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Dimissioni di Celotto dall'Associazione Soci banche Popolari Venete, il presidente Enzo Guidotto invita al dialogo ma conferma altre uscite in polemica con Arman e Ugone

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 31 Agosto 2018 alle 11:17 | 0 commenti

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«Sono rammaricato della scelta del dottor Francesco Celotto, al quale è sempre stato riconosciuto il merito di essere stato il promotore delle iniziative che anni fa portarono alla creazione dell'Associazione. Il dovere mi impone di chiarire che in seno al Consiglio Direttivo le decisioni sono sempre state espresse secondo i principi e le regole della democrazia.». Così ci scrive il prof. Enzo Guidotto presidente dell'Associazione Soci banche Popolari Venete dal cui consiglio direttivo si è appena dimesso Francesco Celotto per il quale "seguire la strada protestataria e velleitariamente incendiaria di Andrea Arman (e Luigi Ugone) non porterà tangibili risultati ai nostri associati".

E i dissidi interni, acuitisi anche dopo la nostra rivelazione del di fatto secretato decreto attuativo della legge 205, che istituisce il "fondo per le vittime di reati finanziari", ad oggi l'unico strumento, per quanto parziale, normato da una legge per la tutela di chi ha visto svanire i propri risparmi, li conferma anche Guidotto quando aggiunge: "Personalmente ho sempre cercato di smorzare le polemiche per tendere ad unire e non dividere - soprattutto in occasione di precedenti dimissioni di consiglieri - assumendo posizione all'insegna di quell'imparzialità che mi deriva anche e non soltanto dal fatto che non sono mai stato mai socio o azionista delle banche i cui responsabili hanno defraudato onesti risparmiatori".

Ci sarebbe da augurarsi che anche le associazioni riunite intorno al nome di un prete, don Enrico Torta, assumano atteggiamenti più costruttivi nei confronti dei loro associati a cui oggi prospettano un qualcosa che non va oltre la promessa a parole di "fare meglio" di due sottosegretari del MEF, Massimo Bitonci e Alessio Villarosa, per giunta privi di ogni delega.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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