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"Diamo credito alle imprenditrici", il convegno del Movimento Donne Impresa di Confartigianato

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Dicembre 2014 alle 21:55 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza - Secondo una indagine condotta da Artigiancassa sulle micro e piccole imprese femminili, a Nordest nel II trimestre 2014 quasi una imprenditrice su due (il 48,4% delle intervistate) è riuscita sì a far fronte, ma con difficoltà, al fabbisogno finanziario dell’impresa, e ben il 37,4% non è invece stata in grado di farlo. Sempre con riferimento al Nordest, la maggior parte delle imprenditrici (56%) ha denunciato un peggioramento del costo del credito, e oltre i due terzi ha dichiarato un peggioramento della situazione relativa alle garanzie richieste dalle banche.

Una situazione difficile, cui cercano ora di porre rimedio le linee di finanziamento previste dal Protocollo d’intesa sottoscritto da Abi, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, Ministero dello Sviluppo Economico e anche da Confartigianato, che hanno messo a disposizione un plafond iniziale di 20 milioni di euro in grado di attivare nuovi finanziamenti per quasi 400 milioni per favorire l’accesso al credito, in particolare, alle donne che avviano una start-up, che investono per potenziare l’impresa, o che ripartono da una fase di difficoltà.

Al tema è stato dedicato il convegno “Diamo credito alle imprenditrici”, organizzato dal Movimento Donne Impresa di Confartigianato Vicenza con Confartigianato Veneto e svoltosi oggi al Centro Congressi di via Fermi.

Aperto da Paola Zanotto, presidente di Donne Impresa di Confartigianato Vicenza che conta 5.691 imprenditrici, l’incontro ha visto l’intervento di Bruno Panieri, direttore del dipartimento Politiche Economiche di Confartigianato, che ha illustrato le caratteristiche del protocollo d’intesa, mentre Sabrina Fausta Aloise, dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, ha affrontato il tema “Le imprese femminili e il Fondo Centrale di Garanzia: corsia preferenziale”.

A Luca Felletti, vicedirettore di Veneto Sviluppo, è spettato il compito di fare il punto complessivo su “I finanziamenti agevolati per l’accesso al credito delle imprese femminili”; le conclusioni sono state affidate al presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo.

“L’imprenditoria femminile è un’opportunità per la crescita economica troppo importante per non essere colta – ha ricordato Paola Zanotto – e un elemento significativo è dato dal trend in crescita. Ma questa sfida imprenditoriale non può tuttavia essere affrontata come scelta esclusivamente personale, con il rischio di assumere i connotati di un’opzione sociale priva quasi di alternative. L’autoimpiego è una risorsa troppo importante per non essere colta, per cui auspico veramente ci sia un lavoro di sinergia fra tutti gli attori che possono aiutarci a fare impresa”.

“Parlando di artigianato veneto – secondo la presidente regionale Daniela Rader - le imprenditrici sono 37.524, di cui 15.978 (42,6%) titolari d’azienda, ed è a questa realtà che il protocollo d’intesa siglato guarda; ma serve che le banche del territorio veneto aderiscano, per dare modo alle imprese di accedervi con facilità”. Da questo punto di vista, il presidente provinciale di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, è presente sin dall’inizio del suo mandato, indicando nell’imprenditoria femminile un fattore di crescita strategico: “Le politiche associative – ha ricordato - devono essere rivolte a eliminare, o quanto meno a ridurre, gli ostacoli che le imprenditrici incontrano; quindi, connaturate al nostro fare quotidiano e non lasciate solo all’azione meritoria del Movimento. Ecco perché abbiamo invitato le banche del territorio a questo convegno e auspichiamo la loro adesione al Protocollo”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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