Dire Poesia 2013, i grandi autori per inebriare la primavera vicentina

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 7 Marzo 2013 alle 15:03 | 0 commenti

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Dire Poesia - La primavera vicentina si inebria dei versi e dei colori dei grandi poeti nazionali e internazionali: torna anche nel 2013 Dire poesia, il mosaico di incontri con i nomi di spicco della poesia contemporanea che per oltre due mesi, dal 13 marzo al 7 giugno, animerà i luoghi d'arte di Vicenza. La rassegna in programma quest'anno nasce da un progetto del Comune di Vicenza - Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati e il Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell'Università "Ca' Foscari" Venezia e con l'Officina arte contemporanea di Vicenza.

Dire Poesia 2013vha un sapore particolare, perché sigilla il ciclo di incontri quinquennale curato da Stefano Strazzabosco. Ciclo che troverà la sua naturale conclusione con la pubblicazione di una antologia di inediti, donati dai poeti intervenuti negli anni a Dire poesia e che hanno accompagnato le precedenti edizioni della rassegna, nelle plaquette stampate in occasione degli incontri dai torchi a caratteri mobili di Giovanni Turria de L'Officina Arte Contemporanea. Il volume verrà presentato al pubblico nell'incontro conclusivo, "Memoria del futuro", in programma il 7 giugno negli spazi de L'Officina Arte Contemporanea.
Dire poesia si rivela anche quest'anno un festival della parola intimo, composto quale un mosaico di incontri, reading e momenti performativi condivisi con il pubblico che vedrà protagonisti alcuni dei nomi più importanti nel panorama poetico italiano e mondiale: preceduta da un incontro di poetry slam organizzato in collaborazione con la Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione (13 marzo, Bar Borsa), la serie degli incontri con gli autori inizierà il 20 marzo a Palazzo Leoni Montanari (preannunciando la giornata mondiale della poesia del 21 marzo), con la lettura di Antonella Anedda, una delle voci più significative e riconosciute della poesia italiana degli ultimi vent'anni. Quindi la rassegna presenterà il poeta francese Bernard Noël (8 aprile, Palazzo Trissino) e il 17 aprile alle Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari il friulano Pierluigi Cappello. Lo spirito del Far East sarà invece tutto nelle liriche del coreano Ko Un, ospite il 24 aprile all'Odeo del Teatro Olimpico, mentre il 4 maggio si torna alle radici venete con Luciano Cecchinel e Marco Munaro a Palazzo Chiericati. Chiude Dire poesia 2013, il 18 maggio, il poeta spagnolo José María Micó, il cui reading a Palazzo Montanari verrà accompagnato da un ensemble jazzistico, per il tradizionale appuntamento in collaborazione con Vicenza Jazz. "Dopo 5 edizioni, dal 2009 ad oggi, Dire poesia è ormai diventato uno degli appuntamenti culturali più attesi non solo in città, ma anche nel Veneto - dichiara l'assessore alla cultura Francesca Lazzari -. Un'iniziativa diffusa che coinvolge differenti sedi e che propone un ampio calendario di incontri gratuiti con alcuni dei poeti contemporanei più significativi del panorama nazionale e internazionale, nel segno della pluralità delle voci, delle lingue e degli stili. Come ogni anno infatti il festival oltre a riservare un'attenzione particolare ad autori veneti, accoglie poeti da tutto il mondo. In questi cinque anni, gli ospiti intervenuti sono stati moltissimi e ci hanno condotto attraverso i differenti continenti, disegnando per noi e con noi un paesaggio di parole e narrazioni che hanno travalicato i confini, facendoci sentire realmente cittadini del mondo. Quest'edizione del festival sarà impreziosita anche dalla pubblicazione degli inediti dei poeti ospitati, un piccolo omaggio alle tante voci che hanno accompagnato il festival, trasformando la poesia in esperienza pubblica, emozione condivisa".
"Siamo lieti di accompagnare con il nostro sostegno quello che riteniamo essere uno degli appuntamenti culturali più qualificanti e attesi in città; una rassegna di valore alto per gli autori presenti, le tematiche affrontate, i luoghi d'arte scelti - afferma Andrea Massari, responsabile dell'Unità Beni Archeologici e Storico-Artistici di Intesa Sanpaolo -. ‘Dire poesia' nasce da una stretta collaborazione tra l'Amministrazione civica vicentina e Intesa Sanpaolo: non un semplice sostegno al progetto da parte di un privato, ma una partnership attiva che amalgama obiettivi, risorse e competenze, al fine di offrire un contributo innovativo all'offerta culturale della città. Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, si attestano da anni come un luogo che accoglie l'arte e la cultura in varie forme. A questo primo spazio espositivo si sono aggiunte nel tempo le sedi museali di Napoli e di recente a Milano - tutti luoghi vivi e in interazione continua con le città in cui sono situati - nella consapevolezza che una Banca di rilievo nazionale debba contribuire, insieme alla crescita economica, alla crescita culturale dei territori in cui opera, e del Paese nell'insieme". "L'edizione 2013 di Dire poesia conclude un ciclo - spiega il curatore Stefano Strazzabosco - e lo fa da un lato proseguendo nel solco della tradizione che ha creato in città, riprendendo e approfondendo molti dei temi già toccati in precedenza; dall'altro proponendone di nuovi: infatti, accanto alle linee della testimonianza, della poesia civile, degli spaesamenti, delle lingue, dell'incontro tra mondi diversi, quest'anno la rassegna si aggirerà anche intorno alle questioni del doppio, dell'origine e della fine, del corpo, del ‘buio della parola', per dirla con Pierluigi Cappello, e della parola nel buio. Questi sono i temi principali che ricorrono in forme diverse negli autori di Dire poesia 2013, un'edizione pensata per ricapitolare la storia della manifestazione e per lasciare dei ponti, invisibili ma saldi, verso il futuro che ci aspetta".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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