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GdF, rapporto anno 2011 del Comando Regionale Veneto: tutela della spesa pubblica

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 12 Febbraio 2012 alle 23:58 | 0 commenti

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Il Comandante Regionale della Guardia di Finanza del Veneto, Generale di Divisione Walter Cretella Lombardo, rende nota l'attività svolta nell'anno 2011 da parte dei Reparti sul territorio, a tutela della spesa pubblica.
Infatti, la lotta da un lato all'evasione fiscale e dall'altro agli sprechi nella pubblica amministrazione rappresentano le due facce della stessa medaglia; la priorità operativa della Guardia di Finanza è la tutela del bilancio nazionale, che è assicurata anche da una decisa azione contro ogni tipo di spreco ed ogni forma di frode nella gestione della spesa pubblica.

Non solo contrasto all'evasione fiscale dunque, ma anche recupero delle risorse distolte fraudolentemente o colpevolmente dalle finalità pubbliche cui sono destinate.

1. PROTOCOLLI D'INTESA PER EROGAZIONE FONDI PUBBLICI
Senza sosta l'attività della Guardia di Finanza contro le varie forme di truffe al bilancio nazionale e comunitario, nei confronti dei cosiddetti "furbetti" o "finti poveri" (assegnatari senza titolo di case popolari, di "buoni libro", di "borse di studio" o di ticket sanitari agevolati).
Per combattere al meglio questi tipi particolari di truffe, la Guardia di Finanza del Veneto ha stipulato circa 200 protocolli d'intesa con i comuni, le università, il servizio sanitario ed altri enti pubblici che hanno permesso un intenso scambio di informazioni e di avviare controlli su tutta la Regione.
Così è stata per l'attività ispettiva condotta su numerosi soggetti economici che hanno presentato istanza di rimborso per i danni patiti in occasione degli eventi alluvionali del 2010, che hanno flagellato una buon parte del territorio regionale.
Grazie ad un apposito protocollo d'intesa stipulato con la Regione Veneto, i reparti operativi sul territorio hanno svolto una serie di interventi volti a "filtrare" le legittime istanze di risarcimento da quelle prive dei requisiti di liceità e legittimità, evitando che le risorse vadano disperse a favore degli immancabili "furbetti".
Le Fiamme Gialle di Padova hanno invece stretto un patto antievasione con ESU, Università e Comune.
La strategia elaborata fa perno su un tavolo tecnico, al quale prendono parte ufficiali del Corpo, professori dell'Ateneo, dirigenti del Comune di Padova, nonché dell'Ente Regionale per il Diritto allo Studio, e si muove su due direttrici parallele: da un lato, più peso all'intelligence e alle sinergie per smascherare i proprietari di case che sfruttano gli studenti e non pagano le tasse; dall'altro, dialogo con gli studenti, attraverso iniziative per metterli in guardia dalla giungla delle locazioni irregolari e, nel contempo, fornire consigli per cogliere al volo agevolazioni, benefici, opportunità spesso poco conosciute.
A tal fine è stata istituita una apposita casella di posta elettronica [email protected], proprio per fornire un filo diretto ove far affluire tutte le segnalazioni di abusi (Allegato 1)

2. REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Nel corso del 2011, la Guardia di Finanza in Veneto ha denunciato, per reati contro la pubblica amministrazione, 145 persone, traendone in arresto 30.
Il Nucleo di Polizia Tributaria di Belluno ha arrestato il primario di ginecologia dell'ospedale di Pieve di Cadore, che induceva i pazienti a corrispondergli "tangenti" a fronte di un immediato inserimento nelle liste d'attesa biennali della procreazione medicalmente assistita.
Facendo leva sui lunghi tempi di attesa per l'inserimento nelle liste di attesa, mediamente 2 anni, il primario non esitava a chiedere alle coppie fino a 2.500 euro (Allegato 2).
Altro servizio è stato effettuato dal Nucleo di Polizia di Venezia, dopo 2 anni di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Venezia, portando alla luce un collaudato e consolidato sistema di irregolare aggiudicazione e gestione dei lavori pubblici attuato da 2 funzionari pubblici del Settore Edilizia della Provincia di Venezia che ha coinvolto 15 imprese.
Indagati, complessivamente, 32 soggetti, di cui 7 arrestati. Eseguiti, altresì, 2 sequestri finalizzati alla confisca per equivalente di altrettanti immobili per complessivi un milione e mezzo di euro risultati nella disponibilità dei funzionari corrotti. (Allegato 3)
Un altro filone investigativo, eseguito sempre dal Nucleo di Polizia di Venezia, ha permesso di smascherare un consolidato sodalizio criminale, sempre nel settore Edilizia Privata del Comune di Venezia, finalizzato alla concussione e corruzione.
Il sistema corruttivo scoperto si basava sulla sistematica violazione dei propri doveri da parte dei pubblici dipendenti coinvolti, che riuscivano a "velocizzare" l'istruttoria delle pratiche edilizie della clientela di un geometra che, a tal fine, faceva largamente uso di indebite dazioni di denaro e di altre utilità.
Eseguiti 7 ordini di custodia cautelare per concussione e corruzione a carico di un professionista, 4 funzionari pubblici e 2 vigili urbani; 16 gli indagati.
L'operazione si è ulteriormente sviluppata consentendo l'arresto di altri 3 dipendenti del Comune di Venezia. (Allegato 4)
I finanzieri del Comando Provinciale di Verona, a conclusione di una indagine di polizia giudiziaria, supportata da costante attività di pedinamento, appostamento e riscontro sul territorio, hanno tratto in arresto un appartenente alla Polizia locale di Verona, unitamente ad un suo sodale di origine kosovara, per il reato di concussione.
L'agente della polizia locale richiedeva una dazione di denaro, ai danni di un titolare di un esercizio commerciale, per agevolare il rilascio di permessi e per definire un contenzioso con il Comune, in realtà mai esistito
L'importanza di questa indagine deriva dal fatto che l'episodio delittuoso è stato denunciato alla Guardia di Finanza direttamente dal concusso, un commerciante, ed è quindi la miglior prova dello stretto rapporto di fiducia instaurato tra cittadini e Guardia di Finanza. (Allegato 5).
Inoltre, i militari della Guardia di Finanza di Verona hanno scoperto una truffa ai danni dell'INPS perpetrata da tre piloti di aerei che nonostante beneficiassero della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), dell'indennità di Mobilità e del trattamento previdenziale dello speciale Fondo Trasporto Aereo, arrivando a percepire una retribuzione in media pari all'80 per cento di quella originaria, invece di essere a casa senza lavoro, erano riusciti a farsi assumere come piloti di linea in compagnie aeree aventi sede in Qatar, Turchia e India, e per mantenere la Cassa Integrazione, si erano ben guardati dal comunicare la nuova occupazione all'Ente Previdenziale.
Fra questi c'era chi in un anno è riuscito a percepire indebitamente un importo pari ad Euro 125 mila in quanto rientrante nel piano di mobilità adottato da una compagnia aerea con sede in Italia, ed Euro 134 mila da una compagnia aerea sita in Medio Oriente presso la quale si era fatto assumere come Comandante di Airbus.
In totale sono state tre le persone segnalate dalle Fiamme Gialle Veronesi alla Procura della Repubblica per i reati di indebita percezione di erogazione a danno dello Stato ( ex art. 316 ter, 1^ comma, C.P.) e per il reato di truffa aggravata (ex art. 640 bis C.P.) (Allegato 6).
Sempre a Verona è stata scoperta una truffa ai danni dell'INPS perpetrata da una società di capitali che beneficiava di contributi statali per oltre 2 milioni di euro sulla base di contratti di solidarietà che prevedevano una drastica riduzione dell'orario di lavoro individuale da 40 a 30 ore settimanali.
I lavoratori, invece, continuavano a essere sfruttati dall'azienda che, da una parte prendeva soldi dall'INPS per i contratti di solidarietà ottenuti e dall'altra continuava ad impiegare i lavoratori ben oltre le 30 ore settimanali.

3. CORTE DEI CONTI
La Guardia di Finanza, in quanto Corpo di Polizia economico finanziaria a tutela non solo delle entrate, ma anche delle uscite del bilancio nazionale e comunitario, collabora strettamente le Procure Regionali della Corte dei Conti, competenti per le indagini sui danni erariali.
In tale ottica, quindi, tutti i soggetti condannati per reati contro la P.A. dovranno rispondere avanti al giudice contabile, oltre che del danno patrimoniale arrecato alle casse pubbliche, anche di quello recato all'immagine della Pubblica Amministrazione nel rapporto con il cittadino.
Balza così in evidenza il dato del 2011, che vede la segnalazione alla Corte dei Conti di oltre 41 milioni di euro di danni erariali.
In questo contesto, a conclusione delle indagini eseguite dalla Guardia di Finanza di Vicenza sul fallimento della compagnia aerea "Myair", è stata accertata un'indebita percezione di contributi pubblici pari ad euro 18,5 milioni ed un danno erariale che supera i 32 milioni di euro, commesso dagli amministratori della Myair.
La compagnia aerea infatti nel 2007, partecipò al bando per l'assegnazione di fondi pubblici erogati dalla Regione Puglia, ottenendo appunto 18,5 milioni di euro purché incentivasse il collegamento di alcuni aeroporti pugliesi con il resto d'Italia ed alcune città europee.
Il danno arrecato, pari a 32 milioni di euro, tiene conto anche degli ulteriori danni indiretti quantificati dall'Ente erogatore, e determinati dalla incapacità di Myair di fra fronte agli impegni assunti (Allegato 7).
Altro servizio di rilevanza è stato eseguito dal Nucleo di Polizia Tributaria di Rovigo, sempre su delega della Corte dei Conti, tendente a verificare la sana gestione del servizio idrico integrato nel territorio polesano.
Gli accertamenti svolti si sono conclusi con la segnalazione alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti di Venezia di 214 persone per un'ipotesi di danno alle casse pubbliche per oltre 8 milioni di euro (Allegato 8 ).
La Guardia di Finanza di Treviso ha segnalato l'amministratore di una società agricola di Roncade, beneficiaria di un contributo comunitario di 150 mila euro, che aveva adibito a stalla parte dei locali oggetto di finanziamento, destinandoli così a finalità difformi di quelle per i quali era stato concesso.
È stato così denunciato, sia alla Procura della Repubblica per truffa aggravata e malversazione sia alla Procura della Corte dei Conti del Veneto per il danno erariale arrecato.
Infine, il Nucleo di Polizia Tributaria di Verona, su delega della Corte dei Conti del Veneto, ha sviluppato un'attività di indagine relativa all'acquisto di materiali per i sistemi di sicurezza della S.p.a. che gestisce l'aeroporto Valerio Catullo di Verona accertando un danno erariale di oltre 200 mila euro.
Sempre il Nucleo di Polizia Tributaria di Verona, nell'ambito di un'attività di iniziativa condotta nel settore della spesa pubblica nazionale, ha scoperto che per oltre 15 anni ignoti avevano continuato ad incassare, per un ammontare complessivo di 71 mila euro, la pensione di una signora deceduta in Argentina.
Nel prosieguo delle indagini è stato accertato e segnalato alla Procura della Corte dei Conti il danno di 21 mila euro causato all'Erario dal 2007 al 2010 da parte dell'Istituto di Credito che si era aggiudicato l'appalto per il pagamento delle pensioni all'estero, che non aveva mai verificato, almeno annualmente, l'esistenza in vita dei pensionati (Allegato 9).

Al presente comunicato stampa si allega un documento con:
 Prospetto riepilogativo;
 Comunicato stampa datato 29 settembre 2011 del Comando Provinciale di Padova (Allegato 1);
 Comunicato stampa datato 20 dicembre 2011 del Comando Provinciale di Belluno (Allegato n. 2);
 Comunicati stampa datati rispettivamente 30 marzo e 23 giugno 2011 del Comando Provinciale di Venezia (Allegato 3);
 Comunicato stampa datato 4 febbraio 2011 del Comando Provinciale di Venezia (Allegato 4);
 Comunicato stampa datato 21 giugno 2011 del Comando Provinciale di Verona (Allegato 5);
 Comunicato stampa datato 11 novembre 2011 del Comando Provinciale di Verona (Allegato 6);
 Comunicato stampa datato 3 febbraio 2012 del Comando Provinciale di Vicenza (Allegato 7);
 Comunicato stampa datato 22 febbraio 2011 del Comando Provinciale di Rovigo (Allegato 8);
 Comunicato stampa datato 5 settembre 2011 del Comando Provinciale di Verona (Allegato 9).


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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