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Confindustria Vicenza - Il vicepresidente del Parlamento e il capo dello staff del Parlamento ed ex viceministro degli Esteri, hanno incontrato il presidente degli Industriali vicentini, Roberto Zuccato. Un anno fa l'ambasciatore della Georgia in Italia, Konstantin Gabashvili, aveva fatto visita a Vicenza, incontrando i vertici degli Industriali berici per verificare la possibilità di sviluppare l'interscambio commerciale tra Vicenza e Tbilisi. Ora, anche a seguito di quel primo contatto, un nuovo passo nell'avvicinamento tra la nostra provincia e la Georgia è arrivato con la visita a Vicenza del vicepresidente del Parlamento georgiano Mikheil Machavariani e del capo dello staff del Parlamento ed ex viceministro degli Esteri, David Janiashvili.

I due alti esponenti politici georgiani hanno incontrato il presidente di Confindustria Vicenza, Roberto Zuccato, per approfondire lo stato dei rapporti tra i due territori e avviare nuove possibili forme di collaborazione.
"L'obiettivo della visita è stato quello di verificare come il modello della piccola e media impresa, di cui il nostro territorio è uno dei campioni nazionali, possa crescere anche in Georgia, contribuendo allo sviluppo di quel paese, che guarda con crescente interesse ai prodotti made in Italy", spiega Zuccato.
I principali settori nei quali si possono sviluppare i rapporti con le imprese vicentine sono le grandi infrastrutture, l'energia e l'agroalimentare.
"Anche noi a Vicenza guardiamo con interesse a quel paese - aggiunge il presidente degli Industriali vicentini -. Le premesse per un costante sviluppo dell'economia e della società georgiana ci sono tutte: dopo i gravi problemi avuti nei rapporti con la Russia, il paese ha imboccato una strada di riforme che sta portando a una progressiva liberalizzazione dell'economia, alla semplificazione del sistema fiscale e a una sostanziale apertura del mercato. L'obiettivo è quello di facilitare l'integrazione del sistema economico con quello dell'Unione Europea, con la quale sono in corso trattative per arrivare a un'area di libero scambio".