Detassare le imprese per creare occupazione, la proposta di Sel Vicenza
Mercoledi 17 Aprile 2013 alle 01:14 | 1 commenti
Ciro Asproso, Sinistra Ecologia Libertà Vicenza - Il tasso di disoccupazione in città è ulteriormente cresciuto, dal 3,3% della popolazione attiva nel 2004 al 6,8% nel 2012. Su quattro giovani uno è disoccupato, due sono precari e solo uno ha un lavoro sicuro. Questa situazione è il risultato di molteplici fattori:
1. la chiusura di attività produttive per scarsa competitività ;
2. la de-localizzazione all'estero delle produzioni industriali;
3. l'espulsione dal mondo del lavoro di lavoratrici e lavoratori considerati "esuberi" (ricorso a
mobilità , CIG, CIGS);
4. il trasferimento di ingenti capitali dalla produzione industriale alla rendita finanziaria e
immobiliare. Al contrario, poco o nulla si investe nella ricerca e nell'innovazione.
Il risultato è un'impresa produttiva sempre più marginale e "povera" sia finanziariamente, sia in termini di creatività , innovazione tecnologica e competitività .
È compito di tutte le Istituzioni, Comuni compresi, operare al meglio per invertire questa tendenza.
Non si tratta di appropriarsi di competenze non previste, ma di attuare la Costituzione e agire per uno sviluppo che garantisca un lavoro stabile, sicuro e giustamente retribuito.
I nostri obiettivi:
- L'assunzione, da parte del Comune, di un ruolo attivo nelle scelte di programmazione,
formazione e ricerca, degli indirizzi di sviluppo economico e industriale del territorio di
competenza.
- Reale contrasto alla speculazione finanziaria e immobiliare, cioè una delle principali responsabili
dei problemi occupazionali e di competitività delle imprese. A tal fine e come prima misura
concretamente attuabile, proponiamo che il dimensionamento urbanistico delle aree industriali, eventualmente dismesse, si attui secondo criteri di pubblico interesse e in base al principio del "risarcimento sociale".
- In accordo con il governo nazionale, si introducano disincentivi alle imprese che de-localizzano affinché rimborsino allo Stato e agli Enti Locali i finanziamenti e le agevolazioni ottenute.
- Si contribuisca ad una seria politica del lavoro, in accordo con le forze sociali e di categoria, individuando e sostenendo i settori ritenuti strategici per lo sviluppo del territorio.
Sostegno alle start up nel settore delle risorse rinnovabili e del riassetto idrogeologico.
Marchi di qualità ecologica e territoriale assegnati alle imprese agricole che sviluppano le colture biologiche e la filiera corta.
Reperimento delle risorse:
azzeramento della spesa per consulenze ed esternalizzazioni.
promozione di un'efficace lotta all'evasione fiscale.
rimodulazione della leva fiscale a favore delle aziende che assumono. Nello specifico, riduzione dell'aliquota IMU per le attività produttive che si impegnano ad assumere a tempo indeterminato giovani al primo impiego, donne e disoccupati.
Entro il primo mese di insediamento, SEL si impegna inoltre, a convocare un Consiglio comunale monotematico sul tema del lavoro, aperto alla partecipazione delle Associazioni imprenditoriali e dei sindacati, da ripetersi con cadenza almeno annuale.
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