia Dall'Adige all'Isonzo. Poeti a Nord-Est, edita da Fara Editore (Rimini 2008). Ha pubblicato nel 2009 la sua opera prima, Breviario di novembre, edito da Raffaelli Editore di Rimini, Premio Guido Gozzano nello stesso anno.


Roberto Cogo
Roberto Cogo è nato a Schio (Vicenza) nel 1963. Si è laureato in Lingue e letterature anglo-americane all'Università Cà Foscari di Venezia. Ha pubblicato: Möbius e altre poesie (Editoria Universitaria, Venezia 1994); In estremo stupore (Edizioni del Leone, Venezia 2002; finalista al Premio Lorenzo Montano 2003); Nel movimento (Edizioni del Leone, Venezia 2004); Di acque / di terre (Edizioni Joker, Novi Ligure 2006; finalista al Premio Montano 2008); Io cane (L'arcolaio, Forlì 2009); e le raccolte: Confondi il vento (in «La Clessidra», n. 1, 2007); Mai identico riproporsi (in «Italian Poetry Review», vol. II, 2007); Ancora nel luogo neutro e Il cielo dentro la montagna, nell'antologia Dall'Adige all'Isonzo. Poeti a Nord-Est (Fara Editore, Rimini 2008). Ha tradotto Shakespeare, John. F. Deane, Charles Olson, Les Murray, Gary Snyder. Alcuni suoi testi (poesia, critica e traduzioni) sono presenti su note riviste italiane e straniere.


Mia Lecomte

Mia Lecomte è nata nel 1966 e attualmente vive a Roma. Poeta, autrice per l'infanzia e di teatro, tra le sue pubblicazioni si ricordano: le raccolte poetiche Poesie (Napoli 1991), Geometrie reversibili (Salerno 1996), Litania del perduto / Litany of the lost (Prato 2002, testo a fronte in inglese; con incisioni di E. Shuttleworth), Autobiografie non vissute (Lecce 2004), Terra di risulta (Milano 2009); il volume fotografico Luoghi poetici (Firenze 1996, realizzato con il fotografo Sebastian Cortés); il saggio Animali parlanti. Le parole degli animali nella letteratura del Cinquecento e del Seicento (Firenze 1995); e i libri per bambini La fiaba infinita e La fiaba impossibile (Torino 1987), Tiritiritère (Bergamo 2001), Come un pesce nel diluvio (Roma 2008), L'Altracittà (Roma 2010). È membro onorario per l'Italia, con Milo De Angelis e Gabriela Fantato, dell'Associazione francese "Confluences poétiques". Le sue poesie sono state pubblicate all'estero e in Italia in raccolte antologiche, tra cui Italian poets in translation (John Cabot - Un. of Delaware 2008), e in riviste come «Poesia», «Semicerchio», «La Mosca di Milano», «Confluences poétiques» (Francia), «Gradiva» e «Journal of Italian Traslation» (USA), «Arquitrave» (Colombia), «Oroboro» (Brasile).
Svolge attività critica ed editoriale nell'ambito della comparatistica, e in particolare della letteratura della migrazione: ha curato per anni la collana poetica "Cittadini della poesia", è curatrice dell'antologia Ai confini dei verso. Poesia della migrazione in italiano (Le Lettere, Firenze 2006), e ha tenuto conferenze sull'argomento in Università italiane e straniere, come la State University of New York, e negli Istituti Italiani di Cultura di New York e São Paulo (Settimana della Lingua, ottobre 2004).
Traduttrice dal francese, è curatrice, tra le altre, della raccolta poetica La casa del respiro del poeta cileno francofono Luis Mizon (Milano 2008).
È redattrice del semestrale di poesia comparata «Semicerchio», del quadrimestrale di poesia internazionale «Pagine» e di alcune riviste letterarie online. Collabora a «Le Monde Diplomatique», inserto mensile del quotidiano «Il manifesto».


Candelaria Romero

Candelaria Romero è nata nel 1973 a San Miguel de Tucumán (Argentina). Cresciuta e formatasi in Svezia, dove la sua famiglia, in fuga dalla dittatura, ha ottenuto asilo politico, si è diplomata nel 1991 presso il Ginnasio d'Arte Drammatica di Stoccolma. Dal 1992 risiede e lavora a Bergamo, dove svolge attività teatrale e di scrittura nell'ambito della cosiddetta letteratura della migrazione.
In collaborazione con "Amnesty International" e "Survival Italia", produce e interpreta gli spettacoli Hijos, monologo teatrale sulla migrazione, Bambole, spettacolo sulla violenza di genere e Pachamama, sulla tutela dell'ambiente e i diritti dei popoli indigeni.
Sue poesie sono incluse nell'antologia Ai confini del verso. Poesia della migrazione in italiano (Le Lettere, Firenze 2006; a cura di M. Lecomte). Per il Premio "Popoli in cammino", edizione 2007, è stata segnalata la sua raccolta inedita di poesie S.O.S. Poesie di emergenza e, per lo stesso premio, nel 2008, si è distinta con la raccolta poetica Disegnavo bambini giocando con me. L'immigrazione spiegata agli adolescenti. Riceve il premio della critica per la poesia Madri di Plaza de Mayo, al XII Concorso Internazionale di Poesia "Il Saggio - Città di Eboli" (2008).
È inoltre co-fondatrice della rivista online di letteratura della migrazione «El Ghibli».


Božidar Stanišić

Božidar Stanišić è nato a Visoko (Bosnia) nel 1956. Già professore di Lettere a Maglaj (località a nord di Sarajevo), dal 1992 vive con la sua famiglia in Friuli, a Zugliano (Udine). Oltre a offrire il suo contributo letterario, pubblicistico ed educativo a diverse iniziative di pace e non violenza per i diritti civili dei rifugiati e degli stranieri, Stanišić ha sempre collaborato alle iniziative culturali dell'Associazione-Centro di accoglienza "E. Balducci", con cui ha già pubblicato tre raccolte poetiche Primavera a Zugliano (1994), Non-poesie (1995) e Metamorfosi di finestre (1998). Alla fine del 2008 è stata pubblicata l'antologia bilingue di sue non-poesie Kljuc na dlanu / La chiave sul palmo. Diverse di queste liriche sono state incluse nelle raccolte Quaderno Balcanico. Cittadini della poesia, collana diretta da M. Lecomte (1998); Conflitti. Poesie delle molte guerre, a cura di I. Landolfi (2001) e Ai confini del verso. Poesia della migrazione in italiano, a cura di M. Lecomte (Le Lettere, Firenze 2006), edita anche negli USA. In prosa, oltre a numerosi contributi letterari e saggistici in riviste e quotidiani, ha pubblicato la raccolta di racconti I buchi neri di Sarajevo (1993), Tre racconti (1998), Bon voyage (2003) e il testo teatrale Il sogno di Orlando (2006). Il cane alato e altri racconti (2007) è la sua opera narrativa più recente. Alcuni dei suoi testi sono stati tradotti in sloveno, inglese, francese, albanese e giapponese. Scrive sia in serbo-croato, sia in italiano.


Yang Lian

Yang Lian è uno dei maggiori poeti cinesi contemporanei, candidato al Nobel nel 2002. È nato nel 1955 a Berna, in Svizzera (i suoi genitori erano funzionari d'ambasciata in quel Paese), e lo stesso anno è ritornato con la famiglia a Pechino. Dopo un lungo periodo di lavoro in campagna, come succedeva alla maggior parte dei giovani cinesi dell'epoca, ha iniziato a scrivere versi nel 1976, e quello stesso anno ha iniziato a lavorare in una casa editrice di Pechino. A partire dal 1979, i suoi testi iniziano a uscire sulla rivista indipendente «Jintian» [Oggi], portavoce di un gruppo di autori (Bei Dao, Mang Ke, Gu Cheng, etc.) definiti dalle autorità cinesi "menglong", cioè oscuri, vaghi, imprecisi, perché la loro poesia non obbediva più alle leggi del socialismo reale e del romanticismo rivoluzionario imposte dai funzionari del Partito comunista. In questi anni, Yang Lian scrive i poemi Taiyang meitian dou shi xin de [Il sole è nuovo ogni giorno, 1981]; Zi bai. Gei Yuanmingyuan feixu [Confessione. Alle rovine dello Yuanmingyuan, 1981]; Norlang (dal nome di una divinità tibetana, 1983; criticato dalle autorità culturali del governo, che ostacolarono la pubblicazione delle sue opere in Cina per più di un decennio); Xizang [Tibet, 1984] e Yi (dal 1985; il titolo è la trascrizione di un pittogramma inventato dallo stesso Yang Lian), oltre a vari volumi di prose poetiche, tra cui Haibian de haizi [Il bambino in riva al mare, 1982] e Shizhe [Colui che passa, 1985]. Nel 1986 fonda il gruppo poetico Xincunzhe [I sopravissuti], che pubblica l'omonima rivista. Nel 1989, mentre si trova ad Auckland, in Nuova Zelanda, condanna pubblicamente gli avvenimenti di Piazza Tien'anmen e per questo è costretto a un lungo esilio in varie città: Berlino (dove riceve una fellowship come artista residente da parte della DAAD), New York (presso la Fondazione Yaddo), Sydney (dove insegna Lingua e Letteratura cinese all'Università) e, dal 1994, Londra, dove tuttora risiede. Oltre alle opere già citate, ha pubblicato diversi altri libri di prosa e di poesia, tra cui ricordiamo Mianju yu eyu [Maschere e coccodrilli, 1989]; Wurencheng [Impersonale, 1991]; Dahai tingzhi zhichu [Dove si ferma il mare, 1992]; Tongxinyuan [Cerchi concentrici, 1997]; Naxie yi [Tutti quegli uno, 1999]; Lihegu de shi [Poesie di Lea Valley, 2001].
Le sue opere sono state tradotte in 25 lingue. In Italia, i suoi versi sono stati pubblicati da Einaudi nell'antologia Nuovi poeti cinesi (Torino 1996; a cura di C. Pozzana e A. Russo) e nel 2004 è uscita la raccolta Dove si ferma il mare (Scheiwiller - Playon, Milano; a cura di C. Pozzana).


Edoardo Sanguineti

Edoardo Sanguineti, nato a Genova nel 1930, è uno dei maggiori rappresentanti della poesia italiana ed europea del secondo Novecento. È stato docente di Letteratura italiana a Torino e a Salerno, e vive nella città natale. Come narratore, è autore di tre romanzi importanti: Capriccio Italiano (1963), il Giuoco dell'Oca (1967) e il Giuoco del Satyricon (1970). La sua fama è anche legata alla straordinaria attività di teorico e di critico che ha svolto sia all'interno che al di fuori del "Gruppo 63". Di essa va ricordata, oltre ai vari saggi (Tra liberty e crepuscolarismo, Ideologia e linguaggio, Guido Gozzano, La missione del critico, Il chierico organico, Dante reazionario, etc.), una memorabile antologia della poesia italiana del ‘900 (1969). Ha scritto i libri di poesia Laborintus (1956), Opus metricum (1960), Triperuno (1964), Renga (con O. Paz, J. Roubaud e C. Tomlison; 1971), Wirrwarr (1972), Postkarten (1978) e Alfabeto Apocalittico (1984); un libro di poesie, teatro e testi teorici, K e altre cose (1962); un volume di teatro (1969). Numerosi sono i suoi interventi giornalistici, raccolti in volumi quali Giornalino (1976), Giornalino secondo (1979), Scribilli (1985), Ghirigori (1988) e Gazzettini (1993). Sanguineti ha collaborato con il compositore Luciano Berio, scrivendo i libretti delle opere Passaggio e Laborintus II e i testi di Esposizione e A-ronne. Per il teatro, ha tradotto Le Baccanti e Le Troiane di Euripide, la Fedra di Seneca, e ha preparato per Luca Ronconi una celebre riduzione dell'Orlando Furioso di Ariosto. Le sue traduzioni poetiche sono riunite nel Quaderno di traduzioni. Lucrezio, Shakespeare, Goethe (2006). Le sue poesie più recenti sono invece raccolte in Segnalibro (1982), Novissimum Testamentum (1986), Bisbidis (1987), Corollario (1997), Il gatto lupesco (2002) e Mikrokosmos. Poesie 1951-2004 (2004).


Stefano Scodanibbio

Stefano Scodanibbio, contrabbassista e compositore, è nato a Macerata nel 1956.
Ha studiato contrabbasso con Fernando Grillo, composizione con Fausto Razzi e Salvatore Sciarrino, musica elettronica con Walter Branchi.
Il suo nome è legato alla rinascita del contrabbasso negli anni Ottanta e Novanta: ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough,Frith, Globokar, Sciarrino, Xenakis.
Nel 1987, a Roma, ha tenuto una maratona di 4 ore non-stop suonando 28 brani per contrabbasso solo di 25 autori.
Ha collaborato a lungo con Luigi Nono ("arco mobile à la Stefano Scodanibbio" è scritto nella partitura del Prometeo) e Giacinto Scelsi.
John Cage, in una delle sue ultime interviste, ha detto di lui:
"Stefano Scodanibbio is amazing, I haven't heard better double bass playing than Scodanibbio's. I was just amazed. And I think everyone who heard him was amazed. He is really extraordinary. His performance was absolutely magic".
Suona regolarmente in duo con Rohan de Saram e Markus Stockhausen.
Nel 1996 è stato insegnante di contrabbasso ai Darmstadt Ferienkurse. Inoltre ha impartito Master Class e Seminari in diversi luoghi (Rice University di Houston, Berkeley University, Stanford University, Oberlin College, Musikhochschule Stuttgart, Conservatoire de Paris, Conservatorio di Milano e altri).
Attivo come compositore, ha scritto più di 50 lavori principalmente per strumenti ad arco (Sei Studi per contrabbasso solo, Six Duos per tutte le combinazioni dei quattro archi, Concerto per contrabbasso, archi e percussioni, 4 Quartetti, ecc.) e per quattro volte le sue composizioni sono state selezionate dalla Società Internazionale di Musica Contemporanea (Oslo 1990, Città del Messico 1993, Hong Kong 2002, Stoccarda 2006).
Nel giugno 2004 ha eseguito la prima esecuzione della Sequenza XIVb di Luciano Berio, una propria versione per contrabbasso dall'originale Sequenza XIV per violoncello.
Il suo lavoro di Teatro Musicale Il cielo sulla terra è stata eseguito a Stoccarda nel giugno 2006, replicato a Tolentino nel luglio dello stesso anno e ripreso a Città del Messico nell'agosto del 2008.
Attivo nella danza e nel teatro, ha lavorato con coreografi e danzatori come Virgilio Sieni, Hervé Diasnas e Patricia Kuypers e con l'autore Rodrigo García,
Ha registrato per Montaigne Auvidis, Col legno, New Albion, Dischi di Angelica, Ricordi, Stradivarius, Wergo, Mode.
Di particolare rilievo le sue collaborazioni con Terry Riley e con Edoardo Sanguineti.
Nel 1983 ha fondato la Rassegna di Nuova Musica di Macerata, di cui è direttore.


Antonella Bukovaz

Antonella Bukovaz è nata a Cividale del Friuli (Udine) nel 1963. È originaria di Topolò-Topolove, borgo sul confine italo-sloveno, nelle valli del Natisone. Lì ha cresciuto le sue figlie, e scritto poesie che sono confluite in un libro, Tatuaggi, edito da Lietocolle (2006). Dal 1995 ha partecipato a diverse rassegne di arte contemporanea in Italia e in Slovenia; dal 2005 si dedica prevalentemente alla poesia e alle interazioni tra parola, suono e immagine in forma di lettura, videopoesia e video-audioinstallazione. Ha realizzato i suoi lavori collaborando con i musicisti Sandro Carta, Marco Mossutto, Hanna Preuss, Antonio Della Marina, Teho Teardo. Nel 2008 ha scritto Storia di una donna che guarda al dissolversi di un paesaggio (Premio Antonio Delfini 2009) che è diventato un video con le musiche di Teho Teardo. Ha scritto per il teatro il poema breve Maipiù-Nikolivec rappresentato al Cankarjev dom di Ljubljana (Slovenia) e al Teatro Miela di Trieste. Suoi versi sono pubblicati su diverse riviste web e cartacee. Sue poesie sono tradotte in sloveno e tedesco. Collabora alla realizzazione del festival Stazione di Topolò/Postaja Topolove. Insegna, in lingua slovena, nella scuola bilingue di San Pietro al Natisone. Vive a Cividale del Friuli.

 

Hanna Preuss
Hanna Preuss è un'artista del suono e una compositrice. La sua attività ha avuto un'enorme influenza sulla scena slovena degli ultimi trent'anni, anche per le collaborazioni con i maggiori registi della cinematografia di quel Paese in più di 100 film, per le quali ha ricevuto numerosi premi internazionali. Da molto tempo è attiva anche nel campo dell'insegnamento. Nel 2006 ha fondato l' "Hanna's Atelier for Sonorous Art", col quale esplora l'utilizzo del suono nel teatro, nel cinema, nelle arti visive, la danza contemporanea, l'architettura e il design. Vive e lavora a Ljubljana (Slovenia).


Patrizia Valduga
Patrizia Valduga è nata nel 1953 a Castelfranco Veneto. Vive a Milano.
È una fra le voci più significative della poesia contemporanea italiana. Ha esordito nel 1982 con Medicamenta (Guanda). Sono seguiti: La tentazione (Crocetti, 1985), Medicamenta e altri medicamenta (Einaudi, 1989), Donna di dolori (Mondadori, 1991); Requiem (Marsilio, 1994; poi in versione ampliata Einaudi, 2002), Corsia degli incurabili (Garzanti, 1996), Cento quartine e altre storie d'amore (Einaudi, 1997); Prima antologia (Einaudi, 1998); Quartine. Seconda centuria (Einaudi, 2001), Manfred (Mondadori, 2003), Lezione d'amore (Einaudi, 2004), Postfazione a Ultimi versi di Giovanni Raboni (Garzanti, 2006).
È notevole la sua attività di traduzione: John Donne, Canzoni e sonetti (Studio Editoriale, l985); Stéphane Mallarmé, Poesie (Mondadori, 1991); Paul Valéry, Il Cimitero marino (Mondadori, 1995); Molière, Il Misantropo e Il Malato immaginario (Giunti, 1995); Riccardo III di Shakespeare (Einaudi, 1998); Respice et crede di Pierre Ronsard (Il Faggio, 2005); e per il teatro: Féerie di Céline, L'Avaro e Tartuffe di Molière, Gli imprevisti accanto al fuoco di Crébillon fils, La voce umana di Cocteau, Macbeth di Shakespeare, Non io, Compagnia e Monologo di Beckett.
Ha fondato nel 1988 il mensile «Poesia», che ha diretto per un anno.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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