VicenzaPiù - Notizie, Inchieste, Analisi su Vicenza e provincia

Oggi martedì 18 gennaio 2011, si è tenuta presso il Padiglione I della fiera di Vicenza, il vernissage dell'opera "Dialogo con la natura" (foro Eduardo Mele per VicenzaPiù) dello scultore vicentino Natalino Sammartin. Un incontro che ha visto la partecipazione di Mons. Pietro Nonis, ex Vescovo della diocesi vicentina, e del presidente della Fiera Roberto Ditri. Nella presentazione della maestosa opera ricavata dall'elaborazione scultorea di un ulivo ultra millenario, l'artista ha descritto il suo operato, sviluppatosi nel biennio 2009-2010, come la ricerca artistica dell'uomo in comunicazione diretta con la natura.

Uno studio a fitte trame di quella che è la dimensione più propria delle leggi della natura nel loro esplicarsi nella realtà, che lasciano tuttavia lo spazio necessario all'artista di inserirvi il proprio estro artistico secondo i parametri ed i prospetti che l'arte e la scultura esigono. Ecco spiegato quindi anche il dono dell'opera alla Fiera Vicentina e la presentazione della stessa in occasione della Fiera dell'oro: l'opera nasce come modellazione dell'essere naturale, un manufatto che nasce dalla natura e su di essa, quale è appunto l'opera posta in essere dai maestri orafi, scultori ed abili modellatori della materia terrestre dell'oro. L'intervento di Mons. Nonis si è poi sviluppato sul concetto di benedizione, quale bisogno prima che dell'opera artistica, dell'uomo in qualità di fautore e generatore dell'arte che espressione di Dio. Mons. Nonis ha descritto l'opera suggestiva ed inserita in un ambito ancor più suggestivo quale appunto quello della Fiera, luogo di incontro di genti e culture. Un inno alla vita simbolicamente rappresentato da un'opera che nasce dalla morte di un essere naturale e che quindi può di per se dare la capacità all'essere umano di comprendere il suo destino di eternità. Viene infine fatto notare come sia spesso assente il "Dialogo con la natura" da parte dell'uomo moderno, che non ha rispetto per le altre forme di vita che lo circondano e certamente un'opera come quella del Sammartin può essere un monito a riflettere su questo fondamentale tema di attualità.