Diminuiscono immigrati, Manzato: ulteriore fotografia della crisi
Mercoledi 25 Luglio 2012 alle 12:45 | 0 commenti
Regione Veneto - "I dati Istat sull'immigrazione sono una ulteriore fotografia della crisi". Lo constata l'assessore alla tutela dei consumatori Franco Manzato commentando le rilevazioni diffuse oggi dall'Istituto centrale di statistica. "La diminuzione del 40 per cento dei nuovi ingressi di extracomunitari nel nostro Paese e la riduzione del 65 per cento dei permessi di lavoro, con percentuali più alte nel Nord Est, è l'ennesimo segnale che la nostra economia non riesce a creare ricchezza ed è soffocata dai contorsionismi di una finanza rubamazzo.
Tutto questo evidenzia soprattutto - aggiunge Manzato - che esistono due Italie: quella dei cittadini, che pagano, e quella delle fattucchiere finanziarie che giocano sulla pelle di tutti a fronte di uno Stato succhione incapace di contenere l'allargamento del suo stesso debito".
"Stupisce, in una simile evidente situazione - dice ancora Manzato - leggere che cresce la fiducia dei cittadini: ne prendo atto. Finchè chi detiene effettivamente il denaro potrà sperare di guadagnare più con le speculazioni di borsa o sui Bot, piuttosto che investendo sul sistema produttivo (che anche per questo annaspa sempre più), non si uscirà da questa situazione. Penso anche che dovremmo riprendere in mano i libri di storia, piuttosto che i manuali della nuova economia che ha creato titoli tossici a iosa e non ancora digeriti, per vedere quale fu la risposta nelle precedenti crisi paragonabili a questa. Per paradosso, in un'Italia dove tutti o quasi si proclamano liberali, i cittadini ormai lavorano la più parte del loro tempo per mantenere uno Stato il cui debito, solo nei primi mesi di quest'anno è cresciuto di una quindicina di miliardi e che non sta dando risposte a chi lo paga e ne paga soprattutto una lunga storia di inefficienze, disservizi e, in definitiva, di soprusi che hanno creato diseconomie e meccanismi che sono più di freno che di stimolo. Se la risposta è l'attuale riaccentramento, non andremo molto lontano, così come non andiamo da nessuna parte se i cosiddetti "mercati" (chissà perché tutto diventa impersonale, da un certo livello in poi, e non esistono responsabilità ) fanno alzare più delle possibilità reali di pagamento la vera e propria rendita dei buoni con i quali il Tesoro (si fa per dire) cerca di far fronte alla propria voragine e alla propria voracità ".
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