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Dimissioni in bianco, Pettenò: parlamento metta fine a pratica inaccettabile

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 13 Giugno 2012 alle 14:39 | 0 commenti

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Pietrangelo Pettenò - consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta  -  La Federazione della Sinistra Veneta esprime soddisfazione per l'approvazione all'unanimità del Consiglio regionale del  Veneto della Mozione contro il fenomeno delle "dimissioni in bianco", ovvero le false dimissioni volontarie fatte sottoscrivere al momento dell'assunzione da parte dei datori di lavoro. E' questo un tassello importante del progetto "prima il lavoro",  per rimettere al centro dell'iniziativa e politica e delle scelte istituzionali del Veneto i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Secondo il rapporto Istat 2011, sono state circa 800 mila le persone licenziate, quasi sempre donne, attraverso la pratica illegale delle presunte dimissioni volontarie. I motivi più ricorrenti dell'ingiustificato licenziamento sono la gravidanza, la maternità, una malattia, l'età, i rapporti con il sindacato. Con l'abrogazione della legge 188 del 2007, si è data l'opportunità ai titolari delle imprese di licenziare le lavoratrici con l'espediente vergognoso del ricatto delle "dimissioni in bianco", una condizione inaccettabile, soprattutto se applicata  nei bandi di gara e negli appalti pubblici. C'è chi pensa che per uscire dalla crisi economica e di sistema, si debba colpire in modo generalizzato il mondo del lavoro, dando mano libera ai licenziamenti, per poi trasformare le lavoratrici ed i lavoratori in un esercito di precari, con contratti capestro e salari sempre più bassi. La mozione approvata, vuole essere un piccolo ma significativo contributo,  che indica al Parlamento la necessità di  ripristinare diritti e tutele di civiltà inalienabili.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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