Delegazione ungherese studia il "modello" S. Bortolo: "accordo per scambio di personale e tecnologie"
Martedi 24 Maggio 2016 alle 16:29 | 0 commenti
L'ULSS 6 Vicenza rende noto che ha ospitato oggi 24 maggio la visita di una delegazione dell'Ospedale Bajcsyu di Budapest interessata a conoscere l'organizzazione e le altre peculiarità del S. Bortolo. Dall'incontro è nata inoltre la proposta di un accordo per l'interscambio di personale e tecnologie e per la partecipazione congiunta ai bandi dell'Unione Europea. Il modello sanitario veneto continua a fare scuola a livello internazionale e con esso anche l'ospedale S. Bortolo, che rappresenta certamente una delle realtà più significative al riguardo.
Così, oggi l'ULSS 6 Vicenza ha ricevuto la visita ufficiale di una delegazione composta dal dott. Bodnár Attila, Direttore Generale dell’Ospedale Bajcsy di Budapest; l'arch. Semmelweis Tamas, Segretario della Sezione ungherese dell’Ordine degli Architetti per la progettazione e costruzione degli ospedali; il dott. Kis Robert, Direttore Amministrativo dell’Ospedale Bajcsy di Budapest; l'ing. Szabo Istvan, Maggiore Generale del Centro medico delle Forze Armate ungheresi; il prof. Pinter Lajos, Console Onorario Ungherese in Italia, già Primario del Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera di Verona, ora consulente dell’Ospedale Bajcsy di Budapest.
A ricevere gli ospiti il Direttore Generale Giovanni Pavesi, affiancato dal Direttore Sanitario dott.ssa Simona Bellometti, dal Direttore Servizi Sociali e Funzione Territoriale dott. Salvatore Barra e dal Direttore Amministrativo Tiziano Zenere; presenti all'incontro anche i responsabili di alcune funzioni aziendali strategiche, quali Diana Trabuio (Direttore Servizio Finanziario Fiscale e Controllo Gestione), l'ing. Antonio Nardella (Direttore Servizio Tecnico Patrimoniale Progetti e Logistica) e la dott.ssa Romina Cazzaro (Direttore Medico Ospedaliero).
Dopo una prima parte dedicata alla presentazione del modello organizzativo dell'ULSS 6 Vicenza e dei suoi principali ambiti di attività , obiettivi e sistemi di monitoraggio, la delegazione è stata accompagnata a visitare alcuni reparti e Unità Operative del S. Bortolo, tra i quali Ostetricia-Ginecologia, Pediatria, Medicina Nucleare, il Pronto Soccorso e l'area delle Degenze Private.
Particolare interessa, negli ospiti in visita, hanno destato da una parte le dotazioni tecniche dell'ospedale vicentine, dall'altra i benefici che può garantire nella continuità assistenziale del paziente il modello - tipico della Regione Veneto - di integrazione tra l'attività ospedaliera e i servizi territoriali.
«Questa visita - ha commentato il Direttore Generale Giovanni Pavesi - ha avuto un particolare significato, per diverse ragioni. Innanzi tutto perché è sempre utile e interessante confrontare punti di vista ed esperienze diverse su un tema complesso come quello dell'assistenza sanitaria. In secondo luogo perché ancora una volta il modello sanitario veneto si conferma come uno dei più all'avanguardia, come dimostra l'interesse che continua a riscuotere anche a livello internazionale, e la visita di oggi ci ricorda come all'interno di questo modello già di eccellenza l'Ospedale S. Bortolo e più in generale la nostra azienda rappresentano una realtà di alto profilo, per dotazioni tecnologiche, professionalità ed esperienze organizzative».
La delegazione ungherese ha inoltre proposto all'ULSS 6 Vicenza un accordo di collaborazione per l'interscambio di medici e tecnologie, anche alla luce della possibilità di partecipare in modo congiunto a progetti promossi dall'Unione Europea.
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